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La notizia è di quelle tipicamente estive. Perché un quotidiano ha un numero di pagine che sempre quello rimane, un sito di news deve produrre un numero minimo di notizie al giorno, un telegiornale sempre quel numero di minuti deve durare, anche in luglio e agosto. E allora si ricorre al serial killer estivo oppure alla notizia scientifico-curiosa. Anche se è una marchetta pubblicitaria.
Il dubbio che siamo in quest'ultimo caso mi è venuto leggendo del Siemens Imaging Science Institute di Berlino e del busto di Nefertiti.

La signora Neferneferuaton, sposata Akhenaton, di professione è una regina, fa la faraona in Egitto, siamo intorno al 1350 a.C. Non è solo una bella donna, ma: "Signora della felicità, dal viso luminoso, gioiosamente ornata della doppia piuma, dotata di tutte le virtù, alla cui voce ci si rallegra, dama piena di grazia, grande nell'amore, i cui sentimenti fanno la felicità del signore dei Due Paesi.", come riporta un'iscrizione. Uno schianto, insomma. Non ne è stata ritrovata la mummia, di sicuramente suo rimane solo il famoso busto esposto nel museo di Berlino, che conferma: un volto liscio e luminoso, un collo lungo ed elegante, una notevole intensità di espressione. Mi ripeto? Uno schianto.

Quindici anni fa una tac scopre che il busto ha al suo interno un modello del volto di Nefertiti, poi ricoperto e rifinito. Si pensa che il modello possa essere un calco del volto della regina, ma le apparecchiature di allora non riescono a delineare bene l'interno.
Passano gli anni, alla Siemens mettono a punto un'apparecchiatura più sofisticata, la SOMATOM(R) Sensation 64-Slice CT, e i dettagli vengono fuori. Nefertiti aveva le rughe, e poi il collo non era così sottile, ma un po' più tarchiatello.

Va bene che è luglio, va bene che il SOMATOM va lanciato, va bene che National Geographic ci ha fatto uno speciale che sarà stato bellissimo, ma la notizia non mi piace.
Certo che Nefertiti avrà avuto le rughe; a un certo punto della sua vita, raggiunta una certa età, una mattina avrà cacciato un urlo davanti allo specchio: «Akhenuccio, ho una ruga!». Si amavano, diverse iscrizioni parlano di gesti di affetto tra i due, sono sicuro che lui l'avrà rassicurata: «E che vuoi che sia una ruga, Neferty, sei ancora più bella!». E lei si sarà rasserenata. Adesso arrivano Prof. Dietrich Wildung, director dell'Egyptian Museum di Berlino e Prof. Alexander Huppertz, capo dell'Imaging Science Institute, e rendono pubblica la cosa. Mi sa da rotocalcaccio gossipparo da anticamera del parrucchiere, altro che scienza avanzata.

E il collo? Ragionevole immaginare che chi ha fatto il busto abbia esagerato un pochino, no? Magari la regina era pure suscettibile su certe cose, il tipo avrà pensato: «Meglio più sottile il collo, va, semmai mi correggerà lei». E allora? Era il caso, dopo oltre tremila anni, di tirare fuori questa storia? Quando lei non può più nemmeno dire la sua?

No, questa notizia non mi dice niente. Nefertiti per me rimane quella del busto. Uno schianto, punto e basta.

Buon sabato