elaborando

Ieri sera, mentre guidavo verso casa, ho forse trovato la connessione. Perché lo sospettavo, sono connesse.

Prima pubblicità radiofonica, è di un rasoio.
Lei: «Ciao, come ti chiami?».
Lui: «Antonio!».
Lieve ronzio di fondo.
Lei: «Ciao, come ti chiami?».
Lui: «Antonio!!» - il tono è di sorpresa, sottintende : «Me lo hai chiesto un attimo fa!».
Ancora il lieve ronzio di fondo.
Lei: «: «Ciao, come ti chiami?».
Lui, il tono è manifestamente spazientito: «Antonio!!!».

Il ronzio rivelerà che lui si sta radendo, con un rasoio efficacissimo che ti fa sembrare un altro; la scena si svolge dove due persone che non si conoscono possono ritrovarsi a contatto, mettiamo la fermata di un autobus. Sono decisamente tipi strani: lui è un ottimizzatore estremo di tempi, non saprei come altro definire uno che si rade alla fermata dell'autobus; lei è chiaramente in crisi di astinenza acuta, perché cerca di agganciarlo ripetutamente, e pure mentre è rasato a metà, forse solo da un lato.

Seconda pubblicità, sempre alla radio, prodotti da bagno per lui.
La scena: lui chiuso in bagno, lei dietro la porta che cerca di farlo uscire.
Lei: «Caro, esci!».
Lui: «Non ora, cara, aspetta».
Lei: «Ma dai, ti ho preparato una sorpresina!» - si coglie un'allusione maliziosa nel tono di voce.
Lui: «Aspetta, non ora».
Lei: «Ho messo la sottoveste nera!».
Lui: «Ho un gran mal di testa, cara, non ora».
Lui pare preso, direi addirittura perso nella cura della persona, grazie agli irresistibili prodotti che ha comprato.

Ieri sera ho realizzato: lei è la stessa persona nelle due scene. Adesso rimane da capire i dettagli, i profili psicologici di lei e dei suoi partner.
Nella seconda scena lui, in realtà, potrebbe non essere lì a spalmarsi creme e essenze, ma essersi barricato nel bagno, un'estrema difesa alle sue avances che non gli lasciano più un attimo di respiro. E lei, persa nel suo delirio, aggancia tipi strani alla fermata dell'autobus.
Oppure lui è proprio vanesio di suo, e non gliene frega niente nemmeno della sottoveste nera di lei che, poverina, a questo punto, non può che disperatamente cercare un partner normale dove le capita, perfino alla fermata.

Stamattina mi tocca ascoltarle di nuovo tutte e due, ormai è una razione quotidiana di informazione commerciale; devo concentrarmi sui toni, sulle sfumature. Vi dico stasera, certo che il mondo è strano.

Buon giovedì.

[Nell'immagine: altro post, altro presepe]