elaborando

Non sono un esperto di politica, ma un'ipotesi su come procederà la crisi me la sono fatta.
Credo che Prodi si dimetterà stamattina e riceverà un nuovo incarico. La fiducia ottenuta ieri sera alla Camera gli servirà nel negoziato per rimettere insieme una maggioranza; negoziato che si aprirà alla luce del sole nelle ore successive, ma con una campagna acquisti che credo sia in pieno svolgimento già ora, a destra come a sinistra.
In una settimana avrà una nuova maggioranza; risicatella pure quella, ma meglio che niente.

Le prossime ore diranno se ci ho azzeccato.
Non sarebbe meglio invece andare ad elezioni subito? No, secondo me, e per due motivi.

Primo: nei dibattiti che ho ascoltato in questi giorni non ho sentito una sola voce che difendesse la legge elettorale che abbiamo, decisa e votata dal precedente governo con un metodo che sarebbe bene non dimenticare.
Tutti d'accordo che occorre una legge che assicuri una maggioranza, che sia la stessa alla Camera e al Senato, e che rifletta la volontà popolare. Le ricette in discussione per farlo sono molte, nessuna mi pare prevalga al momento.

Secondo: elezioni adesso vorrebbe dire un vuoto di gestione dello Stato, lasciando senza guida le mille urgenze che abbiamo: un ordinamento dello Stato a cui mettere mano con buon senso, la nostra competitività (ci siamo già dimenticati della Spagna?), la sicurezza di tutti, i rifiuti campani, l'Alitalia e Malpensa.
Votare appena possibile vorrebbe dire perdere un po' di mesi così, senza far nulla, mentre tutto va a rotoli.

Ieri qualcuno, va detto scherzando, come riporta l'Ansa.it, avrebbe detto che o si va alle elezioni o "Ciapum el canun", perchè: "Certo, ci mancano le armi, ma prima o poi quelle le troviamo".
Gusto del paradosso; magari andrò controcorrente, ma credo aiutino anche queste uscite: ci scuotono dal torpore da TG e ci ricordano, o dovrebbero ricordare, che è meglio darsi una sveglia e farlo funzionare questo Stato. Alternative non ne vedo, di nessun genere, se si escludono le divisioni irrimediabili e il baratro.

E comunque, se servirà, in cantina un'arma ce l'ho anch'io. Nello scatolone dei giochi della figlia, sotto il coniglione in peluche, deve esserci ancora la pistola ad acqua dell'estate dell' '84. Verde trasparente, se non ricordo male.
E ci vuole niente a ricaricarla.

[L'immagine è dal sito toysberetta.com]