elaborando

 spero che non deluda, che dopo aver detto delle cose semplici, addirittura scontate ma necessarie, non venga metabolizzata nelle logiche politiche tutte interne al PD.
Lei è Debora Serracchiani, segretario del PD di Udine e consigliere provinciale, sempre a Udine. L'intervento che le ha procurato un'immediata ed estesa popolarità nella rete è quello che ha effettuato all'assemblea dei circoli del Partito Democratico, il 21 marzo. Mi piacerebbe pensare che sia un segno del Destino, che indichi una nuova primavera per il PD.

Cosa ha detto di così impressive? Credo che i dodici minuti del filmato siano meglio di qualunque resoconto, perché a colpire non è solo cosa ha detto, ma la passione e la convinzione con cui ha tirato fuori le cose. Condivido completamente, ad esempio, il suo: "Siamo apparsi come un partito lontano dalla realtà, dalle cose reali, e non siamo stati capaci di parlare ciascuno oltre il proprio elettorato. Mai una parola chiara, mai una linea netta e soprattutto mai una linea unica." Oppure: "Noi parliamo in tanti e iniziamo sempre i nostri discorsi con «Io»". Ma dietro le sue parole ho percepito quella convinzione (vera), che cominciavo a pensare non facesse più parte del carattere necessario per fare politica.
E poi: "Ma io chiedo a questo partito di imparare a votare, di imparare ad assumere decisioni. Se necessario anche solo a maggioranza, se necessario anche lasciando a casa qualcuno". E come darle torto?

Dodici minuti che a qualcuno saranno risultati molto più lunghi, perché, non era ancora a metà, ha avvertito: "Ne ho una per tutti".
Che il PD l'ascolti, in quei dodici minuti ci sono le cose più urgenti da sistemare, e le Europee sono vicine (6 e 7 giugno).
Buon mercoledì.

[L'intervento di Debora Serracchiani è anche su Youtube, in due parti: la prima e la seconda.]