elaborando

 davvero succederà, farò causa al boss, al Presidente Obama in persona.
Dunque. Vent'anni fa l'aviazione americana si inventa il sistema GPS, Global Positioning System: un sistema di satelliti dotati di trasmettitori radio, che consentono a dei ricevitori a terra (i Navigatori) di calcolare la propria posizione con una notevole precisione.
Il sistema fu concepito per scopi militari, ma ne fu concesso l'uso anche per scopi civili, pur con qualche limitazione. Esempio: fino al 2000, la posizione non poteva essere determinata con una precisione migliore di un centinaio di metri. Oppure, ancora oggi, la velocità del mezzo che ospita il navigatore non può superare i 515 metri al secondo.

Ritenendo la tecnologia matura, non ambendo a spingere la mia auto oltre i 3-400 metri al secondo, e avendo trovato una buona offerta da MediaWorld, un mese fa circa ho acquistato un navigatore, con il quale intrattengo interessanti conversazioni in auto.
Orbene, il General accounting office americano, l'equivalente della Corte dei Conti di casa nostra, tira fuori che l'aviazione americana si sarebbe allegramente dimenticata di considerare lo svecchiamento dei satelliti del GPS, evidentemente destinando ad altro i fondi destinati a quell'aggiornamento. Con il rischio che già dall'anno prossimo qualcuno dei satelliti smetta di funzionare, e allora addio navigazioni.

È vero che l'Europa nel frattempo ha lanciato i suoi satelliti, il sistema Galileo, ma il mio navigatore lavora con i satelliti americani, maremma localizzatrice.
E neanche Glonass, il sistema di localizzazione satellitare russo, risolverebbe. Anche se, in questo caso, potremmo sempre beneficiare della solida amicizia del nostro PdC con il Presidente russo; chissà che non ne scaturisca il lancio di nuovi navigatori con contributo statale. Le vie del PdC sono infinite, si sa.

Comunque delle due l'una, cara Air Force: o lanciate alla svelta i rimpiazzi e mi garantite serene navigazioni quaggiù senza che io tiri fuori un euro, oppure vi faccio causa, chiedendo:

1. il rimborso del mio investimento
2. i danni biologici a cui andrò incontro, privo di guida strumentale mentre pendolo tra Ivrea e Milano

Anche se, a pensarci, la cosa potrebbe avere dei risvolti interessanti. Chiara, la voce del navigatore, potrebbe sentirsi perduta senza più i suoi punti di riferimento e forse potrebbe anche insinuarsi in lei un senso di inutilità: in fondo, se non sa più dove siamo, come può predirmi che tra 400 metri eccetera eccetera? E allora può darsi che diventi più malleabile, si potrà parlare d'altro che non siano rotonde e uscite. Magari una sosta in autogrill, oppure fingo di perdermi e di ritrovarmi per caso al romantico lago d'Orta.

Insomma, attendo sviluppi.
Buon venerdì.

[Nell'immagine: Chiara. Somiglia sorprendentemente a Gong Li, vero?]