elaborando

 so se stiano emergendo reali comportamenti di intolleranza o di emarginazione. L'episodio dei canti anti-napoletani in birreria porterebbe a dire di si, mentre non ho i dettagli della vicenda della provincia di Vicenza che avrebbe deciso di rifiutare prèsidi meridionali, o almeno non veneti, nelle proprie scuole.
Nel dubbio mi adeguo.

VISTI

i recenti episodi di intolleranza del nord verso il sud

STABILITO

che in questi casi la risposta deve essere improntata al principio dell' occhio per occhio

DELIBERO

la sparizione dalla mia tavola di cibi che non siano di certificata origine e tradizione meridionale.

Sono banditi quindi, con effetto immediato, cibi come:
- il baccalà alla vicentina
- l'insalata trevigiana
- la bagna caoda
- la cotoletta alla milanese
- il filetto alla sabauda

Sarà tollerato l'arrosto alla Cavour, purché ne venga correttamente pronunciato il nome (arrosto alla Càvur, come in piazza Càvur; unica parola pronunciata piana e non tronca in napoletano).

Buon venerdì.

[Nell'immagine: pizza Berlusconi, con renna affumicata; una delle più gettonate in Finlandia. Dedicata a chi dice che la nostra immagine all'estero è più in auge che mai. Per chi volesse approfondire: la vicenda, il menu della pizzeria finlandese che la offre]