elaborando

Quando ho visto la foto sul sito di Yahoo ho pensato ad un fotomontaggio.
Ho immaginato un intento caricaturale, un naso posticcio affibiato ad una normale scimmia, col risultato di cambiarne la fisionomia in modo radicale. Invece il trafiletto dice che la scimmia, una Nasalis Larvatus, è stata fotografata nello zoo di Singapore lunedì.
Una ricerca su web e atterro sul sito in italiano dedicato alle nasiche, è il nome italiano della scimmia. Il sito è curato da un'appassionata bolognese di etologia, Kristina Medici. Lì apprendo che le nasiche vivono esclusivamente nel Borneo e sono a rischio di estinzione. Il sito, tra l'altro, raccoglie adesioni per una petizione alle autorità malesi e indonesiane.
La prima curiosità è capire a cosa gli serve un naso così. Quando nuota, perché nuota anche se vive per lo più sugli alberi, il nasone funziona da "snorkel". Ma lo scopo del nasone deve essere più una caratteristica sessuale che una strattamente funzionale, visto che le femmine hanno un nasino con la punta all'insù. Vedere la foto dell'articolo del WWF malese per credere. Comunque non è come negli umani, che un naso così correrebbero subito a farselo correggere, no, tra le nasiche spopola. Tant'è vero che il maschio ha un harem, con almeno due, ma anche fino a otto femmine. Vabbé.
Scrivevo che sono in estinzione: sul blog del sito si indica nell'olio di palma la minaccia alla vita delle nasiche. Perché il Borneo ne è grande esportatore, e noi grandi consumatori, ma raccoglierlo vuol dire disboscare e proprio dove le nasiche hanno bisogno di grandi spazi di vegetazione forestale.

Mannaggia alla scarsa voglia di dormire, ti fa fare incontri strani, questa volta con le nasiche. Torno a letto. E il caffé questa volta aspetta. A dopo.