elaborando

Porto sempre il cellulare dietro.
Per anni il mio lavoro ha implicato la reperibilità, e quindi il cellulare mi ha fatto compagnia anche quando andavo in giro, o di notte sul comodino. Ma credo che sia un'abitudine ormai diffusa, anche senza coinvolgere il lavoro: essere reperibili in ogni momento è diventata un'esigenza di vita.
Quest'estate ho visto fiorire quegli aggeggi per appendere il cellulare al collo, che trovo eleganti anche se non credo che seguirò questa moda. Però è bene che io precisi: il telefono lo porto in una tasca, è questo il senso di "me lo porto dietro". Precisazione indispensabile dopo la notizia che ho letto di recente: ispezionando quattro detenuti del penitenziario di Zacatecoluca nel San Salvador, ad ognuno è stato trovato un cellulare. Non era "addosso", ma bensì "dentro". Come c'erano finiti lì? Dunque: il tubo digerente ha due estremità che possono consentire una cosa del genere. Un aiutino? Non utilizzavano la bocca.
Naturalmente i cellulari trovati sono modelli compatti, e venivano custoditi in una bustina protettiva di plastica. Non credo che i quattro fossero in grado di rispondere al primo squillo. Però, a pensarci bene, con un auricolare bluetooth la cosa diventa decisamente più semplice. Non parlo dei detenuti salvadoregni, che non mi risulta avessero anche l'auricolare bluetooth, sto pensando all'uso comune.
Dite che è meglio il porta-cellulare da collo? Penso anch'io. Cosa dite ancora? Che questa notizia vi sembra ottima per prevenire la stipsi, per dirla evitando di scrivere la parolaccia che comincia per "cag" e finisce per "are"? Allora, innanzitutto in farmacia una cosa così la pagate, mentre sul mio blog è gratuita. E poi l'alternativa che avevo in mente era la "talking head" ascoltata ieri sera sul "Dispenser" di Radio2. Talking head uguale testa parlante e va precisato che la testa in questione può essere meglio identificata come una testa di c..., non per le cose che dice, che peraltro già giustificherebbero il termine, ma nel senso letterale dell' espressione. Si tratta infatti di un vibratore che integra un riproduttore mp3. Grazie ad una memorietta intercambiabile, l'utilizzo dell'oggetto può essere accompagnato da un discorso adeguato all'occasione, selezionato da un ricco catalogo. Per chi avesse voglia di ampliare da solo la gamma di discorsi a disposizione, è disponibile anche un "voice recorder". Date comunque prima un'occhiata al catalogo: impagabile "Italian Stallion", per nostra fortuna recitato da un attore non italiano. Ma gli altri non sono da meno.

Facciamo così, il post io questo sabato non l'ho fatto, non avevo niente di decente da scrivere. Niente post niente commenti, se sarà così avrete tutta la mia comprensione.
Buon sabato, enjoy.