Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« LO SPAZZINO DEL CIELOAQUILA »

...ED AMO COLORO CHE TRAMONTANO

 

Io amo coloro che non sanno vivere se non tramontando, poiché essi sono una transizione

(F. Nietzsche, Così parlo Zarathustra, Prologo)


 

 

C'è un tempo per ogni cosa, e c'è tempo anche per essere oppressi dalla vita.

E quando la vita ci si arrotola come un rettile tra le ossa, facendo tana tra il timo e il pancreas, picchiettandoci ogni percezione tra l'epifisi e la tiroide, forse, è probabile che si possa desiderare di avere a disposizione un foglio tutto bianco dopo aver appallottolato quello reso inutilizzabile dalle incisioni e dalle macchie.

Ed è probabile che per quanto si cerchi di scardinare l'illusione di ogni Maya velata (e prima di arrivare a contemplarla davvero desnuda) si debba percorrere questa parabola della materia vivente distinta da quella inanimata, tenendo in conto anche tutte le sue leggi mondane. Così, forse, dopo aver negato ogni più cupa mescolanza interiore e nera secrezione della bile, e dopo aver preso le distanze sociali di sicurezza tra la nostra anima in cerca di paradisi momentaneamenti nascosti e tutti quegli attacchi di risentimento, rabbia o frustrazione che si declinano corteggiandoci nei toni della morte, ci rendiamo conto che abbiamo un disperato bisogno anche di essere infelici.

Perché senza il dolore proprio non conosciamo la pace: il suo surrogato è un'apatica e anemica monotonia. Il tedio ci mente offrendoci ripiegamenti meditativi di facile portata e ce li presenta come perle di quiete; ma l'unica cosa che portano è un'insoddisfazione anomala che non nasce affatto da un desiderio inappagato...Inaspettatamente risiede, invece, proprio in lei, in quella soddisfazione già ricevuta che così tanto cercavamo.

E senza la paura che ci strappa ogni raziocinio anche la sicurezza interiore assume l'aspetto insofferente di una coperta avvolta intorno al corpo durante la notte, quando con i raggi di un minaccioso termometro estivo ci si sveglia, poi, per il caldo...

Fintanto che il temporale piove a cerchietti vuoti, pieni di colore blu e su cui s'innestano gambi di fragilità sempre più irrisolte, non si aspira veramente ad altro che non sia l'accoglienza di un tepore stabile; ma poi...?

A che servono le regole se non per poterle infrangere e costruire nuovi percorsi, più efficaci, più sensati o semplicemente necessari per ricrearci? Allora, se la grandezza dell’uomo è quella d'essere un ponte, e se tramontare significa realmente trasmutare, proprio come la morte ci svela, anche quando decidiamo di restare ostinatamente ancorati all'abitudine come la cozza allo scoglio, necessitiamo (comunque) di passare da una condizione ad un'altra per non incenerirci.

L'essere umano non nasce soltanto nel giorno in cui sua madre lo porta alla luce, ricordava Gabriel Garcìa Màrquez,  la vita stessa, infatti, lo costringe molte volte a partorirsi da sè.

Abbiamo bisogno di restare vivi, in bilico tra la certezza e lo stupore.

E per farlo dobbiamo morire molte morti, in uno stato di transitorietà temuta, ma salvifica e di tumulto in ogni caso inevitabile.

Quindi, va bene...ringraziamo il vento che ci porta nuove nascite, che mantiene e rielabora il languore passato e che sostiene e stravolge il futuro di cui già siamo innamorati o di cui ci innamoreremo.

Anche perché ce ne possiamo innamorare solamente (e quando) è impossibile da prevedere nel momento presente.

 

 

E’ così, è necessario morire di molte morti per poter conoscere la luce della nascita (Vangelo di Maria Maddalena, v.235-236)

 

 

 

L'immagine utilizzata nel post è Paradiso, Le due corone di spiriti, di Salvador Dalì.

 


La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/elettrikamente/trackback.php?msg=13318113

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
dominjusehellah
dominjusehellah il 29/11/15 alle 19:10 via WEB
ho letto tutto d'un fiato e riletto ancor più tutto d'un fiato. Ora ho preso fiato. COme non essere d'accordo con ciò che scrivi! Quante volte moriamo e quante volte rinasciamo nella nostra vita? Lo facciamo ogni volta che vorremmo morire per rinascere ed essere riportati alla luce ogni volta che il dovere, il coraggio, l'amore per il prossimo ci porta a farlo. Spesso sono parti cesarei, sono nascite che diventano morte un attimo dopo il parto. LA forza con la quale siamo attaccati alla vita spesso è quel cordone ombelicale che ci lega agli altri prima che a noi stessi. Quante sono però le vite morte o le morti vive? Quante le vite non vissute e quante le morti apparenti? Forese siamo tutti un pò zombie e un pò vampiri, vivi non vivi e morti non morti. Quello che è certo è siamo tutti in transizione e , siccome il tempo è una convenzione, siamo vivi già morti visto che iniziamo a morire nel momento stesso in cui nasciamo. Grazie per lo scritto che come sempre porta a riflessioni profonde Dominjus
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/12/15 alle 19:39 via WEB
Ed io, Dominjus, non posso che essere d’accordo con quello che scrivi tu, non solo riguardo a queste nascite che sono parti cesarei e preludio di morte a breve termine; ma anche alle motivazioni che maggiormente ci sostengono nel nostro vivere. Implicitamente tutti viviamo per la vita stessa, in quanto tale; ma in un costante sentire emotivo razionalizzato non sembriamo dare enfasi al cordone ombelicale con noi stessi, e comunque accordare una preminenza a quello che come tu osservi ci lega agli altri e probabilmente accordare questa responsabilità così pesante alle risposte degli altri, annullandoci in nome delle aspettative che riponiamo su di loro contribuisce a non renderci autonomi e liberi di vivere…e in un certo senso è un elemento non così marginale nel farci diventare ancora più inconsapevoli cadaveri. Grazie a te per il commento.
 
misteropagano
misteropagano il 30/11/15 alle 01:29 via WEB
Bel Cammeo Dalì, D a stella..e moto verso, e mai raggiunto e sempre perseguito: lasciato scorrere e ripreso, roulant,usé,conqueté,lovelorn,outcast,emprisonné e liberato e tutto ciò On demand..
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/12/15 alle 19:44 via WEB
Un moto inevitabile verso questo centro di gravità permanente inconquistabile...ed allora si, lasciamolo scorrere e riprendiamolo, perché tanto non c'è altro modo per restare qui, in questa realtà, e l'unica consapevolezza che possiamo raggiungere al riguardo è che questo ininterrotto moto...è pur sempre un moto apparente...
 
misteropagano
misteropagano il 02/12/15 alle 00:49 via WEB
ciccina, su, sei o non sei vento tra i blog? ..sicuramente è un problema di spinotti:))
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/12/15 alle 19:49 via WEB
Un vento elettrico tra i blog...ma è un'elettricità che mi sta dando un po' di...diciamo restando in argomento di circuiti...tensione..nel... funzionamento ;-)
 
homoradix
homoradix il 02/12/15 alle 01:17 via WEB
amo coloro che seguono con molta calma l'avvicendarsi del proprio tempo. grazie ancora per il bel contributo sulla carta XXI Il Mondo ON Demand pubblicata da Mit che intanto ti saluta sapendo della tua difficoltà ad entrare. Una cara bella dolce notte Ellenica.-)T
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/12/15 alle 19:54 via WEB
Grazie homoradix fatto messaggero tra gli arcani e i conduttori ;-) Anch'io amo quella calma, e aspiro ad essa in costante moto irrequieto...,-p
 
misteropagano
misteropagano il 05/12/15 alle 23:27 via WEB
Cara Ellenica ti comunico che la carta Il Bagatto, quella del famiglio per intenderci, è stata la lama più votata e pertanto andrà in copertina. Un bacio, a prestoM^
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 06/12/15 alle 19:55 via WEB
Ed allora...il mio moto si dirige immediatamente sul blog di Ermes-Radix ,-)
 
woodenship
woodenship il 06/12/15 alle 21:36 via WEB
Che dire?Per qualcuno,che già si dice di avere vissuto innumerevoli vite nell'arco di un'esistenza,suona un po'invito a nozze questa tua riflessione.Si nasce per morire,nel mezzo ci stanno infinite storie:incroci mancati,incroci affrettati,incroci di pochi istanti.Ma tutte vite e solo vite.Parallelismi e convergenze di individui che vorrebbero distaccarsi, dal nascere per poi dovere morire.Ci manca una seria ed approfondita disanima di cosa saremo poi dopo morti.Ci provano già atei,agnostici e religioni,sette e congreghe varie a farlo.Però il discorso,in asenza di controprove,ci lascia sempre annichiliti dall'incertezza.E forse l'incertezza è l'asse portante,il filo titubante che ci fa ballonzolare nel nulla circostante.L'incertezza è quel barlume vespertino che ci accompagna,mostrando e nascondendo,alterando e trasfigurando,i sogni sul confine tra il giorno e la notte:siamo solo illusioni che riconoscono il dolore quando cade tagliente di pietre nell'ora della nostra morte quotidiana, continua ed assidua.E poi si ricomincia a vivere,poichè siamo energia,coralli che si stratificano per raggiungere la luce solare,materia sputata dall'ardere delle stelle,conflitto perenne tra materia oscura e palese..........Un saluto ed un fiore scintillante di stelle..........W......
 
woodenship
woodenship il 06/12/15 alle 22:17 via WEB
Che dire?Per qualcuno,che già si dice di avere vissuto innumerevoli vite nell'arco di un'esistenza,suona un po'invito a nozze questa tua riflessione.Si nasce per morire,nel mezzo ci stanno infinite storie:incroci mancati,incroci affrettati,incroci di pochi istanti.Ma tutte vite e solo vite.Parallelismi e convergenze di individui che vorrebbero distaccarsi, dal nascere per poi dovere morire.Ci manca una seria ed approfondita disanima di cosa saremo poi dopo morti.Ci provano già atei,agnostici e religioni,sette e congreghe varie a farlo.Però il discorso,in asenza di controprove,ci lascia sempre annichiliti dall'incertezza.E forse l'incertezza è l'asse portante,il filo titubante che ci fa ballonzolare nel nulla circostante.L'incertezza è quel barlume vespertino che ci accompagna,mostrando e nascondendo,alterando e trasfigurando,i sogni sul confine tra il giorno e la notte:siamo solo illusioni che riconoscono il dolore quando cade tagliente di pietre nell'ora della nostra morte quotidiana, continua ed assidua.E poi si ricomincia a vivere,poichè siamo energia,coralli che si stratificano per raggiungere la luce solare,materia sputata dall'ardere delle stelle,conflitto perenne tra materia oscura e palese..........Un saluto ed un fiore scintillante di stelle..........W......
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 12/12/15 alle 02:30 via WEB
;-) eri particolarmente convinto se l'hai scritto due volte ;-p (scusa, quando ho pubblicato i commenti in moderazione non avevo notato che per errore era doppio); ma in ogni caso un duplice grazie per il tuo zelo ;-) C'è un tempo per ogni cosa e nella nostra vita di esseri umani a termine, quanto meno nelle vesti di questa materia e forma, abbiamo bisogno di quell'incertezza che, probabilmente, ci rende quel che siamo. Ne abbiamo bisogno proprio perché siamo vivi e per restarlo, oscillando tra una sicurezza disperatamente ricercata per placarci dall'ansia e per riposarci sentendoci finalmente il più possibile protetti e l'altrettanta disperata necessità di essere sempre di più e nuovamente stupiti...Non sempre facile, molto spesso detestata, sostanzialmente incomprensibile ma come hai scritto tu, Wood, l'incertezza è semplicemente l'asse portante che ci accompagna, fedele, per tutta questa esistenza umana. Un saluto a te e grazie per il tuo (i tuoi! ,-p) commenti.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

JE SUIS CENACOLO'

 

Per chi ama scrivere,

per chi ama leggere.

Per chi è innamorato delle parole:

 

JE SUIS CENACOLO' 2015

Il Contest Letterario a colpi di BIC

blog.libero.it/WORDU/

Un Blog di PAROLE…

C H E    A R R I V A N O,

C H E    P A R T O N O,

C H E    R E S T A N O.  

Come un grifo, tra terra e cielo.

 

 

IL CENACOLO SI E' CONCLUSO ED ORA...

ABBIAMO IL LIBRO!

  

 

http://issuu.com/wu53/docs


 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2je_est_un_autremisteropaganowoodenshipkevinkartrteo1ElettrikaPsikecinziagaekorov_evArianna1921vololowBabiEleplegrillonnoirdestaelravenback0
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

                        

                                                             https://twitter.com/elettrikapsike

 

 

 

SIT FEEL - SIT.n.ZERO tutti i numeri dello zero E altre geometrie

Seduti intorno alla Cultura

 

SIT FEEL

 

 

 

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963