Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« L'EPIFANIA E' UNA PORTA...CONOSCI TE STESSO? »

Iniziamo dal principio

 

 

Dal momento che il 6 gennaio è trascorso ed archiviato e, come sottolineano i pragmatici neuroni popolari, si può incontrovertibilmente affermare che l’Epifania ogni festa se l’è decisamente portata via, anche la favolistica serie Wonderland è stata riposta in soffitta.

Dentro allo scatolone con le luci, i resti di fili argentati e oro degli addobbi e tutti i rami di pino artificiali o secchi, è stata ringraziata ma messa a riposo per un lungo sonno al calduccio.

Spenta, quindi, ogni luce su Alice e su tutti gli involucri con angeli e slitte, richiudiamoci la porta alle spalle senza far troppo rumore ed iniziamo l’anno nuovo con un calendario virtuale puntato verso un altro avvento…quello nuovo e vecchissimo che si chiama Vita.

E lo facciamo partendo da una nascita: la nostra.

 

“Quando ho cominciato ad amarmi davvero,

mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene:

cibi, persone, cose, situazioni

e da tutto ciò che mi traeva verso il basso, allontanandomi da me stesso.

All’inizio, tutto questo, lo chiamavo sano egoismo.

Oggi, però, so che semplicemente altro non è se non l'amare se stessi."

Charlie Chaplin

 

Appelliamoci, adesso, al racconto di Francis Scott Fitzgerald - poi divenuto film - e parafrasando Benjamin Button, anche noi, per un secondo, sovvertiamo le lancette del nostro ipotetico orologio mentale e facciamo finta che esista il tempo, per tornare al momento in cui siamo nati.

Non c’erano ruoli per cui essere apprezzati, allora, non c'erano impegni o responsabilità a caratterizzare il nostro valore, nè azioni e giudizi a misurare l’altezza della nostra vita.

Eravamo nudi ed apparentemente insignificanti nella nostra totale inettitudine, incapaci di parlare, pressoché incapaci di vedere, quasi del tutto incapaci di muoverci.

Chi o che cosa, allora, ci ha reso incommensurabilmente degni della nostra esistenza se non forse l’esistenza stessa?

Partiamo da questo:

da un punto in cui facciamo finta di non avere nulla.

Niente.

E di non essere nessuno.

 

Avremo però, ed intanto, due cose innegabili:

Abbiamo l’esistenza.

E siamo vivi.

 

Amiamoci a prescindere, già solo per questo.

 

 

 

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Commenti al Post:
MisteroNautilus
MisteroNautilus il 15/01/18 alle 18:56 via WEB
allora buon nascimento, sai, sei stranamente o xnient0affatto strano, sulla mia stessa onda di contenuto!La prima descrizione del mondo. MN
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/01/18 alle 19:21 via WEB
Per nient'affatto strano nel nostro caso ;-)
 
woodenship
woodenship il 16/01/18 alle 21:46 via WEB
Qualcuno avrebbe detto: siete al mondo?Non c'è più nulla da fare...A parte gli scherzi:ho sempre pensato che,come dicevano gli indiani d'America, bisogna sempre ricordare se stessi come il miglior parente al mondo.......Auguri sempre con un bacio scintillante di stelle novelle........W........
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/01/18 alle 19:23 via WEB
Direi che è un consiglio ottimo e sagace :-):-) :-) Grazie Wood!
 
dominjusehellah
dominjusehellah il 18/01/18 alle 13:48 via WEB
vero quello che dici, nasciamo nudi e partiamo nudi, ma alcuni sono più nudi degli altri. Dipende da dove nasci, da chi nasci e da come nasci. Partiamo tutti appaiati ma alcuni sono zavorrati, altri dopati ed altri ancora spinti o trainati. Non si parte ad armi pari ed è difficile amarsi quando per handicap acquisiti non si riesce a competere ad armi pari. Ma ciò non toglie che, ognuno nei propri limiti e secondo le proprie possibilità deve sempre tentare di dare il massimo come nella parabola dei talenti. Il resto verrà da sè. Partendo come correttamente dici "dal nulla" tutto ciò che otterremo sarà solo qualche cosa guadagnato (sempre che non venga regalato)..... e quando vedo dei regali francamente mi girano un pò le palle!! Dom
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/01/18 alle 19:51 via WEB
;-) ti capisco. È il senso di giustizia che rimescola...Io ho sempre pensato che la cosa potesse funzionare così (o almeno mi piace crederlo): tutti abbiamo, e nonostante le apparenti (ed apparentemente incolmabili) discrepanze, lo stesso bagaglio di risorse all'inizio del viaggio perché laddove la natura toglie e devasta da' al contempo potenzialità altrettanto grandi, anche se non immediatamente visibili. E che fondamentalmente sta a noi saperle sfruttare, sia che si tratti di trasmutare una condizione disgraziata come rimanere menomati e farla diventare un punto di forza - penso alle medaglie degli atleti paralimpici - sia che riguardi qualsiasi altra difficile condizione. Penso ai detenuti politici che hanno fatto del regime carcerario un mezzo per scrivere, ad artisti schizofrenici che hanno fatto della follia una nuova prospettiva da cui vedere la vita oppure a persone senza casa né lavoro che hanno saputo reinventarsi ed incontrare la loro vera identità proprio nello sperimentare ogni tipo di perdita e privazione. Certo, non è per nulla facile né scontato. La maggioranza di noi si dà per sconfitta. Si immerge nel dolore. Una buona parte purtroppo soccombe ed altri comunque restano vivi solo per finta e si trascinano nel mondo vegetando di fronte a simili prove o di fronte a situazioni anche meno estreme. Però io credo, e mi piace pensarlo, che se Cristo si fa uomo per dimostrare che si può camminare sulle acque senza essere un Dio e se qualcuno di noi (vedi gli esempi di prima) a modo suo ci riesce, allora forse, potenzialmente, non è impossibile per nessuno reagire e mettere a frutto le palate di letame che la vita ci butta addosso, e forse sono solo le scuse ad essere invalide e a renderci invalidi...Grazie infinite dom!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARGYRIA il 19/01/18 alle 18:36 via WEB
Fantastico leggere un post così semplicemente ottimistico...se l'inizio è questo sarà un ottimo calendario! In effetti è proprio così:Abbiamo l’esistenza e siamo vivi...e diteci che è poco...
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/01/18 alle 20:04 via WEB
;-)
 
ravenback0
ravenback0 il 19/01/18 alle 18:37 via WEB
Brava Ele...sei riuscita a non farmi rimpiangere la fine della compianta Alice..;-)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/01/18 alle 20:05 via WEB
L'importante é che resti viva anche se l'abbiamo messa a nanna ;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
arwen71 il 22/01/18 alle 21:01 via WEB
Mi ricordo del film Benjamin Button...si è vero quando siamo nati eravamo nella condizione di perfetta "nullità" a livello sociale come quando muoriamo, eppure sono le condizioni in cui siamo più pienamente noi stessi, per chi crede, come anime raggiungiamo la completezza proprio quando finiamo il viaggio terreno e abbandoniamo il corpo ed il resto sono solo sovrastrutture. Non è facile da vedere e vivere in questo modo mentre si sta in questo mondo materiale...ma dovremo ricordarcelo più spesso al di là del discorso religioso e della fede che uno può professare o meno. Baci Ele, Moni
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/01/18 alle 20:08 via WEB
Come cantava Madonna, Moni?...We are living in a material world...
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 22/01/18 alle 21:10 via WEB
"All’inizio, tutto questo, lo chiamavo sano egoismo, oggi so che è amare se stessi" le parole di Chaplin che riporti sono pefette, non c'è molto altro da aggiungere e questo amare noi stessi parte proprio da quell'ultima frase con cui hai concluso il post: abbiamo l'esistenza e siamo vivi, amiamoci per questo. Ottima scelta iniziare questo calendario virtuale alla luce di quel sanissimo egoismo che si chiama amore. Sarà banale ma quanto mai vero, se non amiamo noi stessi non possiamo essere capaci di amare chichessia. Ecco perchè vediamo troppi episodi di delitti, crimini e ogni variopinta fantasia di brutalità non commesse in nome dell'odio ma proprio in nome dell'amore. Un po' come accade per le guerre in nome di un dio. Difficile saper amare se non s'impara a farlo.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/01/18 alle 20:12 via WEB
È così...sembrerebbe la cosa più immediata e naturale del mondo saper amare, ed in parte è anche così, ma siamo esseri imperfetti e anche il nostro amore lo è. Che sia per gli altri o verso noi stessi...Grazie Nic! ;-)
 
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