Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« MESCOLANZA D'INTENTIIn rilievo sopra il mondo »

ANIME DORMIENTI

 

"Non mi conoscevo affatto, non avevo per me alcuna realtà mia propria, ero in uno stato come di illusione continua, quasi fluido, malleabile; mi conoscevano gli altri, ciascuno a suo modo, secondo la realtà che m'avevano data; cioé vedevano in me ciascuno un Moscarda che non ero io non essendo io propriamente nessuno per me: tanti Moscarda quanti essi erano.”

-Luigi Pirandello-



 

Pirandello (e non solo lui) sosteneva che ci fossero tanti noi quanti sono gli uomini che ci conoscono:

ogni persona, infatti, ci ricreerebbe secondo la sua prospettiva come un nuovo noi

-non potendo, d'altronde, conoscerci in alcun altro modo se non attraverso il suo sguardo e la sua soggettiva percezione-

fornendoci, in tal modo, una sempre differente identità.  

E questo, almeno in gran parte se non proprio interamente, è riscontrabile con facilità già solo vivendo, perchè è insito in quella condizione di essenziale incomunicabilità propria della specie umana.  

Io, qui, però, voglio ribaltare la questione

e parlare di quanto accade quando noi diventiamo molteplici per noi stessi

(e non allo sguardo degli altri)

proprio grazie all'interazione con il mondo.

E soprattutto con alcuni individui che stanno in questo mondo...

 

 

Non sempre troviamo le persone adatte grazie alle quali poter vivere parti di noi che altrimenti non vivremmo.

E questo lo accogliamo, se non si può forse proprio dire che lo capiamo, molto presto, già da piccoli. Anche se in principio resta una sensazione indefinita, osservata in un groviglio d'inquietudine e guardata come si può guardare un'altra sorprendente matassa da dipanare nel mondo delle emozioni.

Poi, con il tempo, il gomitolo si srotola e se anche il filo non sembra portarci verso nessuna via d'uscita definitiva, almeno ci solleva dal peso di un ingarbugliato intreccio di tante voci e di tante identità che non sapevamo neppure da dove prendessero inizio.

E così come accade per tutti, accade anche per me.

Ci sono mie voci interne che parlano solamente quando alcune voci esterne le interrogano; colori dentro di me, o forme a cui il mio corpo si adatta, che si impongono facendomi diventare qualcosa che poco prima non ero, soltanto quando certi occhi mi guardano.

Non lo so perché; ma ci sono tanti noi dentro ciascun blocco di ogni nostro noi che, insospettabilmente, aspettano - anni, vite - per esprimersi e presentarsi come una declinazione sconosciuta del nostro stesso nome.

Sono come anime dentro la nostra anima che ad un certo punto della vita emergono con un sentire e con un vedere che per i nostri precdenti sensi risulta del tutto nuovo.

Abbiamo tanti occhi e differenti voci dentro, che guardano e raccontano un mondo che solo loro possono cogliere e raccogliere.

Eppure...il prodigio non si compie mai da soli.

Queste anime dormienti si destano in noi come nelle fiabe, soltanto con la vicinanza ed il contatto di una particolare presenza esterna.

Per amore o per magia che sia, ma è il suo intervento che ci risveglia e ci trasforma.

E noi?

Noi restiamo a guardarle arrivare...

Perché puoi provare quanto vuoi a cercarle, inventarle - e neppure sospetteresti di ospitarle, in qualche eremo del cuore - ma queste insospettabili anime addormentate dentro di noi sono fantasmi che solo ad alcune musiche rispondono, grazie ad alcune parole, per sortilegio, affiorano, e solo con certi silenzi sbocciano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come luci, accendendosi rapidamente, non appena sfiorate.

 

 

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 26/11/18 alle 03:32 via WEB
Pirandellaniamente, in genere amo rivolgermi alla moltitudine che mi abita,con toni particolarmente condiscendenti,conoscendo a priori la molteplicità di caratteri,spesso inconciliabili,che cozzano dentro me...A parte gli scherzi:l'ho messo pure sul mio profilo,che sono il risultato di milioni di individui che mi si abitano dentro.E che,dunque,se si vuole fare il pur minimo sforzo per conoscerne almeno qualcuno di questo marasma di interiorità spesso conflittuali,la cosa potrebbe risultare assai gradita...Questo per dirti,mia dolce fanciulla,quanto gradisca questo tuo post e la disamina che tu conduci con sempre grande chiarezza e felicità di considerazioni.Come in chiusa,quando tratti di esse,di quelle persone,per non dire personalità,che ci abitano,manifestandosi come fantasmi,non appena stimoli ambientali o incontri casuali,danno modo ed occasione di palesarsi.Esse sono molto più che risposte a stimoli esterni,sono vere e proprie parti di noi,espressioni di una complessità cerebrale che ci conforma.Forse una difformità dal restante mondo animale affinata nei millenni e che ci permette di rispondere, alle più diverse situazioni,con aderenza e specificità di comportamenti sorprendenti oltre che insospettabili........Un bacio scintillante di stelle....W....
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 29/11/18 alle 19:11 via WEB
Grazie mille per il tuo commento ed un bacio anche per te, caro wood...anche se, a questo punto, non so a quale parte di "me" sia stato rivolto e a quale "te" io l'abbia mandato ;-) ,-p
 
   
woodenship
woodenship il 30/11/18 alle 01:12 via WEB
Perdiana,ragazza mia:c'è sempre in noi un coordinatore/coordinatrice,per recepire messaggi e diffonderli alla moltitudine.E' vitale per qualsiasi gruppo o ammucchiata di esseri umani,pur che si barcamenino personalità multiple in un corpo solo,avere una di queste che si prenda la briga di comunicare con il mondo.Non mi dirai che tu ne fai a meno,spero...
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/12/18 alle 03:02 via WEB
In tutta sincerità, amico mio, io farei volentieri carte false per trattenere in tutta la sua operosa e vigile lucidità la mia coordinatrice, ma credimi, quaggiù nei labirinti non è facile mantenere a lungo tali distinzioni di ruolo...e talvolta in caso di assenteismo anarchico devo ricorrere al pilota automatico, che però si dimostra essere più inaffidabile di un navigatore...,-P
 
korov_ev
korov_ev il 28/11/18 alle 15:30 via WEB
Si chiama "esorcismo", Psike. E "prete" lo straniero che lo pratica.
In sostanza arriva un tipo vestito di nero con una croce in una mano e un aspersore carico di acqua santa nell'altra, ti si siede vicino e comincia a parlare strano sottovoce e ad un tratto urla forte: "Esci da quel corpo, essere immondo!" e in quella ti tira fuori ciò che tu non sospettavi neanche, di avere dentro, ma che noi tutti avevamo da tempo intuito.
Esorcismo e prete: segnatelo, va' :-)
No!... Aspetta, aspetta. Cos'è che dice?

"Non lo so perché; ma ci sono tanti noi dentro ciascun blocco di ogni nostro noi"

E lo so io, lo so. Qui la situazione è più grave di quanto pensassi: sono in parecchi, là dentro!
Mi spiace, Psike cara, ma le multiproprietà non sono giurisdizione della chiesa: forse è il caso di mandare via il prete e chiamare un agente immobiliare :-)
Auguri, Psike di nuovo vestita (non nel senso che prima fossi nuda, intendiamoci :-)
P.S. Lo eri?
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 29/11/18 alle 19:22 via WEB
Esorcismo e prete io me li segno anche, korov_e, e probabilmente potrebbero anche tornare utili, non si sa mai, ma come si fa se queste mie parti - e soprattutto alcune di loro! - non le voglio affatto mandare via? Al contrario, vorrei invitarle più spesso e poterle evocare a comando senza attendere più o meno principeschi risvegli da parti esterne... Per altre pratiche c'è la masturbazione in solitaria, ma in questo caso, fidati, non funziona! E lo so, lo so...hai pure ragione, è grave la situazione nei labirinti: voci, sensazioni, inquilini... siamo in parecchi, ma il problema è sempre e solo quello: la dipendenza da fattori esterni che li facciano procedere al risveglio :-( "P.S. Lo eri?" Nuda? A volte, non ci crederai, capita anche a me nel corso della giornata...ci si veste, ci si spoglia, ci si riveste...L'avresti mai detto? ;-PPP
 
misteropagano
misteropagano il 29/11/18 alle 20:23 via WEB
Solo una sensibilità come la tua poteva descivere un atto magico, perchè di questo si tratta - risvegliare latenze, pensa un entusiamo che si propaga, un'energia che si trasferisce, - il sorriso di un contagio; movimenti di forze che si spalleggiano. So per contro che con lo stesso meccanismo si liberano elementi di altro segno, più cupi e rabbiosi alla virgola che muovi. In noi quanti siamo, più i diversi noi con cui siamo visti, e quello che vediamo sembra essere la somma possibile di una quiete.Che è quello che proviamo da compresi, sU miss:*
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/12/18 alle 02:47 via WEB
E solo una persona come te, che fa di questa dinamica un vessillo sotto il quale portare avanti ogni battaglia di contaminazione sana, poteva riconoscerla come un atto magico, mist ,-) Mille grazie... e non ti adombrare, torna sul campo, guerriera...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARGYRIA il 01/12/18 alle 02:41 via WEB
Se trovi il modo Ele anche senza principi a risvegliarle tu fammi un fischio, mi raccomando che mi farebbe comodo vivere a comando un bel po' di me che mi piacciono...Ma hai ragione non funziona a comando,escono solo quando qualcuno le sveglia
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/12/18 alle 03:11 via WEB
Eh si...Come ho risposto anche a korov_ev, sfortunatamente per altre pratiche può funzionare ottimamente la soluzione dell'autonomia ma in questa...ancora no :-( Anche se...a ben guardare e scavare, forse con una serie di esercizi pseudo meditativi e molto accurati, e magari seguendo la tecnica di Proust con la Madeleine, qualcosa si riesce ad ottenere ,-p Fammi sapere, Argyria!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARWEN il 01/12/18 alle 16:21 via WEB
Credo, Ele cara, che sia quello che succede quando tra tante persone che ci piacciono una sola ci fa innamorare e tante volte è proprio per come stiamo con lei facendoci sentire diverse e nuove e ci piace essere così ma senza di lui questa parte di noi non emerge...Bello bello :)) bacetti, Moni.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/12/18 alle 17:09 via WEB
Anche se nel post io non mi riferivo soltanto alla dinamica sentimentale legata all'innamoramento ma a tanti contesti, senza alcun dubbio, Monica, quello che tu dici è vero. E di sicuro l'aspetto "narcisistico" - ma anche e giustamente edonistico - ha il suo peso preponderante nel farci preferire la compagnia di qualcuno piuttosto che di qualcun altro. Stare con chi ti permette di esprimerti in modo piacevole e ti fa sentire una bella persona, migliore e più sopportabile da gestire (perché stare con noi stessi può anche non  essere sempre un  idillio...) è una benedizione ed in un certo senso una magia a cui è molto difficile non assoggettarsi... E questo in linea generale, indipendentemente dalla natura del rapporto e dell'interazione. Per quanto riguarda in particolare l'amore, poi,  io penso addirittura che la funzione (se così si può dire) dell'innamoramento sia anche quella di farci ritrovare nella nostra complessa interezza, facendoci conoscere (o riconoscere/ricordare) parti di noi che, appunto erano lì,  tra il cuore e la mente, come anime dormienti.  Grazie, grazie davvero Moni per quello che hai scritto
 
ravenback0
ravenback0 il 01/12/18 alle 22:50 via WEB
Ed è un bene che il prodigio non si compia mai da soli. A qualcosa l'interazione con gli altri deve pur servire, o no? Ciao Ele bella :)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/12/18 alle 03:41 via WEB
Assolutamente sì, savissimo raven ;-)
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 01/12/18 alle 22:54 via WEB
Giuste osservazioni, le tue, mia cara, ma vorresti poter fare proprio tutto da sola, benedetta ragazza? ,-)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/12/18 alle 03:42 via WEB
Assolutamente no, Padre ;-p
 
azzurrotralecimase
azzurrotralecimase il 05/12/18 alle 14:22 via WEB
mi sono trovato a leggere casualmente queste parole e mi trovano perfettamente in sintonia con il senso più profondo di esse. il problema della conoscenza è sempre presente..sia fuori che dentro mi verrebbe da dire soltanto alcuni,nel caso avessimo la sorte di incontrarli,riescono a fare emergere la nostra vera autenticità,che altrimenti rischia di non essere vissuta come le spetterebbe
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/12/18 alle 18:36 via WEB
Credo che ognuno di noi debba cercare la propria autenticità anche come percorso individuale, indipendentemente dall'esterno, ma va da sé che l'interazione con gli altri sia imprescindibile e non vada eliminata, o non esisterebbe più nessuna ragione d'essere a questo mondo e nessuna possibilità di confronto al di là di un lungo discorso solitario e ininterrotto...E tu, quindi, hai senz'altro ragione, azzurro, quando dici che gli aspetti più autentici di noi non possono essere manifestati come vorremmo se non attraverso una necessaria interazione umana con individui che non solo ci possono aiutare ad evidenziarli ma possono anche contribuire permettendoci di ritrovarli e riconoscerli più facilmente e velocemente in noi. Io penso, però, che ciascun essere umano, e non solo alcuni casi più favoriti dalla sorte, quando per lui/lei arriverà il momento migliore per "comprenderli e accettarli", avrà in sorte la possibilità di incontrare chi l'aiuterà a trovare la propria autenticità. Ed una volta che la si è trovata, diventa anche più facile trovare sempre più circostanze dove esprimerla e riuscire ad essere se stessi con chiunque, anche con chi potrà recepire solo una minima parte di noi, ma in quel caso la questione riguarda solo di chi non vede la restante parte...e questa sarà tutta un'altra storia...Ti ringrazio davvero per la lettura e per il commento.
 
azzurrotralecimase
azzurrotralecimase il 09/12/18 alle 22:31 via WEB
non devi ringraziarmi, a volte diventa quasi d'obbligo soffermarsi e lasciare traccia..soprattutto quando senti che quella riflessione riporta a delle domande ..direi ad un flusso di coscienza ininterrotto su un tema così importante,come può essere quello della vera condivisione e dell'incontro con l'altro pochi riescono a vederci pienamente..e noi esistiamo esclusivamente nella percezione altrui che inevitabilmente crea una soggettiva interpretazione quindi,mi verrebbe da dire con un'espressione a me molto cara..l'azzurro per noi,si mostra solo a tratti..tra le cimase
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 13/12/18 alle 21:43 via WEB
Giusto, "l'azzurro si mostra solo a tratti sulle cime", e chi meglio di te può dirlo...ma se noi esistiamo esclusivamente in una percezione altrui che inevitabilmente crea una soggettiva interpretazione, il tuo azzurro si è, comunque, mostrato in modo piuttosto evidente ;-)
 
misteropagano
misteropagano il 09/12/18 alle 22:43 via WEB
bel passo ispirato, godibile, ti lascio la buonanotte qui per via delle Anime dormienti che lo rendono un luogo pronto al riposo... per il nuovo conto di risalire la corrente per la riva seguente...ciao signorinainbluelettrico:*
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 13/12/18 alle 21:45 via WEB
Ciao misti,-) ma ora sappi che anche questo "per via delle anime dormienti che lo rendono un luogo pronto al riposo..." a ad aggiungersi al blu elettrico tra i miei immateriali mi piace ;-P
 
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