Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

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Europa non è solo mitologia, ma un continente abitato

Post n°287 pubblicato il 27 Maggio 2019 da ElettrikaPsike
 

 

 

Εὐρώπη

- leggasi Europa -

principessa di Tiro e regina di Creta,

venne amata da Ζεύς e con lui concepì, fra gli altri, anche Μίνως

- leggasi Minosse -

colui che, fra le altre cose,

architettò il famoso labirinto

entro il quale nascose

la propria vergogna...


 


 

Ma tu fammelo sapere se domani ci sarà ancora l'Europa, chiedeva l'amico woodenship nel suo blog, giorni fa.

Ed io ho letto i suoi versi, e poi ho letto anche molti fra i commenti lasciati ai piedi del suo scritto. E molti erano lamenti e sentenze, scontenti e registrazioni amarissime di uno scenario anch'esso amaro. Ma io penso che prima di parlare di un territorio geografico e recriminare lamentando il proprio disgusto  - anche quando è legittimo e di fatto un'onta c'è - si dovrebbe parlare di uomini.

In sintesi, si dovrebbe parlare delle persone che lo vivono e lo compongono, o davvero non si continuerà a far altro che restare perennemente nell'ideale astratto di un nome mitologico indipendente da chi lo vive.

Non rinnego quella sensazione d'impotenza nel vedersi governati o indirizzati da chi non reputiamo all'altezza e non sono qui a negare quanto possa farci snervare il sentirsi in una condizione di cattività (di qualsiasi natura) e quindi come sia facile perdere di vista anche la sensatezza. Perché è evidente quanto sia istintivo cadere nella banale trappola dell'atteggiamento qualunquista che ci fa sempre guardare verso il fuori, non riuscendo a capire che non si può non considerare che comunque ognuno di noi nel proprio piccolo è giá quell'Europa.

Sarò un'illusa ammalata di filosofia per qualcuno, e mi sta bene; ma io la penso sempre nello stesso modo a questo proposito, e credo che se essere realisti o pragmatici significhi essere ciecamente ottusi, allora ben venga chi dice che solo quando si comprenderà che il mondo è un riflesso di noi stessi, ne potremo essere definitivamente liberi.

Quello che vediamo quando guardiamo le cose non è tanto una mappa per capire le cose che vediamo accadere ma un tracciato per capire chi siamo.

Il punto é uno solo, il singolo che fa? Quando abbiamo davvero l'opportunità di mettere in pratica, cadiamo rovinosamente calpestando i fondamentali. Indignarsi e lamentarsi sono due malattie estremamente contagiose e non meno pericolose di altre, anche se non regolarmente classificate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L'Europa non è solo mitologia, è anche un continente abitato.

A chi inforca - ed in qualunque ambito - lamentele e indignazione per quello che non va nel mondo, mi verrebbe da rispondere sempre e solamente questo: un giorno, quando conoscerai te stesso, capirai anche perchè il mondo è come è.

Cambia te stesso, intanto. E fallo possibilmente in silenzio. 



 

 

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Commenti al Post:
Quivisunusdepopulo
Quivisunusdepopulo il 27/05/19 alle 18:42 via WEB
Buonasera, Per poter cambiare occorre prima conoscersi e rendersi conto del proprio egoismo, non per niente sulla facciata del tempio di Delfi era scritto: conosci te stesso! (chiedo scusa ma mi é sembrato esagerato trovare sul computer i caratteri greci, spero che Apollo non si offenderà.). Cordiali saluti.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 28/05/19 alle 20:23 via WEB
Non credo affatto che si offenderebbe, anzi...lui e Socrate ti ringrazierebbero senz'altro per aver citato l'oracolo ,-P (ma per il momento ti ringrazio tantissimo io, è sempre un piacere leggerti, Quivi). A me piace usare l'alfabeto greco - è possibile solo nei post, nei commenti non resta...- pur sapendo che potrebbe sembrare pretenzioso, ma lo faccio non tanto per riesumare classicismi (benché meritevoli di essere riesumati e benché trovi i caratteri graficamente attraenti) piuttosto perché è un modo divertente per ricordarmi che circa 1/3 del mio sangue, pur appartenendo ad un ramo familiare con cui non ho potuto avere granché modo di relazionarmi, è comunque ellenico. Ed ogni volta che è possibile farlo, cerco almeno di utilizzarne la lingua, anche quando di greco antico si tratta. P.S. Tu, invece, mi perdonerai di aver abbreviato il tuo nome, Quivisunusdepopulo? ;-)
 
Quivisunusdepopulo
Quivisunusdepopulo il 27/05/19 alle 18:50 via WEB
Buonasera, per cambiare se stessi occorre innanzitutto conoscersi ed aver cognizione del proprio egoismo (cosa assai difficile!), non per niente sulla facciata del tempio di Delfi era scritto: conosci te stesso! (chiedo scusa ma mi é parso troppo complicato inserire i caratteri greci ed indicare la loro corretta lettura, spero che Apollo non me ne voglia!). Cordiali saluti.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/06/19 alle 16:01 via WEB
Assolutamente sì, Quiv. Infatti come si scriveva con Nat, nei commenti successivi al tuo (Apollo non te ne vuole se non utilizzi i caratteri greci, spero che anche tu non me ne voglia se mi rivolgo a te con un poco formale ma più agevole "tu") il cambiamento può avvenire soltanto dopo aver compreso il ruolo dell'umiltà nel processo della conoscenza di noi stessi. Ed umiltà ed egoismo non vanno d'accordo, proprio come l'egocentrismo non va d'accordo con la scoperta dell'illusione di una coscienza individuale. Grazie ancora.
 
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 28/05/19 alle 12:29 via WEB
Anche se ho smesso di scrivere sul blog, leggere e rispondere ai tuoi filosofici enunciati diventa quasi doveroso oltre che piacevole. E leggendo quest’ultimo mi è venuta in mente un testo di Gramsci, si ci lamenta come scrivi e nell’anonimato si piange l’esser vittima della propria indifferenza, ecco cosa scrivere Gramsci nel 1917 “Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il
novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, E’ la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica…. Odio gli indifferenti anche per ciò che mi da noia il loro piagnisteo di eterni innocenti.” Nessuno purtroppo è innocente in questa Europa e come bene scrivi, bisogna cambiare se stessi, per cambiare il resto. Ma prima di cambiare se stessi per citare un grande filosofo, bisogna CONOSCERE SE STESSI, ecco cosa affermare Socrate quasi 2.400 anni fa. Dopo tanto tempo ancora l’uomo non ha compreso che la giustizia vive nell’esser solidare con gli altri. Ma senza conoscere se stessi, non si può conoscere l’altro e la comunità esige il confronto solidale. Dopo si può cambiare se stessi, quando hai la coscienza di chi sei e l’umiltà di ricercare alternative alla verità assoluta, che diventa relativa nel confronto con l’eterno dualismo. Alla fine ci si lamenta perché non si ha nulla da fare.  
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 28/05/19 alle 21:01 via WEB
Assolutamente sì. E non posso che ringraziare anche te, così come ho fatto poco fa in seguito al commento di Quivi, per aver ricordato l'esortazione sul frontone del tempio di Apollo a Delfi, e per aver citato Socrate, che di quel monito fece il cardine della sua filosofia, estendendone anche il significato. “Conosci te stesso”, infatti, per Socrate non significava solo un invito rivolto ad ogni individuo ad indagare la propria interiorità individuale ed unica; ma anche qualcosa in più, vale a dire riconoscere all'interno di se stesso un'umanità universale e comune, con tutti i suoi limiti oggettivi e quelle responsabilità a cui la stessa natura umana ci chiama, oltre, naturalmente, il riconoscimento dei fini a cui dobbiamo tendere per realizzarci. Ma, come dici tu, il cambiamento può avvenire soltanto dopo aver raggiunto questa duplice consapevolezza. Ed aver capito il ruolo dell'umiltà in questo processo. Non esistono maestri, e neppure Socrate, che era il primo fautore del "sapere di non sapere", nel condurre il proprio interlocutore verso la strada della scoperta di se stesso, ha la pretesa d'insegnare ma si propone esclusivamente di mettere nelle condizioni di imparare. Non a caso sosteneva di svolgere lo stesso compito di sua madre che, essendo ostetrica, aiutava le donne a partorire. E proprio come sua madre non era la genitrice di quei figli che faceva nascere, anche Socrate non aveva alcun insegnamento diretto da comunicare ma sollecitava l’interlocutore a scoprire da sé, nella sua anima, le verità che già possedeva in lui. P.S. Grazie anche per avere ancora la voglia di leggere e rispondere ai miei post, Nat. Vieni a trovarmi quando vuoi, sei il benvenuto ;-)
 
woodenship
woodenship il 28/05/19 alle 18:08 via WEB
Così stan le cose, amica mia carissima, così come le hai brillantemente descritte tu. Di mio potrei soltanto aggiungerci che è proprio grazie a questa operazione di spersonalizzazione dell'altro, che si giunge ad avere la meglio sul nemico spersonalizzato. Così un populismo di estrema destra, ha portato avanti da anni questa operazione linguistica che, sembra, avere avuto largo successo soprattutto nel nostro paese. L'operazione è così banale e smaccata, da avere messo in difficoltà persino le teste d'uovo più fini.Basta privare dei corpi, delle facce...i popoli che compongono il mosaico europeo. Ed ecco ridotta l'Unione a mostro senza cuore e senza testa............Un bacio scintillante di stelle......W........
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 28/05/19 alle 21:02 via WEB
Così stan le cose, come le hai prima di me brillantemente descritte tu, dandomi spunto per questo post, wood ;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARGYRIA il 29/05/19 alle 19:20 via WEB
La penso come te.....
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/06/19 alle 16:02 via WEB
;-) A presto Argyria e grazie per i tuoi passaggi qui.
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 29/05/19 alle 19:45 via WEB
Incantevole raffronto tra il mitologico potere di Minosse che, insieme al Minotauro presunto mostro, chiude la sua misera vergogna all'interno del labirinto, e la situazione politica, Ele. Mi compiaccio. Rimango sullo stesso tono richiamando in causa il buon vecchio Wilde al posto di Socrate e ti sottolineo come si parli tanto e sempre dell'importanza (e del bello) della certezza; eppure sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante. Tutti coloro che si esprimono puntando il dito sono monotoni e tutti - indistintamente - assomigliano in modo sorprendente alla mia insegnante di catechismo. E non era un bel vedere. Per il resto taccio. Aveva ragione lui a dire che adorava i luoghi politici: sono gli unici rimasti dove la gente non parla di politica...,-)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/06/19 alle 16:05 via WEB
"Incantevole raffronto tra il mitologico potere di Minosse che, insieme al Minotauro presunto mostro, chiude la sua misera vergogna all'interno del labirinto, e la situazione politica" ;-) felice che te ne sia accorto e che l'abbia apprezzato, Niccolò ,-p "Tutti coloro che si esprimono puntando il dito sono monotoni e tutti - indistintamente - assomigliano in modo sorprendente alla mia insegnante di catechismo. E non era un bel vedere." In effetti...adesso che mi ci fai pensare, anche la mia aveva un che della tua... P.S. Pienamente in linea con Wilde. Grazie del commento, mio caro ,-)
 
korov_ev
korov_ev il 30/05/19 alle 11:57 via WEB
Vedi, piccola strega, nelle tue parole racchiudi il senso di ciò che l'Europa non è.
L'Europa non è solo un pezzo di terra, no, Europa sono le persona che la popolano.
Ognuna di esse è Europa, e il problema è proprio questo: ognuna di esse è un'Europa differente.
Come tu dici: "Un giorno, quando conoscerai te stesso, allora capirai anche perché il mondo è come è."
...Ma fino a quel giorno il mondo resterà esattamente com'è, e io non ho tutto quel tempo da aspettare :-)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/06/19 alle 16:06 via WEB
E che altro hai da fare? ;-p
 
ravenback0
ravenback0 il 08/06/19 alle 19:00 via WEB
Io, tu lo sai, ne ho le OO piane di chi si lamenta puntando sempre e solo il dito sulle responsabilità che hanno gli altri di quella e di quell'altra situazione e non ho tanto da aggiungere. Come scrivi tu benissimo, sono molti i Minosse a questo mondo, in Italia, poi...
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/06/19 alle 20:05 via WEB
E' più facile fare la parte di Minosse, vedi poi come va a finire? Il mondo lo fa diventare un eroe...C'è molta confusione ancora su chi realmente vive in un Labirinto e soprattutto come...;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
arwen71 il 08/06/19 alle 19:02 via WEB
Ciao Ele cara, scusa il ritardo con cui ti leggo ma sono presa in questo periodo :) Speriamo che anche altra gente stia in silenzio, ma per i motivi che hai scritto giustamente tu :)) Bacetti! Moni.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/06/19 alle 20:07 via WEB
Ciao Arwen, e di che ti scusi? Grazie invece di essere stata qui ;-) Un bacio.
 
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