Pensieri sparsi

CONSIDERAZIONI

DOVE DIMORA LA VIGLIACCHERIA, IL SOLE NN ILLUMINA NULLA

<<La vigliaccheria chiede: e' sicuro?

L'opportunita' chiede: e' conveniente?

La vana gloria chiede: e' popolare?

Ma la coscienza chiede: e' giusto?>>

Martin Luther King

Anche una roccia ha il suo punto debole. Nn si trovera' magari all'esterno, ma da qualche parte, sicuramente, esistera' quel minuscolo e quasi invisibile puntino indifeso, che la sgretolera'. Noi esseri umani siamo molto simili alle rocce. Rimaniamo solidi e compatti, fino a quando nn avviene una implosione dentro di noi e allora, quasi senza accorgercene, ci troviamo a raccogliere i miliardi di pezzettini che hanno fatto parte di noi. Questo accade quando avviene una implosione, un qualcosa che nn ci attacca dall'esterno, ma che probabilmente creiamo noi, stanchi e indeboliti ormai da tante cose.

Altra cosa e' l'esplosione vera e propria, un reale attacco perpetrato dal di fuori, che nn permette di difenderci come vorremmo o almeno nn ce ne da' il tempo. In ogni guerra, ci si dovrebbe rendere conto, prima o poi, che nn tutte le battaglie si potranno vincere, che a un certo punto, si dovrebbe anche avere quella umile saggezza di abbandonarne almeno una, perche' l'insistere, altro nn provocherebbe che un ulteriore e vano indebolimento. Essere saggi pero', nn sempre e' facile, perche' l'istinto condurrebbe a un accanimento continuo e questo, si sa, nn sarebbe di sicuro un buon consigliere. Imprigionare i pensieri e legare le azioni, questo si dovrebbe fare per porre fine a inutili sofferenze, si puo'? Facile rispondere con le semplici parole, ma solo queste ci sono ora per comunicare.

Siamo rocce, dicevo, ma inevitabilmente perdiamo i pezzi ogni giorno che passa e nessuno ne e' esente. Certo, ci sono i 'forti', quelli che paventano in continuazione una vera e forse autentica forza, quelli che apparentemente 'tutto gli rimbalza'. Ma davvero esistono, davvero sono reali? Macche', tutta finzione. Stanno semplicemente e solamente su un palcoscenico tutto loro, recitando a perfezione il ruolo dei 'duri', di quelli 'duri a morire'. Hanno una splendida e ottima corazza, ma dentro sono i piu' fragili, perche' esposti in continuazione a innumerevoli sollecitazioni esterne, quasi d'obbligo, fatte per osservare quando si aprira' la prima piccola crepa.  Perche' gli esseri definiti umani, nn sono tutti buoni e amorevoli, perche' esiste la malizia, la voglia di darti una invisibile spintarella proprio nel momento in cui stai per cadere, perche' il piu' delle volte capita che l'umana comprensione sia andata a farsi friggere, perche' esiste un fantasma che riemerge sempre nei momenti piu' delicati della vita: la Vigliaccheria. Scritta con la 'a' maiuscola, perche' nn e' solamente un semplice sostantivo e basta.

Mi sono chiesta spesso ultimamente, se la Vigliaccheria nn sia altro che una forma alternativa (io direi: distorta) di quello che comunemente chiamiamo 'buon senso'. Il buon senso dovrebbe condurci a riflettere e  ragionare verso azioni meritevoli, se nn altro, unicamente perche' usandolo, si dovrebbero di conseguenza evitare situazioni pericolose, imbarazzanti o via dicendo. Insomma, chi piu' ne ha, ne metta. Invece mi accorgo, con grande tristezza, che nn e' cosi' che va, che il buon senso e' tutt'altra cosa, che frequentemente la Vigliaccheria viene usata come forma normale di vita, che quasi sempre chi la usa e' poi convinto di essere nel giusto. Mi sono resa conto alla fine che e' una forma mentale semplice da attuare, da mettere in piazza quando fa piu' comodo. Parandosi in tal modo il posteriore sempre, ovviamente. Eh si', perche' lo sport nazionale e' diventato questo, ultimamente.

Ognuno di noi ha il suo recinto, bello o brutto che sia e si cerca sempre di mantenerlo sempre nel migliore dei modi e di farci entrare solo chi ci pare, la selezione di alcuni nn e' pero' sempre delle migliori: lontano chi nn ride sempre, tipo eterno ebete, lontano chi ha dei problemi e li fa notare e chi fa notare quelli del 'proprietario'. Lontano chi nn e' capace di continue lusinghe, lontano chi dice o  tenta, di dire la verita'. La sua, almeno. Lontano chi e' semplice, perche' la semplicita' stona parecchio al giorno d'oggi. Lontano chi nn segue, come i topi col Pifferaio magico, tutto quello che viene detto o fatto. Per stare dentro, bisognerebbe essere degli automi o al limite dei pappagalli, che nn fanno altro che ripetere quel che gli viene detto e nn hanno una propria individualita'. Io nn ho un recinto altrui dove entrare, nn almeno a queste condizioni e molte volte ne pago il prezzo, ma ben poco mi importa, vado avanti per la mia strada e anche quando e' fatta di immense buche, tento di evitarle a modo mio, con le mie forze, quelle che mi rimangono. Quando invece ci casco dentro con tutti i piedi, a volte mi rendo conto che sono sola, ma so a chi mi posso rivolgere e sicuramente nn saranno i 'proprietari' di quei recinti apparentemente d'oro. Quel che luccica nn mi e' mai garbato. La troppa luce nn mi ha mai fregato. Il mio recinto sara' anche povero, nn avra' sbrilluccichii, nn sara' affollato e nn sara' forse bello a vedersi. Ma e' il mio. Pochi son dentro, ma la folla nn fa 'numero' per me.

Si dice che il dolore sia solo sofferenza continua. Nn e' vero. Vero che il dolore e' dolore, ma insegna molto, sia in positivo che in negativo. Insegna ad aprire meglio gli occhi, a vedere infinite cose in maniera diversa da come erano prima e aiuta anche a comprendere che alla fine sia quasi obbligatorio fare delle scelte ben precise. Perche' molte anime 'umane', dentro o dopo un percorso particolare, diciamo cosi', della propria vita, te le trovi polverizzate in un istante. Il cerchio si restringe all'improvviso, e chi credevi esserti accanto, poi nn ce lo trovi piu'.  Nn si dovrebbero giudicare le altrui scelte di vita, ma quando avviene una ecatombe di queste 'dolci anime', allora un pensierino ce lo fai. L'essere, quello 'normale', e' il diverso. E' diverso chi nn sa vivere con lealta' vicino a chi dice 'ti voglio bene', e'diverso chi nn sa o nn vuole riconoscere la propria debolezza e la usa insieme alla pluricitata Vigliaccheria, per svignarsela quando e' stanco o quando nn sa o nn e' in grado di comportarsi o quando le cose nn appaiono tutte rosee con fiorellini sparsi. Eh gia', peccato proprio che nn scriviamo noi le pagine della nostra vita (melodrammaticita' alle stelle, qui  ), che nn siamo quasi mai gli autori del bene e del male. Specialmente del male, a meno che nn ce lo andiamo a cercare di proposito. Forse nel dolore e nella sofferenza, questi sono i momenti nei quali la sofferenza mentale supera quella fisica. E qui, ben poco si potrebbe fare. Indifesi, si prende semplicemente nota di quel che accade, per poi finalmente rendersi conto che, chi 'si e' dato', e' meglio che nn torni piu', perche' nn e' letteralmente degno di essere preso in considerazione una seconda volta.

Per quanto riguarda il problema di stare o no davanti al pc, di postare in questo blog , di visitarne altri o qualsiasi altra cosa, beh... se io nn ci sono, un valido motivo ci sara' senz'altro. A parte che la vita nn e' fissare di continuo un monitor, comunque. Nn mi importa quello che si possa pensare di me, mi dispiace (sinceramente ormai ben poco) che ci sia ancora gente che prenda questo mio 'nn apparire', come una sorta di menefreghismo. Allora, le persone 'intelligenti', che fanno in questi casi per punire tale affronto? Semplice e ormai azione 'datata': se lei nn viene da me, io nn vo da lei. Mi viene da sorridere ora, perche' questa e' storia vecchia, perche' credevo che essere meschini fosse un duro lavoro, nn facile per tutti, invece mi accorgo che e' semplicissimo a metterlo in atto. Ma nn solo qui, ovviamente.  Ma perche' siete cosi'  piccoli e ristretti di cervello? Come dire: 'Chi nn beve con me, peste lo colga!'. Semplicementi ridicoli e nulla piu'. Ricordate invece, che anche nel silenzio, forzato o nn, esiste un affetto duraturo. Imparate gente, imparate!

Io so chi mi pensa anche in silenzio, io so chi mi sta accanto. Stare vicini nn implica sempre la quotidianita'. Io conosco chi e' umile nei suoi pensieri (Alichetta, tu sei la migliore, nn la sola, ma la migliore davvero) e nn mi servono parole continue, per far si' che li accolga nel mio recinto. Voglio bene a poche persone, ne stimo ancor meno, ma so che le loro parole, poche o tante che siano, sono alla fine sincere e nn solo dettate dagli eventi. Mi tollerano, spesso mi sopportano (e nn e' semplice ultimamente), ma se giro lo sguardo, so che ci sono, anche nell'ombra. Questo mi basta, il resto nn mi e' indispensabile. Nel mio recinto ci sta una minuscola fabbrica dei sogni, di tutti quelli che desidererei realizzare. Speriamo che, con questa crisi, nn chiuda anche lei. Peccato... che ci siano state persone che sono scomparse senza piu' lasciare alcuna traccia,  ma se questa e' stata la loro scelta, che sia e rimanga la loro e... fanculo di cuore. Nn si puo' essere buonini sempre, sarebbe inutile e fin troppo stucchevole.

Ho scritto tanto, fin troppo. Con tanta fatica fisica e nn lo avrei dovuto fare, ma una miriade di parole mi frullavano in testa in questi giorni. Avevo un ingorgo spaventoso :). Probabilmente avro' scritto anche tante cavolate, ma sono in buona compagnia. Del resto, anche il 'nostro adorato nonche' saggio Papa e il nostro onnipotente berlusconi (minuscolo, tanto e' gia' piccolo di suo'), nn mancano mai occasione di spararne. Oddio, in verita' e' una dura lotta tra i due, ma il Papa ce la sta mettendo proprio tutta per recuperare. Peccato che nn ce la fo piu' a stare davanti al pc, perche' mi sarebbe proprio piaciuto  trovare una foto, ammesso che ci sia, del Papa con un bel preservativo in testa. 

Ecco... annunciazione, annunciazione: a tutti gli abitanti della Terra, fate come dice lui, nn usate alcun preservativo! Prima di tutto perche' NULLA si dovrebbe infrapporre nel momento 'amoroso', perche' questo impedirebbe una eventuale procreazione e per la Chiesa l'amore si dovrebbe fare solo o principalmente per dare la vita. Tutti i figli che nascerebbero sono 'figli di Dio'. Ok, poi allora li caricheremo tutti quanti su un milione di Tir e li 'scaricheremo' proprio davanti alla Basilica di S. Pietro, almeno saremo sicuri che ce li manterra' lui. Ma la cosa piu' importante, il Santo Padre (santo???) l'ha detta proprio in quel dell' Africa. Ha uno spiccato senso dell'umorismo, ovviamente! E l'annunciazione continua... Dice, 'lui', che il preservativo NN E' LA CURA PER COMBATTERE L'AIDS. Quanti africani saranno morti per le risate? Ma si', facciamo tutti come dice lui, nn usiamolo, via al 'libero amore', che ce frega se poi diventiamo sieropositivi e mettiamo al mondo altri milioni di bambini come noi? Ma poi, chi ha mai detto che il preservativo sia la cura? Il Papa le spara veramente grosse, solo che nn sono mai 'a salve'. Beato lui, povero chi lo segue. Peccato che nn si possa deporre, ma alla fine la storia continuerebbe con un altro. Del resto, morto un Papa, se ne fa un altro. E la storia va avanti.. :)

Finito, per davvero.  Appena potro' e appena saro' in grado, verro' con infinito piacere nei vostri blogs a trovarvi o vi scrivero' in privato. Ora sono davvero allo stremo.

Grazie di cuore a chi e' rimasto. Grazie anche a chi mi segue in silenzio.

Elisabetta

(manco rileggo...)