Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

Area personale

 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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SENZA TRAMA E SENZA FINALE - 99 consigli di scrittura - di ANTON CHECOV

Post n°159 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da elliy.writer
 

Senza trama e senza finale - 99 consigli di scrittura - Anton Checov

Cinque o sei giorni

Per scrivere un racconto ci vogliono cinque o sei giorni e dovete pensarci tutto il tempo, altrimenti non vi foggerete mai uno stile. Prima d'esser messo sulla carta, ogni frase deve restarvi in testa un paio di giorni per rimpolparsi. Io stesso, beninteso, sono troppo pigro per attenermi a questa regola, ma tanto più volentieri la raccomando a voi che siete giovane, in quanto ne ho sperimentato molte volte i benefici effetti, e so che i manoscritti di tutti i veri maestri sono scarabocchiati per lungo e per largo, consunti e coperti di pezze a loro volta piene di cancellature e di sgorbi

(ad Aleksander Lazarev- Gruzinskij, Mosca, 13 marzo 1890)


Descrizioni della natura: particolari

Le descrizioni della natura debbono essere brevi e à propos.  I luoghi comuni, quali "il sole al tramonto, immergendosi nelle onde del mare che s'andava oscurando, inondava d'oro purpureo, ecc. ecc.", "le rondini, volando a pelo d'acqua, garrivano allegramente", simili luoghi comuni debbono essere lasciati da parte. Nelle descrizioni della natura bisogna attaccarsi ai piccoli particolari e raggrupparli in modo che il lettore, chiudendo gli occhi, veda il quadro davanti a sé. Darai ad esempio l'impressione d'una notte di luna se scriverai che sull'argine del mulino un coccio di bottiglia scintillava come una vivida stella e l'ombra di un cane o d'un lupo rotolava a mo' di palla, e via dicendo. La natura appare animata se non sdegni d'usare confronti fra le sue manifestazioni e le azioni umane.

(ad Aleksander Checov, Mosca, 19 maggio 1886)


Attributi e avverbi

Ancora un consiglio: leggendo le bozze, cancellate, dov'è possibile, gli attributi e gli avverbi. Voi mettete tanti attributi che il lettore difficilmente si raccapezza, e si stanca. Quando scrivo: "l'uomo sedette sull'erba", si capisce, perchè è chiaro e non trattiene l'attenzione. Al contrario è poco comprensibile e un po' pesante per il cervello se scrivo: "un uomo alto, dal petto incavato, di media statura, con la barbetta rossa sedette sull'erba verde, già calpestata dai passanti, sedette senza far rumore, timidamente, guardandosi attorno con timore". Questo non entra subito nel cervello, mentre la letteratura deve entrarvi di colpo, in un baleno.

(a Maksim Gor'kij , Jalta, 3 settembre 1899)

Brevità

Non permettere che qualcun altro accorci o modifichi i tuoi racconti. (...) Non permettere è difficile; più facile  è adoperare il mezzo che hai sotto mano: accorciare tu stesso fino al nec plus ultra e rielaborare. Quanto più sarai breve, tanto più sovente ti pubblicheranno. Ma l'essenziale è questo: sta all'erta, vigila e suda, riscrivi anche cinque volte il medesimo racconto, accorcialo, ecc., tenendo presente che tutta Piter segue il lavoro dei fratelli Cechov.

(ad Aleksander Cechov, Mosca, 4 gennaio 1886)

 

 

 
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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