Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita - Giulio Cesare Giacobbe

Post n°229 pubblicato il 09 Maggio 2010 da elliy.writer

Se qualcuno mi ha regalato questo libro, un motivo ci sarà...

come smettere di farsi le seghe mentali

uhm... lo sto ancora leggendo, mi piace spulciarlo qui e là... ecco alcuni passaggi.

Dicesi "sega mentale"
il pensare a cose che non hanno attinenza con la realtà.


A te sembrerà da questa definizione che allora le seghe mentali tu non te le fai mai.
Questo tuo pensiero è un esempio tipico di sega mentale.

Esiste però una distinzione, tra sega mentale benefica e sega mentale malefica.

La sega mentale che dà piacere è benefica

Un tipo particolare di sega mentale benefica è il pensiero creativo.
Il mondo reale non ti piace?
Te ne inventi uno nel quale ci stai da papa.
Certo, inutile negarcelo, sono tutte fughe dalla realtà.
Ma sono bellissime.
Ci fanno godere, ci fanno stare bene, ci danno sollievo.
E quindi sono, per noi, benefiche.
Attenzione, però. Le seghe mentali sono come i funghi: quelli velenosi uccidono; quelli non velenosi se ingeriti in grande quantità fanno venire il mal di pancia.

La sega mentale che dà sofferenza è malefica

La sega mentale malefica consiste nell'identificazione dell'Io con un suo simbolo e nella creazione di sofferenza in seguito alla supposizione di minaccia a tale simbolo estesa all'intero Io.

***

I due mondi.

Esistono due mondi: il mondo della mente e il mondo della realtà. (...)
Noi non abbiamo una rappresentazione oggettiva della realtà ma soltanto e sempre una rappresentazione soggettiva di essa, derivata dal condizionamento della nostra esperienza precedente, registrata nella nostra memoria. (...)

il mondo della realtà è reale
il mondo della mente non è reale

Per vedere la realtà com'è, noi dovremmo smettere di pensare, e cioè smettere di farci condizionare dall anostra memoria.
Il che si ottiene soltanto sviluppando un controllo della mente capace di non farci condizionare dai nostri stessi pensieri. Roba che soltanto un Buddha è capace di fare (Non disperare. Sto appunto scrivendo Come diventare un Buddha. Uscirà fra non molto).
Normalmente noi siamo completamente condizionati dal nostro pensiero, non soltanto nel senso che alteriamo la lettura della realtà, ma soprattutto nel senso che siamo immersi nei nostri pensieri e la realtà non la vediamo nemmeno.
La cosa tragica è infatti che noi viviamo normalmente nel mondo della nostra mente e non nel mondo della realtà, tanto più quanto più soffriamo di nevrosi.
E gli oggetti del mondo della nostra mente non sono reali, sono banalmente creazioni fantastiche della nostra mente.
Che però noi scambiamo tragicamente per reali.
Ecco la base e la materia della nostra sofferenza.
Appunto, le seghe mentali.

(Giulio Cesare Giacobbe - Come smettere di farsi le seghe mentali
e godersi la vita)

... e torniamo al punto di partenza? Perchè mai mi avranno regalato questo libro? Forse che... oppure... ma se... invece, no, penso che...  

grazie Sabin!

 
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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