Creato da elliy.writer il 25/09/2008
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Poesia
Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.
Ma rimproverai la sorte che lo abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.
(Emily Dickinson)
Amore e guerra
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a proposito dell'età di mezzo... - DISTACCHI - Judith Viorst
Mentre mi chiedevo chi sarei stata
Quando un giorno sarei stata grande,
L’acne se ne andò e subentrarono
Le ginocchia deboli
Di già. (...)
Mentre pensavo di essere solo una ragazza
Il mio futuro si trasformava in passato (...)
... Piangeremo la perdita dei nostri Sé. Perché i cambiamenti del nostro corpo ci ridefiniscono. Gli eventi della nostra storia personale ci ridefiniscono. Il modo in cui gli altri ci percepiscono ci ridefinisce. E in diversi stadi della nostra vita dovremo abbandonare un’immagine precedente e andare avanti (...) raggiungendo, a circa quarant’anni, quegli anni-ponte che ci portano dalla prima alla media età adulta. Levinson chiama questo periodo transizione dell’età di mezzo. Perché per molti di noi è una crisi, la crisi dell’età di mezzo.
(...)
Potremmo cercare di dire a noi stessi che non siamo cambiati rispetto a quando andavamo all’università, ma è piuttosto difficile riuscirci. Perché allora le palpebre non erano pendenti, e le rughe che venivano quando ridevamo, una volta finito di ridere, scomparivano.
Ma potremmo anche cercare di dirci che siamo giovani finchè ci sentiamo di esserlo, ma questo stupido slogan non fa che prendere la cosa per certa.
Se beviamo il caffè la sera, staremo svegli fino alle due del mattino per l’insonnia. E se ci facciamo una pizza quando invece dovremmo essere a letto, alle due di notte saremo ancora svegli per l’indigestione.
Quanto giovani possiamo sentirci? Alla fine potremmo dirci che siamo, nell’età di mezzo, più sexy che mai. E potrebbe anche essere così. Ma un altro fatto da affrontare è che, mentre ci muoviamo nel mondo, ispiriamo in generale più rispetto che desiderio. Non siamo preparati ad accontentarci del solo rispetto.
Quando ero giovane e triste e carina
E povera, desideravo
Quel che tutte le ragazze desiderano: un marito,
Una casa e dei bambini. Adesso che sono vecchia, il desiderio
E’ più femminile:
Che il ragazzo che sta riponendo la spesa nella mia macchina
Mi noti. E’ sconcertante che non mi veda.
Citando questa poesia in un saggio intitolato “The Age of maturità” l’autore, Charles Simmons, continua dicendo “Succede anche a me”. La cassiera al supermercato, egli annota, non continua a flirtare con un uomo per sempre. Arriva la volta che non flirta più con te. Viene anche la volta, si lamenta l’autore, che si viene “esclusi” come persona attraente, quando la ragazza che ti ferma per strada per chiedere informazioni “lo fa perché dai affidamento, non perché sei bello”. (...)
E potremmo cominciare ad accorgerci che questo è un periodo della vita in cui si deve continuamente rinunciare a delle cose, una dopo l’altra. La vita sottile. Il vigore. Il senso dell’avventura. I dieci decimi di vista. La fiducia nella giustizia. Lo zelo. La giocosità. I sogni nei quali diventavamo un campione di tennis, o una star televisiva (...) Abbandoniamo la speranza di leggere tutti i libri che avevamo giurato di leggere, o di andare in tutti i posti che avevamo giurato di visitare (...) Perdiamo persino la speranza di andare sottopeso o di diventare... immortali.
Mentre le nostre passate realtà cominciano a decadere, sfidiamo la definizione di noi stessi che ci ha sostenuto, tutto ci sembra da rifare, e ci domandiamo chi siamo e cosa cerchiamo di essere, e se, nella nostra vita, la sola vita che abbiamo, ciò che abbiamo raggiunto e gli obiettivi che ci siamo posti hanno qualche valore.
Il nostro matrimonio ha senso? Vale la pena di fare il lavoro che facciamo? Siamo maturati o ci siamo solo svenduti? I nostri legami familiari e di amicizia si basano sullo scambio affettivo o su una disperata dipendenza? Quanto desideriamo essere liberi e forti, o quanto osiamo esserlo?
Ci sentiamo scossi, impauriti, insicuri. Il nostro nucleo centrale non riesce a mantenere tutto insieme, e le cose cadono in pezzi. (...)
E quando ci prendono nuovi mali e dolori, alla nostra salute devono pensare internisti, cardiologi, dermatologi, podologi, urologi, dentisti, ginecologi e psichiatri, da ciascuno dei quali vogliamo un secondo parere.
Vogliamo sempre un secondo parere che dica: Non ti preoccupare, vivrai per sempre.
E se stiamo per osare, ci rendiamo conto che è meglio cominciare ora, perché abbiamo cominciato a misurare il tempo in tempo che ci resta da vivere.
Sappiamo che il contatore sta girando e che le scelte diventano sempre meno e che, sebbene ci sia sempre tanto da volere e da dare, alcune parti preziose della nostra vita sono finite per sempre.
L’infanzia e la giovinezza non ci sono più e dobbiamo fermarci a piangere le nostre perdite prima di continuare.
(...) Gli psicoanalisti ammettono di non poter dire in anticipo come ciascuno di noi reagirà alla crisi dell'età di mezzo. Tutti abbiamo debolezze e risorse sconosciute.
(Judith Viorst - DISTACCHI - Gli affetti, le illusioni, i legami e i sogni impossibili a cui tutti noi dobbiamo rinunciare per crescere)
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.
Patrizia Cavalli
Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade
Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -
Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!
L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.
(E. Dickinson)
Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.
Pedro Salinas
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