Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

Area personale

 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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da "Leggere" - di Corrado Augias

Post n°155 pubblicato il 28 Settembre 2009 da elliy.writer
 

(a proposito di leggere...  e scrivere)

leggere libri

perchè i libri
ci rendono migliori,
più allegri
e più liberi

Molti anni fa lessi una frase di Marcel Proust che mi parve subito assai bella, ma, per dire la verità, anche un po' eccessiva. Era il periodo in cui, come scrive il poeta Giorgio Caproni, la vita s'avverte in modo più intenso: "Oh, altezza / mai più raggiunta dal fuoco del cuore".
Le parole di Proust, allora, mi sembrarono troppo lontane da quel "fuoco del cuore". Dicevano: "Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli che crediamo di aver perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro".

E' passato parecchio tempo e quelle parole mi sono tornate spesso alla mente con un sapore sempre più intenso di verità. Non perchè il "fuoco del cuore" abbia attenuato le sue fiamme, che sarebbe una ragione troppo biografica e un po' scontata; piuttosto, perchè la lettura tende con gli anni a diventare una specie di doppio dell'esistenza, anzi, un concentrato di esistenza raramente eguagliato, per intensità, nell'ordinario scorrere delle giornate.

Ho letto molti libri, alcuni per intero, altri parzialmente. Qualcuno l'ho tralasciato dopo le prime pagine, qualche altro l'ho detetestato. Con l'esperienza ho imparato, credo, a riconoscere i libri che mi piacciono, i soli che valga la pena di leggere per davvero.
Diceva Franz Kafka: "Se il libro che stiamo leggendo non ci colpisce come un soffio di vento nel cranio, perchè annoiarsi leggendolo?... Un libro dev'essere l'ascia che spezza il mare ghiacciato che è dentro di noi".

A dispetto di questa mia lunga esperienza, se dovessi ripondere alla domanda del perchè si legga, la ribalterei cominciando dalla domanda opposta: perchè si scrive?



(Corrado Augias - "Leggere")

*

 
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Commenti al Post:
elliy.writer
elliy.writer il 30/09/09 alle 07:06 via WEB
Buongiorno scrivolatore! Più chiare le idee alla luce del giorno?
:))
(Rispondi)
 
sabinferraris
sabinferraris il 30/09/09 alle 11:55 via WEB
"Hoc unum scio, me nihil scire."
(So una sola cosa, di non saper nulla)
Lo diceva in tempi andati un tale chiamato Socrate, omonimo di un più famoso contemporaneo che oggi vola con il nome di McPhill.
Sembrerebbe quindi che le idee del mattino siano ancora più confuse di quelle della notte. Ma non è così.
Se accettiamo il presupposto di non sapere nulla e di nulla esser certi, ecco che la scrittura e la lettura si pongono anche come mezzo per fare chiarezza in noi stessi. Un tentativo di ricerca di punti fermi nella nostra esistenza ai quali appigliarci dopo aver letto qualcosa che ci ha rapito e convinto, o dopo aver messo nero su bianco qualcosa che ci pesava dentro.
Però, come giusamente sostiene con una brillante ipotesi la nostra cara Dim, "Scrivere mi fa paura".
Ovvio, perchè scoperchia una pentola di ciò che prima avevamo custodito dentro di noi, forse per occultarlo a noi stessi, mentre, allo stesso modo, leggere porta alla luce qualcosa che nel nostro inconscio trovava già posto ma da noi non era accettato perchè contrario a qualche principio, personale o sociale.
Ma in ogni caso, sia leggere che scrivere è come passare da una stanza buia ad una piena di luce.
E che venga la Luce, allora....
E la Luce fu.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc Phill il 30/09/09 alle 21:05 via WEB
Ah! Perchè esiste un "socrate" senza numero? ... lo scopro adesso... Mah! Scherzi a parte ( per il compenso ci sentiamo dopo) , riflettevo sul fatto che il "dubbio" sia l'elemento che caratterizza l'uomo moderno ,quindi socrate era moderno ( e quindi più vicino a noi )di quelli che sono venuti secoli e secoli dopo di lui! Sigh ! :))Un abbraccio a tutti!
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 30/09/09 alle 22:00 via WEB
Sabin e Socrate, mi state facendo sorgere un dubbio... :)))
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
sabinferraris
sabinferraris il 30/09/09 alle 22:24 via WEB
Miss Elliy!! Hai un pò di tempo per noi, in modo da esternare il tuo dubbio?:))
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 30/09/09 alle 23:02 via WEB
Sabin ora non posso non possooo... fervono i preparativi! Me lo terrò, quel dubbio, per adesso. Tanto ne ho un sacchetto pieno :))
(Rispondi)
 
 
 
sabinferraris
sabinferraris il 30/09/09 alle 22:28 via WEB
Sulla modernità di Socrate senza numero non ho dubbi !! (Acci....mi sa che mi sono dato la zappa sui piedi !)
(Rispondi)
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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