Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
* Questa volta non era come le altre. Le parole erano volate grosse. All'inizio strozzate in gola, per far sì che non giungessero a orecchie indiscrete, ma ben presto si era andati oltre: ingiurie, urla e oggetti fracassati. Lui le aveva afferrato i polsi con una mano e, tenendoli ben stretti, le aveva mollato uno schiaffone. Lei aveva ricambiato la cortesia con un morso deciso e nervoso al braccio di lui, che ancora la tratteneva, e lui, rabbioso, l’aveva spinta via. No,questa volta non era come le altre: non era mai accaduto in camerino, con tanta violenza, prima di un’esibizione. La sala moscovita era stracolma: c’era il pubblico delle grandi occasioni. I nomi di lui e di lei campeggiavano sui manifesti che avevano tappezzato la città già da alcune settimane e la gente, più che per ascoltare l'orchestra, era lì per loro, gli ospiti d'onore della serata: i due famosi ballerini, indiscussi campioni mondiali di tango. La campanella suonò: tre minuti e sarebbero entrati in scena. Tre minuti, solo tre minuti e l'orchestra avrebbe attaccato quel pezzo strappacuore che li avrebbe visti protagonisti sul palco. Tre minuti per scambiarsi le più turpi offese e lanciarsi un ultimo sguardo di odio e disprezzo, prima di ricomporsi, aprire la porta del camerino e salire sul palco.
Le prime note, subito riconosciute dal pubblico, fecero esplodere la sala in un’ovazione. Lui fece il suo ingresso da un lato del palco, lei dall'altro. Con calma, come da copione. Due sedie vuote davanti all’orchestra. Lui si tolse lentamente la giacca e la poggiò su un’asta. Si mise a sedere. Lei, entrando dall'altro lato del palco, con altrettantaflemma, fece lo stesso e, come da copione, si sedetteal suo fianco. Accavallò le gambe in modo lento e studiato, mentre la mano di lui, come da copione, le toccava una spalla. Prima leie poi lui, si alzarono e furono al centro della scena. Il copione voleva che sulle prime si ignorassero, e quella sera lo avrebbero fatto ben volentieri, ma... Lui le fu vicino, le cinse le spalle e dopo, come da copione, le bendò gli occhi con un sottile velo nero. Le prese le mani: all'unisono i loro piedi e i loro corpi cominciarono a seguire quella musica struggente e sensuale che li accompagnava in un crescendo, che avvicinava i loro corpi sempre di più, avvolgendoli in un alone denso di passione, erotismo, voluttà. Non sbagliarono un passo. Un’esibizione perfetta: come sempre. La musica rallentò e si affievolì pian piano. Ora erano uno di fronte all'altra. Con un gesto secco, lui le tolse velocemente la benda, come da copione. I loro visi erano vicinissimi: si sfioravano, si toccavano. Gli sguardi, inequivocabili e diretti: uno negli occhi dell'altra. Attimi lunghissimi. Poi si staccarono e, girandosi con studiata e meticolosa lentezza, si allontanarono dal centro del palco, per uscire da lati opposti, non senza prima voltarsi per scambiare ancora un'occhiata. L'orchestra suonò le ultime note e la sala scoppiò in un fragoroso applauso.
Da lati diversi, entrambi presero la via del camerino. Vi giunsero insieme, con lo sguardo abbassato. La porta si aprì e subito si richiuse dietro di loro. Lei vi appoggiò le spalle, lui si fermò un attimo davanti allo specchio. Poi, la chiave girò due volte nella serratura. Questa volta no, non sarebbe stata come le altre. Solo pagine bianche, da lì in avanti, sul copione.
Nessuno rispose quando un ragazzo bussò per consegnare dei fiori. Più tardi qualcuno si sarebbe accorto di quel rivolo di sangue che scivolava fuori, da sotto la porta.
Un rivolo di sangue, seguito da un altro, che si abbracciava al primo.
Sabin, quello che mi ha lasciato pensare, da subito, in questo racconto è la perfezione di quella esibizione. L'odio tra i due non scalfisce il buon esito della performance che, anzi, probabilmente se ne nutre. L'eterno e a quanto pare inscindibile binomio eros-thanatos?
Chissà se sarebbe stato meglio non sapere cosa accadde dietro quella porta... lasciare fogli bianchi anche da leggere, oltre che da scrivere :))) Ciao nonnè!
(azz... schizzi di sangue stavolta! bah, qualcosa deve essere cambiato, da quando dice di essere diventato "bello"...)
Cara Elliy devo confessarti che una prima stesura del racconto si fermava qualche rigo prima e non c'era nessun rivolo di sangue. Ognuno avrebbe potuto immaginarsi ciò che voleva.
Poi mi son deciso per il finale romantico-cruento.
Ho scritto sin troppe cose venate da ottimismo finora.Ma ti assicuro che nonostante il finale, il mio buon umore non è mutato.
Grazie sempre per la tua impagabile ospitalità. Un bacio.
Ed io che, a quel doppio giro di chiave alla porta, dato dopo aver ballato con maestria un tango passionale e selvaggio, avevo creduto che là dove non poteva la ragione ne il cervello, a parlare e a dirimere la questione, sarebbero stati i corpi e l'istinto sensuale... Insomma un finale decisamente hard, non cupamente noir.... Però bello, il racconto!!!;-))
Metaforicamente parlando...il tango è un mondo di passi bilanciati in potenza, ma a cui si perviene solo dopo infinite pestate di piedi. Ciao Sabin...è un piacere. E ciao Elliy!
Tutto sommato, potrebbe essere un prezzo accettabile, considerando il risultato cui si ambisce. Il problema può sorgere quando, dopo tutte quelle pestate di piedi, ti accorgi di non riuscire ad andare oltre lo schema del passo base... baci Stef!
wow ieri non ero riuscita a leggere...il ballo, che bella descrizione hai fatto nonneto, respira sensualita' e rabbia contenuta,bello bello.L'ho visto,l'ho sentito... e poi, a me,piacciono questi finali drammatici :))Bacioni Sabin bacioni Ellina :)
Finalmente! Gabri, sono contento che il finale come anche il resto siano di tuo gradimento.
Direi che il racconto oltre che sensualità e rabbia, come tu dici, respira molto anche di Argentina!
O no? Sai che ho sentito parlare di Tangoterapia proprio in questi giorni?
Pare che la suggeriscano per ridare calore alle coppie che si sono, per così dire... raffreddate. Un bacione anche a te.
mmmm interessante :)) sto pensando seriamente andare ad imparare a ballare il tango (vorrei azzardare anche con le mie due gambe sinistre!) ma un po' mi spaventa che non si puo' ballare bene senza un po' di tacco e a me, sopra un centimetro di tacco mi viene gia' il mal di mare...
Bello!Bello e avvincente, con un finale "noir" che non mi aspettavo!Ha ragione Carpe: vista la sensualità sprigionata dal ballo, mi sarei aspettata invece una risoluzione del dramma in linea con il tango...;-)))Ciao,complimenti!
Bello...adoro il tango e non sai cosa darei per saperlo ballare bene...ma sono notoriamnte un manico di scopa.^_^
Finale noir che ben si addice alla sensualità di questa danza...
Un abbraccio, buona serata***
Bello , moolto bello ... troppo bello! Concordo con carpediem , tesi e andrea ,mi aspettavo un finale caliente ! Si direbbe che tu risenta dell'influsso di normalina ... il finale noir ... e poi anche l'argomento e l'ambiente ... tu che dici elliy? Ahahah!Ciao Ciao :))
Eh... l'ho già accennato Phil (aspettando che l'autore si pronunci in merito)... forse si poteva chiudere il racconto un paio di righe prima, lasciando in sospeso, anche se la maggior parte di noi avrebbe immaginato un finale caliente! Forse era proprio questo che voleva evitare lo scrivolatore Sabin?
Sabiiiinnn, dove seiiii????
Eccomi... sono qui!! Quand'è che che ci proponi qualche altra bella novità?Prometto di essere sfegatatamente ottimista la prossima volta.
Sogni d'oro, per stasera. (^__^)
Dici che Normalina abbia influito così tanto? In effetti lei è stata l'unica che si è espressa favorevolmente sul finale che ho proposto. Ma, giocando in casa, mi sa che il suo giudizio debba essere condiviso. Comunque ti ringrazio dei tuoi apprezzamenti. Chi vola in alto come te va sempre preso sul serio.
Un caro saluto.:))
Bello bello languido e appassionato come si addice al Tango e sia l'incipit che il finale sono perfetti. Chi l'ha detto che devono sempre stucchevolmente vivere felici e contenti? un saluto Deep
Grazie Deep. Ogni commento favorevole è un incoraggiamento.
Spero di aver reso bene l'atmosfera dell'intera scena.
Il video, che spero abbiate guardato un pò tutti, mi è stato di grande aiuto.
:))
I commenti favorevoli incoraggiano, quelli critici e/o interlocutori spronano a riflettere e a fare sempre meglio! o no?
Ciao Sabin, tieniti pronto per le prossime tenzoni :))
(Aho! ma è terribile 'sta donna!)
E va bene, bellezza, terrò conto anche delle critiche, stanne certa.
Ma hai letto cosa mi scrive il buon Taoista subito dopo il tuo commento?
Smack! Tanto lo so che me lo dici solo nel mio interesse.:))
Allora mi metto in fila per l'incoraggiamento, anche se non credo che il nostro buon Sabin ne abbia bisogno. Comunque, mi è piaciuto il ritmo del racconto e i dettagli che permettono di ricostruire le scene, le situazioni ... e bravo il nostro Sabin. E mi piace da matti quando dici, nell'ultima frase "... Un rivolo di sangue, seguito da un altro, che si abbracciava al primo". Bello quel verbo ... abbracciava.
Grazie anche a te Tao.Credo che degli incoraggiamenti, invece, ce ne sia sempre bisogno.
La frase che tu citi alla fine è stata proprio quella che mi ha spinto a prolungare il racconto verso il finale che ho lasciato.
:))
Son d'accordo con te sul fatto che 'sta donna è davvero terribile, perchè vedi ... lei ci accoglie nella sua casa, ci coccola, ci saluta, ma ... chi credi che comandi qui? Non si muove foglia che Elliy non voglia. Ho letto che stanno pubblicando anche un libro con le preghiere per chiedere miracoli.
Dite a me, per caso? Terribile io??? ma noooooo... eheheheh! D'altronde, per capire cosa io pensi del racconto e del lavoro del buon vecchio Sabin, al di là di ogni giocosa provocazione e costruttivo confronto ... basta guardare l'evidenza :)
Ho letto avidamente..mi è piaciuto molto..il tango è una passione..è fascino..e questo racconto è vissuto tutto sul ritmo che solo il tango sa donare..il litigio..il ballo..la parta che si chiude alle spalle e poi il silenzio..una successione che mima una serie di passi di tango..Il finale è molto bello..due righe in meno lo avrebbero regalato allo scontato di un sesso riparatore..mi piace molto più così..con i due rivoli rosso che si abbracciano ancora..come se il tango continuasse anche dopo la morte..
Grazie Ed. Vedo che hai colto nel segno. Era chiaro che il finale privo degle ultime righe avrebbe portato ad un'unica possibile conclusione nella mente di chiunque avesse letto.
Ma come si sa....il tango è un ballo assassino !! :))
Ben scritto. Però concordo con l'autore, il finale meno truculento sarebbe piaciuto di più anche a me, anzi, il protagonista del racconto, il tango, mi ha portato a pensare, leggendo, a una riconciliazione :)
ahahah !!! Faro !!! Il vecchio Sabin era in missione segreta....stava reclutando ballerine da affiancare all'orchestrina dei "dammela subito!"
Grazie del tuo commento.:))
Torno quì dopo un pò e trovo un racconto sul mio adorato tango...bellissimo...il finale in particolare...mi è sembrato di visualizzare tutta la scena...e quel rivolo di sangue che esce da sotto la porta........complimenti sabin! E un grosso bacione a Elliy ^_^***********
uh, ma io lo consoco questo ragazzetto qui... non è il vero BobSaintClair... è il cuginetto di una certa signorina che conosciamo, mi sa... ahahahah! ciao Bob!
Non affidarti alla mia immaginazione non ti fidare, io non ti conservo, non ti metto da parte per l'inverno, io ti apro e ti mangio in un boccone.
Patrizia Cavalli
Credo che sia stato il sorriso Fu il sorriso che aprì la porta Era un sorriso molto luminoso invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti infilarsi dentro quel sorriso. ... E. de Andrade
Con un fiore - Con una lettera Con un agile amore - Se fisso il Chiodo più saldo - Definitivamente saldo - lassù -
Non importa la mia Incudine ansimante! Non importa il Riposo! Non importano i volti fuligginosi Che si sbracciano alla Fucina!
L'acqua, è insegnata dalla sete. La terra - dagli oceani traversati. Il trasporto - dallo spasimo - La pace - dai suoi racconti di battaglie - L'amore, dalla memoria di un ritratto - Gli uccelli, dalla neve.
(E. Dickinson)
Non respingere i sogni perché sono sogni. Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce. La realtà è un sogno. Se sogniamo che la pietra è pietra, questo è la pietra. Ciò che scorre nei fiumi non è acqua, è un sognare, l'acqua, cristallina. La realtà traveste il sogno, e dice: "Io sono il sole, i cieli, l'amore". Ma mai si dilegua, mai passa, se fingiamo di credere che è più che un sogno. E viviamo sognandola. Sognare è il mezzo che l'anima ha perché non le fugga mai ciò che fuggirebbe se smettessimo di sognare che è realtà ciò che non esiste. Muore solo un amore che ha smesso di essere sognato fatto materia e che si cerca sulla terra.
Inviato da: emilytorn82
il 23/12/2016 alle 13:01
Inviato da: emilytorn82
il 23/12/2016 alle 13:00
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 16:28
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 26/08/2016 alle 11:41
Inviato da: esternoluce
il 29/12/2015 alle 17:37