Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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in un mondo che

Post n°506 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da elliy.writer

Parlare delle difficoltà dell’anima al momento è per me troppo  complicato e doloroso. Preferisco disquisire sulle difficoltà pratiche, sulla superficialità e sulla cialtroneria delle persone, sui farraginosi e inutili  giri burocratici  che contribuiscono ad aggravare una situazione già delicata dal punto di vista emotivo.
Una realtà fatta di  parole gonfie, sigle misteriose, giri di carte, risposte del cavolo.
Tre chicche, così.

- In sede di dimissioni protette dall’ospedale  e attivazione del CAD (assistenza domiciliare – che all’atto pratico mi pare si stia concretizzando in ben poco), viene prescritto l’ausilio di un letto ortopedico e di un materasso antidecubito.  Ok, bisogna dunque farsi lasciare idoena prescrizione, portarla presso una sanitaria, farsi fare un preventivo, portare il tutto all’ASL di competenza.  Ma, mi chiedo: tutto questo bel percorso, per esempio, non potrebbe essere fatto via mail, con posta certificata magari, tra i diversi enti? Ci vuole per forza un camminatore?
Hanno sbarrato tanto d’occhi, quando l’ho chiesto alla asl! Va beh, comunque… fatto. Dopo una decina di giorni arriverà il materasso antidecubito, cioè arriverà l’autorizzazione. Questa andrà portata alla sanitaria e lì si potrà ritirare l’ausilio. Per il letto non si sa, dipende dalle disponibilità, seguirà comunicazione.  Ok. E’ andata.
Anzi no. Perché poco dopo mi arriva una telefonata: per avere diritto al letto, bisogna restituire la sedia a rotelle, i due ausili sono incompatibili, come da G.U.. La Regione Lazio ha stretto i cordoni della borsa, c’è la spending review. Il letto verrà concesso solo a chi definitivamente allettato e dunque non bisognoso di carrozzina. Invece il materasso antidecubito si, quello si potrà avere.
Ratio sfuggente, direi…

-
Vado in un negozio di articoli sanitari, per chiedere  quanto costa affittarlo o acquistarlo, un letto ortopedico-ospedaliero. Il tizio mi dice così e così + 30 euro per il trasporto. Ok, dico. E i tempi per averlo? Quello mi guarda, pensa ( o qualcosa del genere ) per un momento, poi mi  fa: beh, ma può caricarselo lei con la macchina, non mi faccia fare un viaggio solo per 30 euro.
Che??? Trasecolo!  - Ma perché 30 euro sono pochi? – gli dico. E poi io mi dovrei caricare da sola un letto di quella portata sulla macchinuccia mia? E poi trasportarlo (come?) e poi scaricarlo e poi pure montarlo. Ammazza aho', mi avrà preso per wonder woman.

-
Tema pannoloni. Chiedo chi se ne occupa. Mi dicono il CAD. Chiedo al CAD. Mi dicono che è il medico di base che comanda tutto l’ambaradam. Vado dal medico di base, il quale mi chiede: di quanti pannoloni ha bisogno sua madre, tre o quattro al giorno? E che ne so, rispondo, faccia lei.
Lui prepara la prescrizione, insieme ad altre. Io prendo e metto in borsa, lì per lì non controllo.
Poi a casa leggo. Prescrizione totale di 120 pannoloni, fabbisogno per tre mesi.
Eh?
Dunque un pannolone e mezzo al giorno. 
Ok ok, è una svista, tutti si possono sbagliare, basterà chiedergli di rifare la ricetta, tanto un doppio giro in più che vuoi che sia.
Comunque passo prima in farmacia, hai visto mai.
Nella prima farmacia: - noi non trattiamo proprio questo tipo di articoli.
Nella seconda farmacia: - noi non facciamo queste cose, deve andare nelle farmacie apposite.
E quali sarebbero, c’è un elenco? Non sappiamo.
Nella terza farmacia: - no, qui non facciamo queste pratiche e non ne so niente.
Per fortuna qui è intervenuta una dottoressa un po’ più gentile che mi ha dato alcune indicazioni, anche se sbagliate, perché mi ha detto di andare nella quarta farmacia, tal de’ tali.
Nella quarta farmacia mi hanno detto: vada alla asl, che deve autorizzare il tutto.
Vado alla ASL: eh  no, questa ricetta non va bene, la prescrizione deve farla il CAD, previa visita dello specialista.
Ma che è? il gioco dell’oca?
Telefono al CAD.
Mi risponde una tipa: deve passare qui in ufficio nelle ore di ricevimento del pubblico.
Ma non si può fare per telefono?
Per telefonoooo???
… beh, per fortuna mi ha passato un dottore, voce finalmente accogliente e tono pacato, che mi ha spiegato tutto per bene e – credo – mi abbia indirizzato correttamente.
Lo saprò presto.  Se così fosse dovrò passarci davvero nelle ore di ricevimento del pubblico, per andargli a stringere la mano:  una goccia di rugiada nel deserto.
Mi dicono comunque che i pannoloni che passa la ASL sono prodotti al ribasso, qualità tutta da verificare…
Ma, in ogni caso, possibile che il medico di base non fosse a conoscenza di tutta la trafila e si sia limitato a farmi quella inutilizzabile ricetta sbagliata e zut?

 

 .ma vaff...

 

Certo, mi rendo conto che probabilmente questi non sono argomenti da blog e poi – diciamocelo – sono questioni del cavolo: basterebbe avere uno stipendio XL e una salute di ferro, sia il paziente che chi lo assiste, e non ci sarebbe bisogno di convenzioni, aiuti, fisioterapisti, infermieri, ausili, visite a domicilio, servizio sanitario nazionale, eccetera eccetera… Come come?  E’ un nonsenso? Ah si? Tipo letto ortopedico vs/ carrozzina?
Comunque già da un pezzo mi sono arresa all’evidenza: non c’è alcun tipo di aiuto, salvo qualche fiocchetto qui e là. Quello che ti serve,  lo devi pagare. Se puoi permetterlo. Se no… Però, già che ci sono, voglio andare fino in fondo, toccare con mano, come si dice.

Eppur mi chiedo: una persona anziana malata e sola, che non abbia figli o nipoti o persone disponibili a fare questi giri, come può sperare di sopravvivere a tutto questo?
E perchè è tanto difficile trovare una voce accogliente, che ti dia informazioni corrette e magari ti eviti qualche giro inutile?
E tutte le tasse e i balzelli e i contributi pagati per una vita, a che pro, se questo è il tornaconto?
Senza parlare poi di badantaggio e dintorni, che se uno deve fare la pallina rimbalzina da un ufficio all'altro e da un medico a un passacarte, qualcun altro dovrà pur badare al malato non autosufficiente.

"Signora, ma lei deve organizzarsi" - mi è stato detto, in più di una occasione.

Che mondo abbiamo costruito?
.

 
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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 19/01/13 alle 14:08 via WEB
Guarda, ci son passata con mio padre alcuni anni fa, un inferno quell'andare ad elemosinare ausili per persone che stanno male. E sembra che ti facciano un piacere, e ti trattano come uno scocciatore....concentrati su tua madre il più possibile
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:17 via WEB
Io sono estremamente concentrata su di lei, da parecchio tempo, e sono lacerata dentro per tanti motivi. Ma non parlerei di elemosinare, quanto di esigere il rispetto delle persone, prima di tutto. Tra l'altro, io neanche sapevo che esistessero, le dimissioni protette, tanto per dire. Sono loro che hanno ventilato questa ipotesi, promettendo questo e quello. Poi, all'atto pratico, devi fare dieci telefonate solo per capire chi dovrebbe essere di competenza per la tal cosa. Quello che mi scoccia è la presa per i fondelli. Evitassero almeno quella.
(Rispondi)
 
 
magdalene57
magdalene57 il 21/01/13 alle 22:55 via WEB
ricordo che fu il medico di famiglia che si fece carico di tutto anche del: lasciamo che tutto sia. Quando dico "elemosinare" intendo come loro ti fanno sentire. Non, come tu, ti debba sentire. Comunque mi spiace.perché combatti per una parte di te che senti che si sta per allontanarsi: è come se ti togliessi brandelli di carne dal tuo corpo: la sua metà
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 22/01/13 alle 22:36 via WEB
Si, hai descritto bene quel terribile senso di perdita incombente che non lascia scampo, non lascia speranze, almeno per questa vita terrena.
Un referente affidabile, che sapesse guidare nelle decisioni, allevierebbe almeno un po' il tormento di certe scelte e decisioni. Grazie.
(Rispondi)
mirrorme
mirrorme il 19/01/13 alle 14:16 via WEB
per ora un abbraccio. Più tardi ti scrivo in pvt :-*
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:18 via WEB
Grazie, ti aspetto :)
(Rispondi)
 
 
mirrorme
mirrorme il 20/01/13 alle 10:44 via WEB
Ti ho mandato una e. - mail. Buona domenica Elliy *
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 19/01/13 alle 14:24 via WEB
Sono inorridito per quello che racconti ! Ho un solo consiglio : mandate via a calci nel sedere tutti gli amministratori ed i burocrati che vi ritrovate! I quali oltretutto a fronte di questo sfacelo hanno creato un debito esorbitante per la vostra sanità pubblica! Vuoi sapere come vanno le cose qui? Eppure ti ricordo che neanche ad Imola è tutto oro quello che luccica e molto c’è ancora da fare e da dire! Quando mio babbo “doveva” essere dimesso , il Primario ci ha chiamato ed assieme abbiamo fatto “il piano di azione”, Lui ha fatto una lettera con tutti i presidi necessari : letto ortopedico, materasso antidecubito , pannoloni e la comoda ! Quindi ha attivato il magazzino dell’Ospedale che ci ha contattato telefonicamente per metterci d’accordo per la consegna dei materiali!
Quando i vari presidi ci sono stati consegnati (a casa di mio babbo) ed il tutto era pronto … solo allora il Primario ha autorizzato le dimissioni!
Ciao ellina ti sono vicino più inc… che mai! )
Dimenticavo ... anche noi abbiamo dovuto restituire il deambulatore , perchè incompatibile con il letto ! ..
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 19/01/13 alle 14:34 via WEB
N.B. il commento di cui sopra è stato scritto 3 volte , le prime 2 non so per quale motivo sono state fagocitate da Libero o dal PC ... allora l'ho scritto su Word e quindi copiato nei commenti ... dando "invio" immediatamente .. in questo modo ho fregato il PC e/o Libero e sono riuscito ad inviarlo , però( forse per vendetta?) a posto di ":))" è apparsa la serie ... ) ... se volete sapere perchè ..chiedetelo a loro!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:24 via WEB
Ma che risiedi in Svizzera? Cavoli, hai fatto bene a scrivere Primario con la P maiuscola. Se apriamo il capitolo dottori qui si spalanca un baratro. Sono i primi a trattarti come un pacco e pure bugiardi sono! Ti dico che per farle fare un certo tipo di esame, di vitale importanza, detto da loro, dice che hanno mandato un fax al san camillo per la prenotazione, perchè lì non sono attrezati. Bene, dopo qualche giorno ho chiesto: allora? Risposta: abbiamo inviato il fax, ancora non rispondono. Torno alla carica fino al giorno delle dimissioni. Risposta, ancora: dal san camillo non hanno risposto. Ma che significa? Come fa un ospedale a non rispondere a un fax?? Dicono "evidentemente non hanno posto, ma non si preoccupi, abbiamo il suo numero di telefono, appena l'ospedale risponderà che c'è disponibilità noi la avvertiremo". E' già passata una settimana, dalla dimissione. Secondo te quelli mi hanno chiamato? E mi chiameranno? Ecco, ci sarebbe da perdere un'altra mezza giornata, andare al san camillo e appurare sta cosa del fax. Ma già mi vedo le facce di pietra, immagino i "non sappiamo", "deve andare al cup a fare la prenotazione, con la richiesta del medico", eccetera eccetera... E' che alla fine ti prendono per stanchezza. Ma la presa in giro non la sopporto, con quelle facce di bronzo... giocano a palla avvelenata con i pazienti, questo è.
(Rispondi)
 
 
socrate52
socrate52 il 20/01/13 alle 12:52 via WEB
Ti dirò di più , quando sono stato dimesso dopo l'infarto, mi hanno dato un questionario da compilare per ... "dare i voti"! (... a medici,infermieri, pulizia,cortesia,assistenza ecc,)! Il fatto è che "non siamo in Svizzera" , siamo in Italia e questo ti dovrebbe "spiegare" ( non dico giustificare,ma spiegare..)il perchè della nascita di movimenti come la Lega ... nel caso specifico della assistenza sanitaria ,l'abisso tra l'Emilia Romagna ed "altre regioni"comporta un "turismo sanitario" notevole che intasa le ASL locali (dimensionate sul fabbisogno previsto per i residenti), con l'aggiunta che poi quasi sempre le ASL di provenienza che dovrebbero pagare i conti dei loro assistiti costretti ad "emigrare" , NON PAGANO ed in conseguenza di ciò finiscono in "rosso" anche le ASL della E.R....
Il fatto è che l'impiego pubblico è stato per troppo tempo previsto come "serbatoio di voti" per i partiti al potere e quindi come "luogo di privilegio personale " invece che di "servizio alla comunità". Tutto ciò ha portato ad una burocrazia pletorica ed autoreferenziata .. sono tutti piccoli nobili intoccabili e spocchiosi! Che stanno li per "volontà divina" non per "servizio" ... bisogna levargli i "protettori" e distruggere il sistema di "autoreferenzialità"! Io spero nel 24 Febbraio!
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 19:28 via WEB
Ah, questa cosa del turismo sanitario non la sapevo... e certo che spiega tante cose. Oh, magari mi dessero una pagella da compilare!
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 19/01/13 alle 16:26 via WEB
Sono passato più o meno attraverso tutte queste traversie e chissà quante altre me ne attendono ancora.
Tutto corrisponde al vero, con piccoli spostamenti da regione a regione e da addetti ai lavori che si ha la ventura o sventura d'incontrare.
Che dire? E' un quadro da terzo o quarto mondo, ma purtroppo è il nostro mondo e dobbiamo farci forza.
Buona fortuna! (E' tutto ciò che razionalmente riesco a dirti)
:)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:27 via WEB
No Sabin, non riesco ad essere così arrendevole, almeno per ora. "purtroppo è il nostro mondo" non è accettabile. Perchè se è vero che la legge è fatta male, che la burocrazia impera, che i soldi pubblici se li sono mangiati tutti, è anche vero che il resto lo facciamo noi. Lo fa il singolo impiegato che ti risponde meccanicamente "deve passare nelle ore di ricevimento dell'ufficio", lo fa il singolo medico che scrive una ricetta a cacchio, lo fa l'altro medico che cerca solo di levartisi da torno, lo fa l'assistente-sociale-psicologa che investe il paziente con l'elenco dei suoi malanni e dicendo "non ci sono margini di miglioramento", fino a farla piangere. Eccheccazzz... la parte peggiore la facciamo noi, il sistema siamo NOI. Ognuno nel proprio piccolo.
(Rispondi)
mpt2003
mpt2003 il 19/01/13 alle 17:17 via WEB
è un calvario che si aggiunge ad una situazione difficile da gestire e da vivere.....già che mondo si è costruito? un saluto e un abbraccio.mp
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:28 via WEB
Un mondo egoista. Grazie mp, saluto ricambiato.
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:29 via WEB
anzi, egocentrato.
(Rispondi)
sillylamb
sillylamb il 19/01/13 alle 18:00 via WEB
Pensa che io avrei pure difficoltà a prendere permessi per andare a elemosinare il tutto. Perciò capisco la difficoltà e ti abbraccio.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:29 via WEB
Ecco, hai ragione, sotto questo profilo sono fortunata, almeno posso prendere dei permessi per fare la pallina rimbalzina. Grazie Sil.
(Rispondi)
ilike06
ilike06 il 19/01/13 alle 19:35 via WEB
purtroppo è così... ci passiamo un po' tutti. tra mio figlio e mio padre, è una vita che combatto con gli uffici della asl e le procedure conseguenti.... un bacio a te :*
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:33 via WEB
E quel "purtroppo" non mi va proprio giù, come ho già detto a Sabin. Gli uffici della asl sono fatti di persone, non solo di procedure. E che ci vorrebbe a dare un'informazione corretta, a essere un po' gentili? Capisco che il lavoro a contatto con il pubblico sia particolarmente difficile, ma cavoli. Tutte facce di pietra ho incontrato, dure. Persino le cosiddette assistenti sociali, che non ho ancora capito a che servono, oltre che a riempire moduletti, esclusivamente di mattina, si capisce: volti impassibili. Caspita, chissà che tipo corso fanno per diventare così.
Un bacio a te :)
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 20/01/13 alle 15:21 via WEB
io, forse, in oltre 30 anni, ci ho fatto il callo. e devo dire che, nonostante tutto, riesco a farmi rispettare. chiedo ciò che mi spetta con fermezza, ma con gentilezza e, spesso mostro di mettermi nei loro panni comprendendo le loro difficoltà di impiegati frustrati (sarebbe più giusto e logico che loro si mettessero nei panni miei e dei miei congiunti malati, ma funziona anche il contrario ;) ) e diventano più comprensivi ;)
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 19:35 via WEB
Forse una delle differenze, come mi ha detto qualcuno, è anche nel fatto che nei piccoli centri il mostro burocratico è meno tentacolare e tutto è meno dispersivo, mentre in una grande città è tutto mastodontico, sfuggente, sfiancante.
Qui, a quanto pare, se dici a qualcuno "si metta nei miei panni" la risposta media che puoi ottenere è: passi nei giorni di ricevimento al pubblico. Sai che mi ha risposto un'addetta all'assistenza domiciliare, quando le ho detto che avrebbe potuto contattare il medico di base il giorno successivo di pomeriggio? Ha detto "ma io non lavoro, di pomeriggio".
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
ilike06
ilike06 il 21/01/13 alle 14:27 via WEB
io ho capito una cosa: essere impiegati di certi uffici è frustrante. e gli impiegati frustrati diventano acidi.... poveri noi.... l'unica consolazione un po' cinica è che la ruota gira. e quando meno se lo aspettano, capita anche a loro di ritrovarsi dall'altra parte della barricata.... :*
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/01/13 alle 15:46 via WEB
non lo so, non sono tanto d'accordo... sono anche io un'impiegata, ma le frustrazioni e i problemi personali vanno lasciati da parte, quando affronti il pubblico o l'ambiente di lavoro. Il più possibile. Non si può, tanto per dire, arrivare in ufficio la mattina col muso fino ai piedi perchè le cose non girano come dovrebbero e cordogliare il mondo intero... e allora staremmo a posto. Chi di noi non ha problemi? e rari sono i casi di persone pienamente soddisfatte del proprio lavoro. Almeno credo. E poi il fatto della ruota che gira è vero, ma 'sta cosa mi mette pure una tristezza... Ciao Annalisa :)
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/01/13 alle 15:51 via WEB
ehm... per sorvolare poi sul mondo dei dottori e affini...
(Rispondi)
belf9
belf9 il 19/01/13 alle 23:09 via WEB
Semplicemente terribile. Non soltanto il dolore e le preoccupazioni per le persone che ci sono vicine ma anche tutti questi adempimenti burocratici che portano via tempo e costano fatica.
Coraggio Elliy, tieni duro :-)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 08:35 via WEB
E le prese in giro. Almeno fosse scritto ben chiaro all'entrata di questo Paese: non c'è più niente per nessuno, tutto esaurito, stop. Arrangiatevi, organizzatevi, se avete soldi e mezzi e buona salute potrete sopravvivere, altrimenti adios.
(Rispondi)
Stefano72CS
Stefano72CS il 20/01/13 alle 11:33 via WEB
Buongiorno Elliyna... quel fax dice tutto, può confermare con principio logico matematico che tra un primario con la "P" ed un barbiere con la "b" le differenze e le competenze etico professionali siano lì lì, ma sopratutto conferma il significato di Povera Italia..:( Ovvio, siamo in pochi a non accettare quel "purtroppo" con controtendenze da fuga di mezzanotte, per abbattere cattivi comportamenti individuali da "il resto lo facciamo noi". Mirando,ora, ad una risoluzione della tua problematica, io direi che forse l'ideale potrebbe essere quello di riuscire a fruire di una struttura R.S.A. Ti lascio l'augurio di una serena domenica. Ciao Elliyna. clik
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 20/01/13 alle 16:51 via WEB
oh , a scanso di equivoci voglio ribadire che per me esistono anche Barbieri con la B maiuscola!
La maiuscola o minuscola dipendono solo da come viene svolta la funzione ! Per dirla alla siciliana ... ci sono :Primari,mezzi-primari,primaricchi e primari-quacquaraquà!
Ciao Stefano
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 19:39 via WEB
Concordo sulle P e sulle B, maiuscole e minuscole, pure in siciliano :)
(Rispondi)
 
 
 
Stefano72CS
Stefano72CS il 21/01/13 alle 01:04 via WEB
Ciao nonnosocrate ciao elliy..:) beh effettivamente credo di aver un tantino esagerato, ovvio che il barbiere equiparato dovrebbe essere con lettera "B" maiuscola, qualunque dialetto regionale venga usato...:)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/01/13 alle 15:48 via WEB
A Ste', ma questa cosa del "nonnosocrate"... ma siamo sicuri di non fare una gaffe? guarda che il Socrate un pischello è!
:)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 19:38 via WEB
Stef, non so come siano le RSA in Calabria, ma qui non se ne parla un granchè. Lo stesso medico di base me lo ha sconsigliato. Il rischio è un dimenticatoio per vecchi. Non me la sento. Finchè potrò, finchè sarà possibile, cercherò di evitare. Riguardo il fax mi piacerebbe proprio andare a fondo della questione, tornare o telefonare e chiedere: allora? Il fatto è che già da domattina ho una lista di impegni non indifferente e per tentare, solo tentare di venire a capo di questa cosa ci vorrà almeno una mattinata.
(Rispondi)
 
 
Stefano72CS
Stefano72CS il 21/01/13 alle 01:31 via WEB
Beh, non è che ne sia addentrato di R.S.A., però, in quest'ultimo decennio ne sono nate tantissime di strutture nelle mie zone. Molte sono dislocate in periferia, hanno personale qualificato e, per come mi mi diceva una mia collega svolgono un buon servizio. Certo, finché tu potrai, nessuno sarà equivalente. Beh, speriamo il fax sia stato ricevuto e che domani ti diano una buona risposta... Non mi resta che lasciarti un buon inizio settimana ed un augurio affinché la fortuna sia un po più dalla tua parte... Ciao Elliy
(Rispondi)
Cantastorie61
Cantastorie61 il 20/01/13 alle 21:04 via WEB
Sono disgustato. Pensavo le cose fossero migliorate rispetto agli incubi vissuti dieci anni fa con mio padre. Evidentemente mi sbaglio. Hai tutta la mia solidarietà Elliy anche se può far poco. Un abbraccio a te e alla tua mamma...C.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/01/13 alle 22:34 via WEB
Eppure credo che tu sia in piena padania, là dove le cose dovrebbero funzionare meglio... allora non è nemmeno una questione così nettamente geografica... Grazie C., un abbraccio, seppur virtuale, qualcosa lo può fare :)
(Rispondi)
monellaccio19
monellaccio19 il 21/01/13 alle 19:25 via WEB
Resto sempre basito quando sento di queste peregrinazioni inutili, dannose e incivili per una società che spende fior di quattrini per il welfare e la sanità. Eppure la tua "missione impossibile" la conosco bene per averla vissuta sulla mia pelle. Ti auguro di aver definitivemente risolto tutti i problemi...speriamo di sì. Quello che fa più male non è la burocrazia pervicace da superare ma l'ignoranza degli inetti che incrociamo su una strada già dura e difficile da percorrere. Hai avuto tanta pazienza e coraggio!!!! Buon serata Elliy.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 22/01/13 alle 22:39 via WEB
Oggi sentivo in tv della supertecnologia messa a punto per il concorso della scuola, le doppie password eccetera. Ma una mail per mandare un certificato o un'impegnativa da un ufficio all'altro no, eh? Che disastro di organizzazione. Magari avessi risolto tutti i problemi, sono nell'occhio del ciclone, navigo a vista. Grazie Carlo, mi spiace tanto che anche tu, che molti di noi abbiano avuto esperienze simili.
(Rispondi)
sottoilsette
sottoilsette il 22/01/13 alle 19:41 via WEB
Comprendo perfettamente. Ho passato "quasi" le stesse cose... Non ho fatto in tempo ad inaugurare un materasso che l'ho potuto tranquillamente restituire. Ed evitiamo di parlare di "quall'altra" burocrazia. Dove per burocrazia si intende chi interpreta il suo mestiere (a volte sgradevolmente necessario) nel modo peggiore possibile. Ahimè, è vero che ciò che non ti spezza ti rafforza. Ma francamente, di incontrare certi tizi sulla propria strada, se ne fa volentieri a meno. Per il resto... chi ha scritto prima di me ha detto tutto quello che era importante dire, credo. In bocca al lupo.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 22/01/13 alle 22:42 via WEB
Bravo, ci sono cose di cui si farebbe volentieri a meno. Tipo l'arroganza e le prese per i fondelli e le perdite di tempo eccetera eccetera. Come ho scritto anche poco fa, più su, è davvero triste e rende tutto ancor più doloroso vedere come questa realtà sia diffusa. Grazie e... crepi il lupo :)
(Rispondi)
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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