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Emergenza Ambiente Abruzzo è una rete di associazioni comitati e singoli cittadini, che si occupano e difendono l'ambiente, già 60 associazioni hanno aderito, e se riusciamo a costruire una rete di mutuo soccorso, sarebbe straordinario, non trovate.. cliccando quì (cliccate free user e poi aspettate i secondi sino a quando vi appare il bottone download) trovate il doc. di denunce e proposte che ci tiene insieme
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Gandhi
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INCENERITORI
HERMANN DALY
Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")
1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili
NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA
Post n°920 pubblicato il 18 Luglio 2014 da emergenzambiente
La convocazione della Conferenza di Servizi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per il 7 agosto a Roma, al fine di autorizzare la costruzione della centrale Snam a Sulmona, è un atto di inaudita arroganza. In un solo colpo viene cancellata ogni regola di correttezza procedurale e nello stesso tempo si fa carta straccia delle decisioni assunte, al riguardo, dal Parlamento. Esattamente un anno fa, il 29 luglio 2013, nell’incontro pubblico tenutosi nell’aula consiliare del Comune di Sulmona, il Sottosegretario Giovanni Legnini, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui le senatrici Paola Pelino ed Enza Blundo e l’on.Vittoria D’Incecco, aveva assicurato che da parte del Governo nazionale – e in particolare da parte del Vice Ministro Claudio De Vincenti che ha la titolarità dell’intera questione Snam - non ci sarebbero state forzature e che dopo l’estate si sarebbe insediato il tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati. E’ passato un anno, ma del tavolo non si è vista neppure l’ombra. Arriva invece, proprio a ridosso di ferragosto, la beffarda convocazione della Conferenza di Servizi che mette sotto i piedi la risoluzione approvata alla unanimità dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, il 26 ottobre 2011, con cui si impegna il Governo a disporre la modifica del tracciato al di fuori della dorsale appenninica e ad istituire, appunto, un apposito tavolo al fine di individuare le alternative al progetto della Snam. In questo modo viene pesantemente umiliata la massima istituzione elettiva del nostro Stato democratico da parte di un potere “centrale” che mostra in modo sprezzante il suo volto autoritario e prevaricatore. Un potere che, nello stesso tempo, pur di assecondare le richieste della Snam, non si fa scrupoli di stravolgere le norme di legge che regolano l’iter autorizzativo: la convocazione della Conferenza di servizi è priva di ogni legittimità in quanto fa riferimento ad un’opera – la centrale e le quattro linee di connessione con la rete Snam esistente – che , sul piano procedurale, non esiste. L’intero iter, come risulta da tutta la documentazione tecnica presentata dalla Snam, riguarda infatti un’opera unitaria comprendente metanodotto e centrale. Pertanto la separazione in due parti e in due distinti momenti della procedura autorizzativa, è un atto arbitrario; come arbitraria è la utilizzazione, per la sola centrale, dei due decreti di pubblica utilità e di compatibilità ambientale emanati per un’opera unitariamente intesa. Auspichiamo che da parte di tutti rappresentanti istituzionali – Sindaci, Provincia, Regione e Parlamento – ci sia una immediata e decisa azione contro questa vera e propria aggressione al territorio e alla democrazia. Auspichiamo che essi – e in primo luogo il Sottosegretario Giovanni Legnini e il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso - si attivino immediatamente affinché venga annullata la illegittima convocazione della Conferenza di Servizi. Auspichiamo che la Regione esprima la propria netta contrarietà sull’intera opera (metanodotto e centrale) negando l’intesa con lo Stato e chiedendo la piena attuazione delle decisioni assunte, in merito, dal Parlamento italiano. Da 6 anni e mezzo i cittadini stanno combattendo una dura battaglia per impedire l’asservimento del nostro territorio agli interessi delle multinazionali del gas. La lotta contro l’ecomostro della Snam è arrivata ormai in una fase cruciale. E’ in momenti come questo che la politica e le istituzioni, troppo spesso assenti o distratte, devono dimostrare di esserci. Quello che è in gioco è un diritto fondamentale : il diritto della nostra comunità di decidere della propria vita e quindi del proprio futuro. Sulmona, 18.07.2014 Comitati cittadini per l’ambiente http://sulmonambiente.wordpress.com/ |
SULL'APPENNINO RIDOTTI DELL'80% I DANNI PER CHI USA I RECINTI "SALVA/ORSO" |
AMBIENTE: MARCOZZI E ACERBO SENSIBILI, CHIODI E D'ALFONSO SFUGGONO Cari candidati presidente alla regione Abruzzo Chiodi e D'Alfonso, vi avevamo chiesto di incontrarci, ma non è stato possibile, vi abbiamo inviato i punti minimi da sottoscrivere, per un cambio di rotta reale, e siamo a fine campagna eletorale, e ancora niente. Eppure vi riempite la bocca in questi giorni sui temi ambientali, e sul ruolo strategico di questi, come occasione di rinascita. La candidata Marcozzi e il candidato Acerbo, non solo ci hanno incontrato, ma hanno anche inserito nei loro programmi molte delle nostre proposte. La latitanza di alcuni, rappresenta una risposta inequivocabile, sia sulle questioni ambientali, sia sull'ascolto, condizione primaria di democrazia. Per scaricare le richieste, cliccare qui ABC Chieti - Abruzzo Social Forum - Alternativa Abruzzo - Altura Abruzzo - ARCI Chieti-
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SNAM: LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE NON CHIUDE LA PARTITA: LA REGIONE NEGHI L'INTESA CON LO STATO
Il governatore Chiodi non perda altro tempo e neghi subito l'intesa con lo Stato sul pericoloso progetto della Snam, attuando le decisioni del Consiglio Regionale. La bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge regionale sulle centrali di compressione in aree sismiche, non può costituire un alibi perché, per negare l'intesa, non c'è bisogno di una legge. Si veda l'esempio della giunta regionale dell'Emilia e Romagna che ha detto no al deposito sotterraneo di gas a Rivara (MO), in piena zona sismica, senza avere una normativa specifica ma invocando il principio di precauzione. Anche la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha riconosciuto la necessità di spostare il metanodotto e la centrale di compressione su un diverso tracciato, proprio a causa della elevata pericolosità sismica dei territori attraversati. Ma il governatore Chiodi, pur avendo ottimi argomenti per difendere la legge regionale, ha preferito fuggire dalle proprie responsabilità. Così la Regione non solo non si è costituita in giudizio, ma la giunta ha addirittura approvato una delibera con cui dà pienamente ragione alle tesi del governo nazionale. Il comportamento arrendevole del governo regionale ha sicuramente favorito il giudizio negativo della Corte, della quale rispettiamo la sentenza anche se non la condividiamo. La normativa regionale, infatti, non avrebbe comunque potuto impedire la realizzazione della centrale, ma avrebbe indotto la Snam a trovare una diversa collocazione, così come chiedono da anni ormai tutti gli Enti istituzionali. Ciò che maggiormente sorprende, nella sentenza della Corte, è che le scelte relative alla localizzazione delle grandi infrastrutture energetiche siano considerate di fatto indiscutibili e prevalenti su diritti costituzionalmente garantiti come quello alla salute e alla sicurezza dei cittadini. Come interpretare , infatti, il passaggio della sentenza in cui si arriva ad asserire che lo studio preventivo della risposta sismica locale, previsto dalla legge regionale, "interferisce illegittimamente con il procedimento di localizzazione e realizzazione di impianti di interesse nazionale ponendo un ulteriore aggravamento procedurale"? Ci limitiamo ad osservare che questo "aggravamento procedurale", oltre ad essere dettato dal buon senso non è altro che ciò che aveva prescritto, al riguardo, la Commissione nazionale V.I.A. Al di là della bocciatura della legge resta il fatto che opere così fortemente impattanti come quella progettata dalla Snam non possono essere calate d'autorità sulla testa dei cittadini, ma vanno discusse e condivise con i territori coinvolti. E', questo, un principio elementare della democrazia, principio che però è stato ripetutamente calpestato da tutti i governi che si sono finora succeduti. Ma ora il governo Renzi si appresta a fare di più e di peggio: con la riforma del titolo V° della Costituzione e, quindi, con l'avocazione allo Stato della esclusiva competenza in materia di energia, verrà fatto un regalo enorme alle multinazionali del petrolio e del gas che potranno fare ciò che vogliono senza che le Regioni e quindi i cittadini, abbiano alcun potere per opporsi. Ci auguriamo che in Parlamento siano in molti a dare battaglia perché ciò che sta passando pressoché sotto silenzio, rappresenterebbe in realtà un colpo micidiale per la nostra democrazia. Sulmona, 12 maggio 2014 Comitati cittadini per l'ambiente Info: Mario 3339698792 - Antonio 3407066402 - Giovanna 3284776001 Email: Sulmonambiente@gmail.com - giomargi54@gmail.com www.sulmonambiente.it - http//sulmonambiente wordpress.com/
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PETROLIO CHI DECIDE COSA
A ME GLI OCCHI
Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx