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Emergenza Ambiente Abruzzo è una rete di associazioni comitati e singoli cittadini, che si occupano e difendono l'ambiente, già 60 associazioni hanno aderito, e se riusciamo a costruire una rete di mutuo soccorso, sarebbe straordinario, non trovate.. cliccando quì (cliccate free user e poi aspettate i secondi sino a quando vi appare il bottone download) trovate il doc. di denunce e proposte che ci tiene insieme
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Gandhi
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INCENERITORI
HERMANN DALY
Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")
1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili
NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA
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Declino ambientale in stile liberoUn ulteriore motivo - se non ce ne fossero già abbastanza - per essere preoccupati per la deriva idrocarburi nella ns. regione. Dante Caserta
WWF: "ADDIO ALLE FLOTTE ANTINQUINAMENTO" I tagli della Spending Review mettono 'a rischio petrolio' mare e coste del Belpaese. Così l'Italia potrebbe trasgredire la Convenzione Internazionale ONU contro gli Oil Spill. Alcune cifre: - 23 milioni di euro contro l'inquinamento marino; incerti 1,5 mln euro per la vigilanza in alto mare delle Capitanerie di Porto "Un ulteriore taglio di 23 milioni di euro al bilancio del Ministero dell'Ambiente per il 2013 che depennerà le risorse per il servizio di prevenzione e pronto intervento contro l'inquinamento marino, dal momento che non saranno più garantiti né i fondi per il prossimo anno né quelli necessari per far partire la gara per l'assegnazione della nuova convenzione nel biennio 2014-2015. Una scure che si abbatte sulla salvaguardia del mare e delle coste italiane, dopo l'ulteriore taglio del 40% dei finanziamenti per le Aree Marine Protette". Sono le osservazioni del WWF Italia sulle conseguenze sulla tutela ambientale in Italia della cosiddetta Spending Review, approvata oggi.
"Il WWF ricorda inoltre al Governo che il prossimo anno non sarà ancora a regime il meccanismo previsto dal 'Decreto Legge Sviluppo', che stabilisce di destinare una quota del 3% delle royalties, derivanti dalle attività di estrazione offshore, alla prevenzione e agli interventi di emergenza sull'inquinamento da petrolio. Il WWF sottolinea, tra l'altro, che nel contempo il decreto sviluppo salva i procedimenti autorizzativi 'in corso' per la ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi a gassosi in mare anche nella fascia di interdizione di 12 miglia dalle linee di costa, continuando a mettere 'a rischio petrolio' la Penisola". UN BILANCIO 'A RISCHIO AMBIENTALE' PER L'ITALIA: I NUMERI. "Per il pronto intervento sull'inquinamento il Ministero dell'Ambiente già oggi aveva per il 2013 solo 16 dei 25 milioni di euro necessari a rendere operativi i 40 mezzi a disposizione, secondo la convenzione biennale firmata nel 2011 tra il dicastero e la società Castalia. Il taglio ulteriore di 23 milioni dai fondi del bilancio del Ministero, già ridotto a 380 milioni di euro nel 2012 (288 dei quali vanno a coprire le spese obbligatorie per il personale) mette a rischio già il prossimo anno il servizio per la prevenzione e il contrasto degli inquinamenti marini istituito 30 anni fa nel nostro Paese (con la legge quadro a difesa del mare, L. n. 979/1982) e il rinnovo della convenzione 2014-2015. Non si sa inoltre come verranno trovate le risorse (circa 1,5 milioni di euro l'anno) per la vigilanza antinquinamento in alto mare delle Capitanerie di Porto, esponendo così l'Italia alla non osservanza degli obblighi della Convenzione Internazionale 'OPRC 1990' (International Convention on Oil Pollution Preparedness, Response and Co-Operation), che impone al nostro Paese di dotarsi di strutture adeguate di pronto intervento e disinquinamento per contrastare gli oil spill in coordinamento con tutti i Paesi aderenti all'IMO- International Marittime Organization dell'ONU. " "Già in passato abbiamo denunciato che il progressivo prosciugamento delle risorse destinate al Ministero dell'Ambiente - il bilancio di questo dicastero è di gran lunga il più esiguo fra tutti gli altri: in quattro anni s'è registrato un taglio di ¾ dei fondi (la Legge Finanziaria 2008 destinava a questo dicastero 1,6 miliardi di euro - mette a 'rischio ambiente' l'Italia, cosa che evidentemente non rilevante anche per ilGoverno dei tecnici". Per approfondimenti consulta il Dossier WWF 'Milioni di regali - Italia, Far West delle trivelle' clicca qui per versione ad alta risoluzione dossier WWF Le azioni del WWF per 'Un Mediterraneo di qualità' su: http://mediterraneo.wwf.it/
Roma, 7 agosto 2012
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PETROLIO CHI DECIDE COSA
A ME GLI OCCHI
Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx