emergenzambiente

tematiche ambientali regione abruzzo

 

FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

STOPO CONSUMO DEL TERRITORIO

Stop al Consumo di Territorio


 

logo sito denuclearizzato

 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: emergenzambiente
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 61
Prov: PE
 

INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto presenti sul blog sono dei rispettivi autori, nel caso violino i diritti d'autore saranno rimosse in seguito a pronta comunicazione.
 

 

« Di rinvio in rinvioBuon Natale »

Questa ve la voglio proprio dire

Post n°782 pubblicato il 22 Dicembre 2012 da emergenzambiente
 
Foto di emergenzambiente

 

 

Foto di emergenzambienteFAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Touring Club e WWF Italia

COMUNICATO STAMPA

COLPO DI MANO AL SENATO SUI PARCHI
ALLARME DELLE MAGGIORI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE:
"COSI' SI SNATURA LA LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE
E SI CONSEGNANO I PARCHI NAZIONALI A INTERESSI LOCALI PARTICOLARI"

Le maggiori Associazioni ambientaliste denunciano un gravissimo colpo di mano della Commissione ambiente del Senato sulla riforma della Legge quadro sulle aree naturali protette. Con il parere favorevole sull'atto del Governo n.527 si è infatti introdotta la previsione di una radicale modifica della composizione dei Consigli direttivi degli Enti Parco prevedendo una composizione di 6 o 10 membri in relazione al numero dei Comuni presenti ed una composizione dei Consigli con la metà dei componenti designati dalla Comunità del Parco (praticamente i Comuni) e l'altra metà su designazione delle Associazioni ambientaliste e delle Associazioni agricole, con la scomparsa dei rappresentanti del mondo scientifico e dei Ministeri competenti.

Per FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Touring Club e WWF Italia, si tratta di un autentico colpo di mano da parte della Commissione ambiente del Senato che stravolge i delicati equilibri della rappresentanza tra interessi generali nazionali ed interessi locali garantiti fino ad oggi dalla Legge quadro sulle aree naturali protette n.394 del 1991. L'ingresso dei rappresentanti delle Associazioni nazionali degli agricoltori a discapito del mondo universitario e delle Associazioni scientifiche farebbe prevalere inevitabilmente gli interessi di un particolare settore economico rispetto all'interesse generale della conservazione del nostro patrimonio naturale, missione esclusiva degli Enti parco nazionali. Allo stesso tempo l'eliminazione dei rappresentanti dei Ministeri con l'esclusiva presenza di rappresentanti dei Comuni o altri Enti Locali sposterebbe ulteriormente gli equilibri verso gli interessi locali dei territori protetti, marginalizzando l'indispensabile ruolo nazionale dei Ministeri compententi.

Per le sette Associazioni ambientaliste le indicazioni della Commissione ambiente del Senato sono un autentico colpo di mano, perché si cerca negli ultimi giorni utili prima della fine della Legislatura d'introdurre modifiche della Legge quadro 394/1991 per decreto dopo la controversa discussione su proposte di legge con analoghi contenuti sulle quali si erano già riversate le aspre critiche del mondo ambientalista. Le Associazioni auspicano a questo punto una opportuna correzione di rotta da parte della Commissione ambiente della Camera che recuperi le uniche proposte sulle quali vi era già una sostanziale condivisione.

FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Touring Club e WWF Italia chiedono a deputati della Commissione ambiente della Camera la trasmissione del parere positivo sull'atto del Governo n.527 in esame riprendendo l'impostazione prevista dalla PdL n.4240 - B, relativa a "Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, e altre disposizioni in materia ambientale", la cui discussione ed approvazione è ormai impossibile in relazione al termine anticipato della Legislatura.

In particolare le Associazioni chiedono di sostenere una composizione dei Consigli direttivi dei Parchi nazionali con sei rappresentanti di cui tre esperti di provata competenza nella conservazione della natura indicati dalla Comunità del Parco (essenzialmente i Comuni), un esperto indicato dall'ISPRA (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale), un esperto indicato dal Ministero dell'Ambiente ed un esperto indicato dalle Associazioni ambientaliste.

Questa composizione dei Consigli direttivi degli Enti Parco nazionali consentirebbe la soluzione rapida di un problema urgente relativo al mancato rinnovo dei Consigli direttivi scaduti da tempo e definisce una norma che consente il recepimento di provvedimenti per la riduzione della spesa pubblica che imponevano la riduzione del numero dei componenti i Consigli direttivi, garantendo il principio della maggioranza della rappresentanza degli interessi nazionali rispetto alle designazioni da parte degli Enti Locali.

Le proposte di modifiche alla Legge quadro sulle aree naturali protette relative alla sola composizione dei Consigli direttivi sono giustificate dall'esigenza di assicurare un'efficiente gestione degli Enti Parco e risolvere alcuni problemi urgenti determinati dal mancato rinnovo degli organi di gestione già scaduti ed in prospettiva la difficoltà a provvedere al rinnovo per quelli in scadenza nei prossimi mesi.

Se la Commissione ambiente della Camera dovesse condividere le osservazioni presentate dai colleghi del Senato si scriverebbe una brutta pagina per la conservazione della natura nel nostro paese, con una proposta di soluzione dei problemi di gestione dei parchi che in prospettiva aggraverebbe invece ulteriormente la situazione attuale già critica.

Roma, 19 dicembre 2012

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: emergenzambiente
Data di creazione: 05/04/2008
 

REGIONALI 2014 RICHIESTE AI CANDIDATI

2014 richieste ai candidati 

 

IN ABRUZZO SCOPPIAMO DI ENERGIA

TRIVELLE IN VISTA -DOSSIER 2013-

DOSSIER WWF MILIONI DI REGALI

SEGUICI SUI SOCIAL NETWORK!

Twitter: @AmbienteAbruzzo

Facebook: Emergenza Ambiente Abruzzo

 

CARTINA PETROLIO AGGIORNATA AL 2011

 

FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2ormaliberakrukken71ficomormauromarsiliiamandaclark82emilytorn82Geol_F.Ciabattonigiuseppina.finiziod722lucrezias.lsFiorentinoAlessiop.spadavecchiad.speraddioavvocatosquadronebernezzese1987
 

A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963