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INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto presenti sul blog sono dei rispettivi autori, nel caso violino i diritti d'autore saranno rimosse in seguito a pronta comunicazione.
 

 

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VITTOTRIAAAAA

Post n°785 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da emergenzambiente
 
Foto di emergenzambiente

 

 

 

Foto di emergenzambienteAccolto il ricorso del WWF ed altri dieci: uno smacco su tutta la linea per il Comune di Ortona
Ortona: il TAR "cancella" il nuovo Piano Regolatore
Lo strumento urbanistico approvato senza la Valutazione Ambientale Strategica, obbligatoria dal 31 luglio 2007. Scongiurata una colata di cemento anche in siti di grande interesse naturalistico.
La nuova amministrazione scelga ora un futuro migliore per una delle "capitali" del Parco Nazionale della Costa Teatina

Il TAR Sezione di Pescara, accogliendo il ricorso del WWF, seguito dall'avvocato Gianni Piscione, e una decina di altri analoghi ricorsi, ha annullato il nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Ortona. Una importantissima vittoria per l'ambiente e per gli ortonesi, i quali possono ora sperare che la nuova amministrazione sappia disegnare uno strumento urbanistico partecipato e commisurato alle reali esigenze dei cittadini. Motivo della bocciatura la mancanza della Valutazione Ambientale Strategica, obbligatoria in base alla Direttiva 2001/42/CE in vigore in Italia dal 31 luglio 2007.

La VAS ha l'obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente, e di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull'ambiente. È innegabile che un Piano Regolatore abbia effetti significativi sull'ambiente ed è inconcepibile che si sia pensato di poterlo approvare senza questo importante passaggio e anzi senza neppure una procedura di assoggettabilità alla VAS stessa.

"Ortona è, insieme a Vasto, una delle città più importanti del Parco Nazionale della Costa Teatina e può diventare - dichiara Luciano Di Tizio, presidente del WWF Abruzzo - esempio di un positivo sviluppo costruito sul totale rispetto dell'ambiente e del paesaggio, scommettendo per il futuro della città sulle importanti possibilità di crescita economica offerte da un'area protetta di tale livello. Il PRG annullato dal TAR era invece basato su una visione opposta, antica, tutta basata sul cemento e su un vorace consumo del suolo. Era stato ipotizzato quasi il raddoppio della città, con una cementificazione da 80mila abitanti, anche in aree di pregio naturalistico, quando la popolazione è sostanzialmente sempre sugli stessi livelli da almeno 50 anni: nel 1951 gli abitanti censiti ad Ortona erano stati 22.449 e nel 2001 erano diventati 22.694 con un incremento di 245 unità in mezzo secolo. Con queste cifre come è stato possibile, nel 2007, anno di adozione, ipotizzare una colata di cemento di tale portata e soprattutto come è stato possibile ignorare l'obbligo di sottoporre lo strumento a Valutazione Ambientale Strategica?"

Il Piano Regolatore Generale di Ortona era stato adottato a fine 2007, ed era firmato anche dall'Arch. Antonio Sorgi, attuale direttore dell'area urbanistica della Regione Abruzzo nonché presidente del Comitato Valutazione di Impatto Ambientale. Già in quella fase sarebbe stato obbligatorio affrontare la questione della VAS, come il TAR ha confermato. Il Dr. Sorgi nel 2007 era già alla Regione Abruzzo e membro del Comitato VIA ma mantenne il ruolo di progettista del Piano fino alla sua adozione, mentre preferì lasciare l'incarico nel 2008, nella fase delle osservazioni, durante le quali il WWF aveva in più occasioni evidenziato la gravità dell'assenza della VAS.

L'amministrazione guidata dal sindaco Fratino, nonostante le critiche degli ambientalisti, è andata avanti per la sua strada approvando in Consiglio comunale il nuovo PRG che ora la magistratura ha annullato sotto il peso di una valanga di ricorsi, restituendo la parola agli ortonesi.

"Chi ha amministrato questa città negli ultimi venti anni - sottolinea Fabrizia Arduini, consigliere regionale WWF - è stato spesso lontano dai veri bisogni della gente. Ora la bocciatura di un fondamentale strumento come il PRG rappresenterà per la nuova amministrazione, che si era costituita in giudizio davanti al TAR, un segnale forte per dare il via a un vero cambiamento? Noi ci auguriamo di si: Ortona è piena di idee, di giovani, di cittadini di buona volontà, di operatori economici lungimiranti e fortunatamente ha ancora tanto da proteggere, prima di ogni altra cosa il proprio futuro. Per il PRG che si dovrà a questo punto rielaborare, chiediamo sin d'ora la massima trasparenza e la partecipazione dei cittadini e chiediamo che si venga fuori da ogni equivoco puntando su un futuro verde per le prossime generazioni e non sul grigio interesse immediato di pochi".

"Ringrazio - conclude il presidente Di Tizio - l'avvocato Gianni Piscione che con grande impegno e per puro impegno ambientalista ha difeso le ragioni degli ortonesi e del WWF, e ringrazio il WWF Zona Frentana e Costa Teatina, presieduto da Ines Palena, che si è sobbarcato le spese per questo giudizio. Senza professionisti che lavorano gratuitamente e senza il sostegno anche economico dei nostri soci e simpatizzanti, di cui abbiamo sempre un gran bisogno, il WWF non riuscirebbe a portare avanti le sue battaglie".

 

 

 
 
 
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Data di creazione: 05/04/2008
 

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CARTINA PETROLIO AGGIORNATA AL 2011

 

FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

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A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

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