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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

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INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto presenti sul blog sono dei rispettivi autori, nel caso violino i diritti d'autore saranno rimosse in seguito a pronta comunicazione.
 

 

« Grazie a Bussi, l'Abruz...Rifiuti ZERO »

L'Ombrina Nazionale

Post n°838 pubblicato il 20 Maggio 2013 da emergenzambiente
 
Foto di emergenzambiente

Foto di emergenzambiente

Domenica 19 maggio, l'Abruzzo su di una pagina Nazionale del giornale più venduto: il Corriere della Sera, un fatto straordinario, che risponde al tentativo di minimizzare il progetto Ombrina da parte di chi è di parte, SPERIAMO DEFINITIVAMENTE. Certo ci sarebbe piaciuto di più che si parlasse dei nostri parchi oasi riserve, ma ancora una volta siamo visibili o per disastri come la discarica di Bussi, o per l'arrivo di potenziali nuovi disastri... Ombrina Mare. L'Italia che va in rovina è anche questo

Alcuni stralci dal Corriere della Sera, a firma di un famoso giornalista, Ernesto Galli Della Loggia:

...nella Penisola non è possibile tracciare un cerchio del diametro di dieci chilometri senza che s'incontri un qualche nucleo edificato. Ancora: un territorio che ospita un patrimonio enorme che va in malora di edifici di pregio di ogni tipo (antiche fabbriche, giardini, ville nobiliari, ninfei, fortificazioni). E infine, a simbolico coronamento di tutto questo, una capitale,
Roma, che mai come oggi appare abbandonata al degrado, con servizi scalcinati, le orribili periferie senza vita...

... l'Italia odierna appare sul punto di cadere a pezzi innanzi tutto come entità fisica, come insieme irripetibile di natura e storia, prima ancora che come sistema politico, come organizzazione statale, come apparato economico-industriale. E forse- o meglio senza forse- tra i due ordini di fenomeni c'è un legame oscuro ma reale. Infatti, se nella mente e nel cuore degli stessi italiani viene meno ogni vero rapporto emotivo e culturale -vorrei dire anche affettivo -con la scena sulla quale essi si muovono, con l'ambiente in cui vivono, come sarà mai possibile che si sentano una collettività, che si percepiscano uniti da un medesimo destino? E dunque che formino davvero un corpo politico legato da regole e obblighi comuni? Non è solo un caso se, da che mondo e mondo, un corpo politico del genere esiste solo se esiste un luogo a cui si sente in qualche modo di appartenere e che in qualche modo ci appartiene.

Eppure sembra che nessuno o quasi si accorga o importi qualcosa se il Bel Paese è sul punto di essere cancellato, letteralmente di sparire. Sembra che gli italiani assistano con indifferenza alla
distruzione dei loro luoghi, di quella che bene o male è ancora la loro patria, la sola che abbiano...

...Da qualche tempo ci si sono messe, poi, le ricerche petrolifere: grazie anche al fatto che lo Stato italiano è uno di quelli che nel mondo esigono le royalties più modeste sull'estrazione del greggio (in Norvegia ad esempio queste ammontano al 78% dei proventi, nel Regno Unito vanno dal 32 al 50%; in Italia sono appena il 7-10 per cento!). Il che spiega come siano già 22 i permessi di ricerca attivi, spesso per ricerche in mare a ridosso delle nostre coste.
Volete avere un'idea di che cosa significhi in concreto una ricerca di tal genere?
Niente di più semplice. Basta un'occhiata al progetto petrolifero "Ombrina Mare 2", della società inglese Medoilgas, che dovrebbe essere realizzato in Abruzzo, in provincia di Chieti, a non più di 5
chilometri e mezzo dalla costa adriatica. Oltre a una piattaforma fissa di estrazione per lo scavo di 4 o 6 pozzi, visibilissima dalla terraferma, il progetto prevede la presenza in mare, a poca distanza, di una mostruosa unità galleggiante di raffineria e stoccaggio del greggio lunga 320 metri e larga 33, destinata a bruciare le impurità fortemente presenti nel combustibile di
pessima qualità estratto. Arrivando a incenerire in caso di bisogno fino a 2.500 chilogrammi di idrogeno solforato l'ora. Per comprendere di che razza di autentica
bomba ecologica si tratti - resa ancor più pericolosa dai 40 chilometri circa di tubature marine che serviranno all'impianto- basterà dire che le autorità degli Stati Uniti non hanno mai
autorizzato un impianto del genere nelle loro acque territoriali. Consapevoli evidentemente delle conseguenze pressochè inevitabili di una simile mostruosità: probabile inquinamento delle falde freatiche, più che probabili perdite in mare del greggio estratto e dell'idrogeno solforato, inevitabile
riversamento di sostanze chimiche della lavorazione, distruzione d'ogni attività turistica e di pesca per un lungo tratto della costa, radicale snaturamento dei luoghi.
Certo, contro "Ombrina Mare 2" gli abitanti della provincia di Chieti sono scesi da tempo sul sentiero di guerra, e una volta tanto anche le autorità regionali dell'Abruzzo hanno espresso la loro
opposizione. Ma dal momento che in Italia esiste anche un ministero dei Beni culturali e del Turismo e un ministero dell'Ambiente, mi chiedo quanto tempo dobbiamo ancora aspettare perchè i loro titolari ci facciano sentire anch'essi il loro "no". Senza se e senza ma.

 
 
 
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Data di creazione: 05/04/2008
 

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CARTINA PETROLIO AGGIORNATA AL 2011

 

FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

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A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

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