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INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto presenti sul blog sono dei rispettivi autori, nel caso violino i diritti d'autore saranno rimosse in seguito a pronta comunicazione.
 

 

« DEMOCRAZIASulla pelle »

Sviluppati per forza, locali per natura

Post n°165 pubblicato il 20 Maggio 2009 da emergenzambiente
 
Foto di emergenzambiente

 

Coalizione Help Local Trade www.helplocaltrade.org
info: dall'Abruzzo 3396710189 3381853902

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 “GI…otto, dipingiamo un’altra prospettiva” Pescara, 21-22 maggio 2009

due giorni di film, mostre, dibattiti, cibo per riflettere

su G8, territorio e alternative allo sviluppo

 

Giovedì 21 maggio l’ incontro “sviluppati per forza, locali per natura”

sulle contraddizioni del G8 a partire dalle esperienze abruzzesi

 

 

L’Abruzzo nel prossimo luglio ospiterà un nuovo vertice del G8 a presidenza italiana. Sarà il primo G8 che, nonostante gli impegni assunti nelle edizioni passate dai Grandi della terra per la lotta alla fame, dovrà fare i conti con la più grande crisi del Dopoguerra, che si è tradotta in oltre 200 milioni di persone precipitate al di sotto della soglia della povertà e tra i 30 e i 50 milioni di disoccupati in più solo nei Paesi sviluppati.

Questa deriva, tuttavia, non è arrivata all’improvviso, ma è stata ampiamente prevista dai movimenti sociali, dai produttori e dalla società civile che al contrario, dal basso, si sono fatti promotori di centinaia di migliaia di esperienze di cooperazione decentrata e di economia solidale che continuano a rivitalizzare comunità e territori, cercando di rimediare ai danni provocati dalle scelte politiche ed economiche sbagliate operate in questi anni.

 

E’ per questo che Coordinamento delle botteghe del Commercio equo e solidale dell’Abruzzo e Molise,  Coalizione Help Local Trade (Crbm, Centro Internazionale Crocevia, Fair, ong M.A.I.S., Mani Tese, S.C.I.), CVM, Banca Popolare Etica Abruzzo, Mila Donnambiente, Aiutiamoli a vivere, Baobab, Tavola luxemburghiana “il pane e le rose”, nonostante il vertice dei ministri dello sviluppo dei G8 previsto per questi giorni a Pescara sia stato rimandato a giugno a Roma, in vista del G8 abruzzese, hanno deciso di promuovere, nell’ambito della due giorni, “GI…otto, dipingiamo una nuova prospettiva” Giovedì 21 maggio presso l’Auditorium del Museo V. Colonna ore 18.30 l’incontro pubblico “Abruzzo e G8: Sviluppati per forza, locali per natura” per confrontarsi con la Coalizione Help Local Trade sulle alternative per governare il proprio territorio a partire dalle opportunità costruite in questi anni di crisi dalle reti di produzione, di consumo e di cooperazione alternative e solidali.

 

Secondo le organizzazioni locali, infatti, l’Abruzzo distrutto dal terremoto è un importante paradigma di come, a Nord come a Sud, un modello di sviluppo basato su una politica di speculazione, di rapina delle risorse del territorio e di scarso sostegno all’economia reale e ad un tessuto sociale vitale e partecipato, si possa tradurre in vere e proprie catastrofi annunciate, molto più pesanti per le comunità che le subiscono di quanto non sarebbe se vivessero in altri Paesi a democrazia avanzata.

All’incontro, interverranno Antonio Onorati, presidente Centro internazionale Crocevia/Help local TradeAntonio Tricarico, direttore Campagna per la Riforma della Banca MondialeFrancesco Paci della Cooperativa Primo Vere, Manuela Cozzidella cooperativa A.S.C.A. La Porta dei Parchi. Modera Roberto Sensi, coordinatore Help Local Trade
Alle ore 20.30 è previsto un buffet Equo solidale.
alle 21 la proiezione del film Come un uomo sulla terra, di Riccardo Biadene, Andrea Segre, Dagmawi Yimer.  Presentato da Alessandro Triulzi e Marco Carsetti (Asinitas onlus) e Andrea Segre (Zalab), il film è il punto d’arrivo di un percorso complesso di partecipazione e condivisione del racconto e della denuncia, in cui la voce dei migranti non è oggetto passivo di una narrazione esterna, ma è soggetto attivo di una volontà di espressione.

Venerdì 22 maggio, presso l’atrio della provincia di Pescara, alle ore 17.00 si terrà la Festa-inaugurazione della mostra “Volti del Senegal” di Andrea Priotto, dell’Associazione Terre Senza Confine. La mostra rimarrà accessibile fino al 30 maggio

 

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Help Local Trade è un progetto, ma anche una coalizione nata sull'idea che il libero commercio non rappresenti di per se' la panacea per tutti i problemi economici e sociali, e che anzi esso sia all’origine di parte degli squilibri globali attuali. Il nostro obiettivo è di promuovere una riflessione ampia in ambito istituzionale e di società civile per discutere su quali aiuti sia utile mettere in campo e per quale tipo di commercio. Info: www.helplocaltrade.org

 

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Un blog di: emergenzambiente
Data di creazione: 05/04/2008
 

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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

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A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

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