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Emergenza Ambiente Abruzzo è una rete di associazioni comitati e singoli cittadini, che si occupano e difendono l'ambiente, già 60 associazioni hanno aderito, e se riusciamo a costruire una rete di mutuo soccorso, sarebbe straordinario, non trovate.. cliccando quì (cliccate free user e poi aspettate i secondi sino a quando vi appare il bottone download) trovate il doc. di denunce e proposte che ci tiene insieme
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Gandhi
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INCENERITORI
HERMANN DALY
Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")
1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili
NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA
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In assenza di un piano tutto è lecito.....musica di sottofondo per meglio sopportare le "......" COMUNICATO STAMPA DEL 25/08/2009 Il WWF risponde all'Assessore Mauro Febbo sul calendario venatorio. Per difendere le sue scelte nega l'evidenza dei fatti. Le dichiarazioni di oggi dell'Assessore Mauro Febbo meritano alcune puntualizzazioni. 1) Il parere dell'ISPRA (massimo organo nazionale sulla gestione della Fauna i cui pareri sono obbligatori per la redazione dei calendari venatori regionali) è chiarissimo ed ha bocciato sotto molteplici aspetti il calendario presentato dall'Assessore Febbo. In un passaggio il parere dell'ISPRA arriva a vedere in una disposizione contenuta nel calendario "una inversione di tendenza sia sul piano biologico e gestionale, che dal punto di vista culturale" (frase testuale presa da pagina 6 del parere ISPRA). La Regione ha accolto solo in parte le pesanti censure dell'ISPRA, mentre ha lasciato invariati alcuni aspetti particolarmente gravi come: preapertura della caccia alla quaglia al 6 settembre rispetto al 20 settembre previsto dalla legge; prolungamento della caccia alla beccaccia al 31 gennaio 2010 rispetto al 31 dicembre 2009 previsto dalla legge; modalità di caccia al colombaccio con possibilità per le Province di anticipare il periodo di caccia; creazione del comparto unico regionale per cui i cacciatori potranno esercitare la caccia alla fauna migratoria in tutta la regione e non in ambiti sub-regionali; avvio delle attività di addestramento cani al 7 agosto con conseguente disturbo alla fauna in periodo riproduttivo; permesso di caccia nelle aree umide anche in presenza di terreno coperto da neve (cosa vietata perché impattante sulla fauna). 2) Non è vero che nella consulta regionale sulla caccia nessuno ha sollevato problemi sul calendario venatorio proposto. Il rappresentante del WWF ha fatto tutte le osservazioni tecniche che poi sono state in gran parte ripetute dal parere dell'ISPRA, a dimostrazione che gli aspetti scientifici sono quelli e che chiunque abbia qualche pur minima conoscenza di etologia non può tacerli. Gli altri presenti in consulta non hanno detto nulla proprio perché, essendo per la maggior parte cacciatori, erano ben contenti dei "regali" che l'Assessore stava facendo alla loro categoria! 3) È falso che il WWF attacchi strumentale l'Assessore Febbo, visto che da sempre l'Associazione ha impugnato i calendari venatori quando questi non erano fatti bene. E lo ha fatto sia quando c'erano giunte regionali di destra che quando c'erano giunte regionali di sinistra. All'Assessore basterà informarsi presso gli Uffici del suo Assessorato per averne riscontro. 4) Su una cosa, però, l'Assessore Febbo ha ragione: la mancanza del Piano faunistico venatorio e di dati sulla presenza faunistica non sono imputabili solo a lui, ma li condivide con quanti lo hanno preceduto nel corso degli anni. È esattamente quello che abbiamo affermato nel corso della nostra conferenza stampa di ieri. Dante Caserta Consigliere nazionale WWF Italia Il WWF ricorre al TAR, mentre Febbo risponde con il solito frasario : INTEGRALISTI clicca qui Inoltre e nel mentre : Punta Aderci riserva naturale prende fuoco clicca qui
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PETROLIO CHI DECIDE COSA
A ME GLI OCCHI
Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx