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vivo

Post n°171 pubblicato il 05 Settembre 2014 da emmekappamk

il blog è vivo.

 

e lo sono anche io!

 

forza mk!!!!

 
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punto di domanda

Post n°170 pubblicato il 29 Dicembre 2013 da emmekappamk

punto di domanda.

?

ora lungo 3 anni.

 
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questi erano

Post n°169 pubblicato il 25 Novembre 2012 da emmekappamk

Abbiamo detto ai nostri studenti e ai loro genitori che siamo in agitazione, per i tagli sconsiderati, le classi sempre più numerose, il contratto bloccato, l'offerta formativa impoverita. Ci abbiamo messo la faccia, in cerca di fiducia e di un riconoscimento morale e sociale.
Abbiamo detto che non ci sono più soldi, che certe politiche mirano solo ai tagli sconsiderati nella Scuola Pubblica mentre agevolano quella privata; abbiamo detto loro che le classi sono sempre più numerose e non riusciamo a garantire ai nostri figli, agli adulti di domani, l’istruzione di qualità che meritano e cui hanno diritto;
abbiamo raccontato di essere in agitazione perché non ci sono interventi sull’edilizia delle scuole le quali versano in condizioni tali da mettere a repentaglio la sicurezza di ognuno dei nostri giovani;
abbiamo detto di mobilitarci contro il caro-libri, perché l’istruzione è un diritto di tutti;
abbiamo detto che siamo stanchi di non vedere riconosciuta la nostra professionalità; siamo stanchi di sapere sminuito l’impegno che ogni giorno profondiamo, dentro e fuori dalla classe;
abbiamo sottolineato come i precari hanno visto togliersi illegittimamente il diritto alle ferie che qualsiasi lavoratore matura con il proprio sacrificio;
qualcuno ha fatto sentire la propria voce contro un concorso a cattedra di indubbia inutilità ed inefficacia, prodotto di un calcolo volto al mero guadagno per certe caste inaffondabili nel nostro Paese;
abbiamo ribadito che l’apporto del lavoro dei precari della scuola (docenti ed ATA) è fondamentale per tenere in piedi un sistema tanto complesso quanto malconcio.
abbiamo detto che ci è stato tolto il diritto alla malattia, poiché stare male significa vedersi decurtare lo stipendio.
Abbiamo gridato forte perché i tagli sulle cattedre di sostegno sono un vero e proprio crimine: la scuola è di tutti, abbiamo detto.
Ed abbiamo detto, agli studenti e ai loro genitori, che il contratto dei lavoratori della scuola, vecchio di 6 anni ormai, è stato bloccato fino al 2014 e forse anche oltre; abbiamo detto loro che esso è stato modificato unilateralmente e che 140.000 lavoratori della scuola perdono il loro posto a causa dei tagli sconsiderati.
Abbiamo aggiunto che questi stessi tagli hanno impoverito l’offerta formativa a discapito dei nostri figli.
Abbiamo detto loro la verità, e ci abbiamo messo la faccia;
abbiamo alzato la voce e convocato assemblee e ci siamo talvolta messi gli uni contro gli altri cercando una mediazione affinché fossimo uniti sotto un’unica bandiera “lavoratori della scuola”;
abbiamo detto che avremmo sospeso le gite, le uscite didattiche, i progetti e l’assolvimento di incarichi non obbligatori poiché niente è più retribuito;
abbiamo urlato ancora contro i tagli alla ricerca, perché la cultura e la scienza sono il pane dei cittadini di oggi e di domani.
Tutto questo abbiamo detto: la faccia del Prof. di Italiano, quella della Prof. di Matematica, quella della Maestra di Sostegno e la faccia del Maestro di Inglese… e tante altre facce, quelle sempre in cerca di fiducia e di un riconoscimento morale e sociale, prima ancora che economico. Abbiamo detto loro di darci fiducia e appoggio, perché siamo motivati dal senso del dovere e non siamo sanguisughe statali scansafatiche. Ci siamo preparati ad una guerra bianca, lo sciopero generale (una volta tanto, generale…)
Oggi, 22 Novembre, con un comunicato congiunto, CISL, UIL, GILDA, SNALS, esprimono la loro soddisfazione e comunicano l’annullamento dello sciopero del 24 Novembre in quanto gli SCATTI DI ANZIANITA’ SONO STATI RIPRISTINATI.
E tutto il resto non conta più? Dico, tutto il resto che fine ha fatto? E la nostra faccia?

questi erano i problemi della scuola?

 
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appunti

Post n°168 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da emmekappamk

 

Leggo i tuoi interventi e noto al tua attività, l'intensità (che invidio) delle tue ragioni in difesa della scuola pubblica, dei nostri interessi e degli interessi degli studenti.

A parte la discussione aumento ore si o aumento ore no, è pericoloso consentire che lo stato si possa comportare come un caporaletto o come un boss del mezzogiorno che impone prestazioni lavorative a compenso zero. Oltre che essere anticostituzionale, è distruttivo dei ccnl ed è un precedente che è pericolosissimo per chiunque anche se ancora la gente guarda ancora nel suo orto.

Volevo confrontarmi con te pur se privatamente, perchè il discorso sarebbe troppo lungo da postare anche su un altro fatto partendo da questo link

http://bru64.altervista.org/forum/viewtopic.php?t=20933&sid=0d1d7b0d6b34c3f6aa77054d526742e4

Questo dice chiaramente che a causa ,

di anni di denigrazioni (gelmini, brunetta docet) ad alto livello,

una definizione da ccnl di orario lavorativo di 18 ore frontali che pare (anche per nostra responsabilità) l'unico impegno di un insegnante,

di (perchè non dirlo) alcuni colleghi che non lavorano bene o usano la malattia come un bancomat gettando discredito sull'intera categoria e

naturalmente, non tralasciando la situazione economica globale che fa apparire privilegiati anche chi prende 1200.1300 euro mensili (con disoccupazione inclusa)

appariamo come dei privilegiati, scansafatiche e come una casta!!!!!

 

questo link dice chiaramente che quasi il 50% degli italiani ritiene che sia giusto aumentare il carico di lavoro.

E' questo, secondo me il punto di partenza da cui bisogna muoversi.

Fare assemblee, manifestazioni o scioperi ha la sua utilità per far parlare di noi e divenire un movimento da non sottovalutare, specie in prossimità delle votazioni ma a mio avviso diviene ancora più importante modificare, o almeno provare a farlo, l'opinione che la gente ha nei nostri confronti perchè altrimenti rimarremo una casta che non vuole lavorare di piè ed il problema si riproporrà dopo le elezioni quando saremo enormemente più deboli (la legge gelmini fu varata pochi mesi dopo le votazioni del 2008...).

Ecco, quindi, a mio avviso più che scioperi, che hanno ovvie conseguenze sulla retribuzione, creano limitato disagio (non siamo mica ferrotranvieri!!!) e consentono al miur un risparmio di spesa che non è da poco in questi tempo servirebbe creare un movimento di opinione che possa modificare a distanza di qualche mese quel sondaggio e portarlo quantomeno a 2/3 contro 1/3.

secondo me sarebbe più utile nel medio lungo periodo utilizzare una parte di quel denaro che sarebbe perso con uno sciopero per creare un cambiamento di opinione agendo sui mass media.

Si potrebbe fare, (ipotizzo) partendo dalla creazione di un comitato/fondazione (non lo so) per la raccolta di fondi tramite piccole donazioni volontarie con postepay o simili e poi comprare qualche spazio o magari una pagina di giornale (a pagamento o free press, locale o nazionale, quotidiano o periodico, …) o magari qualche piccolo passaggio in tv per informare sulla nostra attività.

Attività con i figli dell'uomo comune, attività poco remunerate in confronto al resto d'europa, attività che (detto francamente) porterebbe danni a chi fa qualcosa e assolutamente niente a chi già qualcosa non fa.

Secondo me è questo quello che bisogna cercare di ottenere: provare a modificare l'opinione che la gente ha di noi perchè solo l'opinione negativa di una massa molto consistente di elettorato potrà metterci il più possibile lontano da pareggi di bilancio, spending rewiev e vincoli di stabilità.

saluto te e tina e ancora un grande complimento per tutto ciò che fate.

Ciao e forza lecce!!!!

michele

mk

 
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convocazioni

Post n°167 pubblicato il 04 Settembre 2012 da emmekappamk

 

ogni anno...

 

 

 
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