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Uomini "liberi"... un fenomeno ricorrente

Post n°3 pubblicato il 15 Agosto 2014 da Pensieri_a_Colori

Uomini “liberi” alla ricerca di donne libere. La condizione di separata è la più allettante immagino. Una separata quasi sempre ha figli suoi e non le verrà mai in mente di chiederne uno a un altro uomo. Condizione ideale, secondo mentalità vigente, visto che si “avrebbe” anche un luogo dove rifugiarsi per eludere sguardi indiscreti e pettegolezzi vari (Col cavolo!!!). Ma prima conosciamoci, ti pondero, misuro la tua serietà e il tuo modo di essere e se mi piaci ancora dopo magari posso anche muovermi io”.  Ma svegliamoci!!! Qualunque donna si sentirebbe offesa nel sentirsi dire “preferisco sia tu a venire nella mia città perché qualcuno potrebbe vedermi e spettegolarmi dietro, e io, per il lavoro che faccio, preferisco evitarlo”. Ma dove viviamo? Quale considerazione si sta avendo in quel momento, della donna che si vuole incontrare? Un uomo che parla in questo modo sarà anche libero come condizione civile ma sicuramente prigioniero di schemi e pregiudizi che lo terranno sempre ancorato a un modo tutto suo di guardare alla vita.  A una donna che vive normalmente la sua quotidianità dedicandosi al lavoro  ai figli e alle sue amicizie,  portando altresì avanti la baracca, cadono le braccia di fronte ad asserzioni del genere. Ma pensate che finisca con un “No grazie lasciamo le cose come stanno e ognuno per la sua strada?”. Eh  no. Dove lo mettiamo l’onore e l’orgoglio maschile calpestato? A questo punto la propria dignità, semmai ci sia stata, finisce nel dimenticatoio perché prevale l’ansia di ferire, offendere e giudicare nonché avere l’ultima parola, senza tenere minimamente in conto che chi ci sta di fronte potrebbe avere un’alta stima di sé e una dignità che non consente di soprassedere a certi comportamenti. A nulla valgono gli inviti a dimenticarsi e andare avanti, a nulla vale dire che i propri problemi per gravità superano di gran lunga queste diatribe e hanno di certo priorità di risoluzione. A nulla vale dire che forse si è incompatibili al punto che è meglio finirla lì anziché iniziare a litigare. Noooooooo!!! Arrivano rimbrotti e ripicche. Non sia mai che una donna possa avere l’ultima parola. E il ruolo del maschio al quel punto che fine farebbe? Perché parliamo di maschi non di veri uomini. Un vero uomo non si sarebbe mai messo nella condizione di essere rifiutato a priori. Ma il maschio il rifiuto non lo accetta. E comincia ad accusarti di aver bisogno di cure, di essere piena di frustrazioni che riversi su persone costrette a difendersi dalle tue offese. Mai gli passerà per la testa che forse a offendere abbia potuto cominciare lui con quell’infelice esordio e che tutto il resto è venuto di conseguenza. Il puntiglio e la permalosità lo portano ad aggredire ancora perché dev’essere lui a dire basta, mica tu. Finché non se ne può proprio più e la donna lo invita a smetterla se non vuol essere accusato di stalking. In tutta risposta un sms che sa di infantilismo e soprattutto del non aver capito un caxxo di te e del tuo bisogno di essere lasciata in pace e tenere lontane persone come lui: “Cancella il mio numero come ho già fatto io (solo stamattina!!!) perché mi hai rotto le scatole altrimenti vado io a denunciarti per stalking…” e giù altre offese oltre quelle già espresse. A quel punto come si può non essere realisti e anche un po’ cattive con chi poco prima ti aveva detto che non si era sposato perché il 90% delle donne sono come te? Ditemi voi quante frustrazioni possano risiedere in persone così. Ho risposto semplicemente che io il suo numero l’avevo cancellato da un pezzo e che finora è sempre stato lui a cercarmi per primo (forse perché ritenendosi un buon partito non accetta di essere rifiutato?), e che comunque conservo tutti gli sms con relativa cronologia a riprova del fatto che non sono mai stata io a cominciare la diatriba del giorno. La mia nonna aveva proprio ragione quando diceva che una persona misura gli altri col metro del proprio cuore. E questa è una verità assoluta che vale per chiunque. Per cui mio caro bye bye e buona vita con mammà!!!

 
 
 
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