DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

ORA SONO LIBERO

Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.

 

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Tornare (parte due)

Post n°291 pubblicato il 02 Novembre 2023 da mygangsta

Ricordo ancora quando, molti anni fa ormai, il mio Maestro mi disse "Scrivi" e io, che non volevo scrivere su carta e riempire papiri, cercando un pò online trovai questo spazio libero, l'occasione di un blog prima ancora che tutto il web si sviluppasse con i social e i blogger di mestiere.

 

Parola dopo parola, riga dopo riga, ho delineato le parti più crude del mio passato, e mi fa sempre piacere pensare a quei momenti catartici di scrittura, la notte, su questa "pagina-rifugio".

 

A volte penso che non ho più nulla da condividere, altre che è tutta una scusa per "nascondere la polvere sotto il tappeto", altre ancora che torno a scrivere con piacere...

 

Vedremo quale dei tre pensieri prevarrà ma, come quasi ogni anno, mi collego nello scarmigliato giorno del mio compleanno...

 
 
 

L'estate mi fa meno paura?

Post n°290 pubblicato il 03 Luglio 2023 da mygangsta

L'estate mi fa meno paura.

Possibile?

Non so, stasera sento così.

Sensazioni di malinconia me ne dà ancora.

Ma forse meno di un tempo.

Il caldo torrido lo temo eccome ma, a volte, vorrei anche giorni di pieno sole.

Guarire un pò non fa mai male.

 
 
 

Neve

Post n°289 pubblicato il 15 Dicembre 2022 da mygangsta

Sono appena rientrato da una passeggiata nel buio e nella neve che ha ammantato il borgo al cospetto della montagna.

A volte sento che un modo per placare la tensione, quando sale, è quello di camminare a passo veloce anche quando, ironia della sorte, sento che le gambe potrebbero cedere.

Esco, cammino a passo veloce, ce la faccio, sento il freddo pungente sul volto, è una carezza, è il silenzio di questa montagna immersa nella neve, rischiarata da qualche luminaria e alberello di Natale.

E' una dimensione unica, non ci sono giudizi, cerco il contatto con la natura e la montagna che a volte sento lontane, eppure sento che vorrebbero dirmi qualcosa come tanto tempo, come quando lasciai la grande città natia per approdare qui.

E percepivo il calore e l'abbraccio della montagna, la osservavo e provavo una grande emozione, e riuscivo ad assaporare la calma che mi infondeva.

Eppure, me lo dicono, il problema c'è e non posso fare finta che non ci sia: scelte del passato mi hanno portato alle sensazioni di adesso, anche se mi dicono che posso guardare "il bicchiere mezzo pieno" perchè tutto sommato ci sono margini di miglioramento.

Guardo fuori dalla finestra, un manto bianco ha ricoperto il paese e i rumori, domani camminerò ancora nel freddo e nella neve soffice: nonostante tutto, è davvero bello.

 
 
 

Tornare

Post n°288 pubblicato il 02 Novembre 2022 da mygangsta

Tornare.

E' oltre un anno che non scrivo nulla, neanche per il mio scorso compleanno.

Ma in questo compleanno ho pensato di tornare.

Che dire? 

Affronto i miei demoni, giorno dopo giorno.

Sono qui, mi osservano, mi parlano.

Non si danno per vinti.

Ascoltano ogni mio passo e sono sempre allerta per cogliermi di sorpresa e farmi arrivare il Panico.

L'urlo di Pan scandisce certe giornate cupe mentre dalla finestra filtra la luce e il vicinato si gode la montagna e i sentieri tra un picnic e un'escursione.

Ho chiesto alla montagna perchè non mi aiuti più come prima.

Ho ricevuto in risposta la consapevolezza che non ho fatto pace con i miei demoni.

Ero convinto di essere sceso a patti.

Non era così.

Questo spazio anonimo, flusso di coscienza, sembrava superato: "non ho più niente da raccontare su quella storia".

Niente di più falso.

Io sono quella storia. Non posso nasconderla nell'ombra e credere che il mostro sonnecchi tranquillo.

Devo guardare ancora in quella direzione, troppi insoluti si celano laggiù.

Finché non li osservo, non li interrogo, non li affronto, l'urlo di Pan coprirà ogni altro suono.

Bene, compleanno.

Ricominciamo.

 
 
 

Unico amico

Post n°287 pubblicato il 01 Luglio 2021 da mygangsta

 

L'estate mi mette molta malinconia, tristezza, riflessioni e in questo periodo più che mai.

Anni fa in questo blog dove scrivevo anche di più avevo nominato spesso F, il mio grande amico, quel tipo di amico che dopo che hai avuto lui non senti più la possibilità di averne altri perchè nessuno potrebbe mai essere per te ciò che era lui.

Conoscenti sì magari, amici no.

Bene, non sto a raccontare di nuovo per filo e per segno ciò che avevo già affidato in passato a questo spazio ma ricorderò che lo conobbi durante la mia dipendenza perchè anche lui era preda della dipendenza tanto quanto me.

Nel baratro, nel disagio, nella sofferenza, nella sconfitta diventammo amici veri e fraterni ed eravamo sempre fianco a fianco in ogni momento oscuro che la dipendenza e l'astinenza forzata portano.

Poi io una volta "disintossicato" (non sto a riportare ancora perchè e come ma lo scrissi più e più volte come andò) gli rimasi sempre accanto cercando anche di convincerlo a smettere, a darmi retta, a lasciare la dipendenza.

Non ci riuscii. Ci volevamo un bene dell'anima ma non volle mai smettere, qualche volta ci provava ma svogliatamente e poco dopo mi confessava di esserci caduto di nuovo e che in fondo era la sua vita, non ne sarebbe venuto fuori.

Quando una grave malattia lo colpì (anche a causa della vita che pure io avevo fatto) non mi tirai mai indietro ma fui sempre con lui e a sostegno dei familiari (ne raccontai in presa diretta durante quegli anni anche qui).

Bene, sono anni che sono fondamentalmente rimasto solo (non me ne voglia la mia cara moglie ma lei, che lo conobbe e che già allora era al mio fianco, sa bene di cosa sto parlando) e soprattutto a luglio e in estate (momenti in cui iniziai la dipendenza da ragazzo e stagione che forzatamente viene intesa come "vacanziera" e "divertente") mi soffermo a pensare e a ricordare.

E così mi ritrovo a essere profondamente triste, con un peso sul cuore, con il desiderio di piangere amare lacrime (e non è vero che gli uomini non piangono).

Quante risate, quanti viaggi, quanti discorsi avremmo potuto fare insieme. Anche banalmente "soffrire" ed esultare per la disastrata squadra del cuore.

Quanto avrei voluto condividere il giorno del mio matrimonio...

Il prossimo dei miei molti tatuaggi sarà per lui, per il suo ricordo incancellabile.

Presto.

 

 
 
 
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Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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