carpe diem

.....e per giunta piove.

E' già passato un anno dall'inizio della nostra storia.

E siamo ancora al tempo rubato.

Rubato al lavoro.

Rubato a suo figlio.

Rubato all'ex marito

ed alla sua famiglia.

Si poteva far meglio e prima e non stava a me agire.

Sono stanco di domeniche e sabati sera passati da solo.

Proprio stanco.

Invito la mia geometra ad uscire

(se la chiamo ci sta)

o mi rimetto in vetrina su Cupido?

(ci ho già trovato parechie belle storie, l'ultima compresa)

O porto ancora qualche settimana di pazienza?

Ho bisogno di segnali subito.

Marlon Brando arrivò finalmente a saziare almeno sullo schermo, il segreto masochismo femminile, negli anni del cinema per famiglie, della società perbenista e delle ragazze sacerdotesse della loro verginità; luceva di giovinezza e di brutalità, era un attore sofisticato, un uomo tormentato.
E per la prima volta forse nella storia del divismo, un corpo, uno sguardo, un broncio, una canottiera, dilagarono con lo stesso imperio nella fantasia di donne e uomini: già dal suo secondo film, Un tram chiamato desiderio: uomini e donne si innamorarono di lui, il maschio predatore e intrattabile, il sadico capace di dolcezza, l’afasico collerico: non era bello e sembrava bellissimo, pareva persino che dallo schermo in bianco e nero emanasse un suo sconvolgente odore. Sapeva far correre la fantasia nel baratro dei sesso, anche se i suoi baci non erano così penetranti e le sue carezze così ardite, non si poteva allora in un film. Eppure, finalmente, un attore, un personaggio, suggeriva alle donne la violenza bruciante dell’erotismo senza amore, faceva rabbrividire i gay per la sua ambiguità sprezzante, dava agli etero l’inquietudine della loro fisicità inespressa, che mai una maglietta sudata avrebbe reso peccaminosa. Del resto il personaggio di Kowalski l’aveva inventato uno che se ne intendeva, Tennessee Williams, che nella banalità trasgressiva di allora gli aveva messo vicino la moglie
Incinta e devota e la cognata vedova e via di testa. Nella sessualità della fantasia le donne non si immedesimavano nella buona moglie e madre che si riprende il marito, ma in Blanche, la sedotta per crudeltà e scherno, e non solo perché aveva la grazia fragile di Vivien Leigh. Se buio e sottomissione dovevano essere il destino femminile, che almeno ci fossero fiamme e lacrime, peccato e nessuna redenzione.  

Camilla Cederna

Da "La Repubblica del 3 Luglio 2004

Ieri pomeriggio ci siamo visti,

solo un paio d'ore per scopare.

Appena ai preliminari

mentre l'eccitazione saliva, mi ha detto:

"Però mi piacerebbe, quel mio giovane collega.

Chissà com'è a letto...."

Continuando i preliminari ed anche mentre già la penetravo,

da dietro,

lei distesa a pancia in giù,

 io sopra.

Abbiamo analizzato i pro ed i contro.

Le ho detto:

"Va bene, puoi fartelo, basta che me lo dici prima,

anche un minuto prima,

tanto,

se na hai voglia e lo vuoi fare, non non ho mezzi per impedirtelo...

Ma poi mi racconti tutto, anche i particolari."

"No,

mi ha detto

il rischio è troppo grosso

poi tu t'incazzi e mi lasci.

Non voglio correre il rischio di perderti."

Mentre scopavamo la chiedevo se avrebbe voluto farsi prendere da quell'altro e le descrivevo possibili modi.

"Si,

diceva,

avrei voglia ma non voglio."

Mi eccita l'idea.

Le dirò di farlo. Magari sopravviviamo anche a questo.

Siamo andati anche al Prater, in quella prima estate.

Sono salito con lei su giostre che mi facevano torcere le budella (a me viene la nausea in altalena!).

Quando siamo scesi mi ha chiesto: perchè sei così pallido?

Anche guardarla in viso mi sconvolgeva, ma in un'altro modo.

Uscivamo, nella notte di Vienna a qualunque ora, andavamo a mangiare nei wurstelstand: wurstel senape e birra.

Una notte, in Mariahilferstrasse, davanti alla vetrina di un pornoshop che c'è ancora ma è molto più grande, mi ha tradotto il titolo di un film in cassetta:

Nur eine nutte.

Solo una troia.

Ha sorriso guardandomi negli occhi...

A casa, ha preso un fascio di cravatte e cinture da uomo dall'armadio e, mostrandomele mi ha detto:

Non ci crederai, ma non so assolutamente di chi siano...

Mi parlava spesso dei problemi di alcoolismo in Austria. Mi diceva che le ragazze sperano di trovare un marito che lavori e non beva.

Lei era cresciuta in Burgenland..

H. era sicuramente Nur eine Nutte.

Lo sapevo, io amo quel genere di donne, donne per le quali in sesso è importante e lo sanno fare senza preclusioni.

Ci siamo conosciuti al mare, in campeggio. Vivevo da solo con mio figlio di 6 anni e lo portavo in campeggio perchè è più facile fare amicizie.

Gli dicevo: vedi quella bimba? vai a giocare con quella bimba...

Così facevo amicizia con la mamma.

Avevo 32 anni. L'ho conosciuta così.

Lei ne aveva 25 ed una bimba di 7 anni.

Abbiamo fatto sesso per intere notti, la tenda si muoveva e tutti sentivano..

L'ho portata a vivere con me nella mia città. Siamo stati, l'uno per l'altra ottimi vicegenitori.

Era Nur eine Nutte, mi ha fatto corna con un mucchio di esotici italiani.

Nell'ultimo Capodanno che abbiamo passato insieme, al suono di Strauss (il bel Danubio blu), mi ha detto:

Quest'anno ci sposiamo, vero?

Ha sempre desiderato che ci sposassimo, ma io non mi fidavo più di lei da molto tempo.

eine nutte...

Rovistando tra vecchi messaggi ho trovato questo:

Vedi io ci ho provato per ventanni a capirlo trovandogli tutte le scuse possibili, nonostante appena sposati quando io lo desideravo sempre lui mi avesse detto che era meglio che mi dessi una calmata.

Che solo le puttane hanno sempre voglia.

Non so se hai idea di quello che la sua affermazione ha causato. La mia sessualità stava cercando di sbocciare, già ero arrivata a ventanni senza aver mai baciato nessuno, le prime esperienze di sesso con lui erano state un disastro.

Quando dopo un anno e più cominciava a piacermi e lui mi dice questo. Se mi avesse buttato un secchio di acqua gelida mi sarei raffreddata meno.

Poi il fatto del bimbo ha chiuso del tutto la storia almeno da parte mia. (l'aveva fatta abortire)

A lui non ho mai fatto sesso orale, e nemmeno lo faccio, l'ho fatto la prima volta con il primo amante che ho avuto a gennaio e mi è piaciuto moltissimo. Ma il pensiero di farlo a mio marito mi da il voltastomaco.

Se puoi nn dirmi mai che sono una puttana, è una parola che, mi gela....

Anch'io sono stato un marito, tutti facciamo errori, anche se io non ho mai fatto errori di questo genere.

Ma i mariti, come le mogli, dopo anni di convivenza, diventano grigi e piatti....

Das bin ich!

In Agosto sono andato a trovare amici che hanno una bimba. Al mare.

Ora ha otto anni ed è già una femminuccia raffinata ed elegante.

Io l'ho tenuta in braccio fin da piccolissima.

Eravamo tutti in costume.

Mi ha accarezzato i muscoli della pancia e mi ha chiesto:

"Sono muscoli questi?"

Scherzando, le ho spiegato che ho la struttura fisica dei cattivi del cinema,

muscolosi e spessi,

di quelli che torturano la principessa.

Che un minuto prima di essere uccisa, arriva il principe,

sul cavallo bianco,

con il mantello rosso,

i capelli biondi e gli occhi azzurri....

Uccide i cattivo, salva la principessa e la porta nel suo castello dove si sposeranno.

E lei mi ha risposto:

"allora io non sono una principessa"

Se n'è andata e mi ha lasciato a meditare sull'infanzia perduta...

Dolce e remissiva. Molto remissiva.

Troppo remissiva?

Si è affidata a me senza riserve, forse tutte le donne s'innamorano così, ma è la prima volta che lo sento così forte.

Quando si è sposata, suo padre le ha detto che, se fino ad allora era stata soggetta a lui, da quel momento avrebbe obbedito a suo marito.

E lei ci ha creduto.

Vorrebbe dire sempre di si, anche quando i si sono inconciliabili fra di loro.

Farebbe di tutto per sottrarsi ai conflitti, fino a star male, malissimo, per non dire un no.

Certo, con una donna così ci si sente un vero uomo,

la si può guidare.

Le donne che ho avuto sono tutte cresciute, stando con me. Se le ho prese piccole di carattere, le ho tutte lasciate un pò più grandi. Qualcuna molto più grande.

Sono indeciso tra il desiderio di aiutarla ad affermare le sua personalità, farsi forte ed indipendente

e quello di godere delle sua dedizione.

E' bella ed intelligente, può fare di sè ciò che vuole. Se vuole.

Me nel sesso, voglio che resti la geisha obbediente che ama in me l'uomo forte che la prende.

E se l'innamoramento è roba da cameriere, dirò che per lei provo una forte passione.

Per la prima volta da anni mi sento la metà di una coppia.

Oggi non c'è e mi manca.

Siamo andati alla

festa maiala...

C'erano solo persone di aspetto gradevole ed in genere simpatiche.

Alcune donne bellissime.

Ma troppa gente e troppi nuovi.

I pochissimi che conoscevamo ci hanno accolto con calore così come i padroni di casa.

La mia bottiglia di Cartize fresco, è stata la prima ad essere aperta ed a girare.

Quando (dopo troppo tempo) sono iniziate le giostre maiale, noi come parecchi altri ce ne stavamo vestiti e spaesati,

per conto nostro.

Ci siamo guardati, ci siamo capiti,

abbiamo preso le nostre cose e ce ne siamo andati.

Poi mi ha detto:

"Sai, non ero in vena, stasera, solo venuta solo perchè sapevo che tu ci tenevi."

Io c'ero andato solo perchè pensavo che ci tenesse lei.

Siamo andati a casa ed abbiamo fatto sesso noi due.

Come al solito, splendidamente.

Siamo stati invitati ad una festa per stasera.

E' una festa un pò maiala, sappiamo già che succederanno cose particolari.

Solitamente sono io a decidere se andare o no a queste feste e sono io a ricevere gli inviti.

Mi ha detto che, tra passare la serata con me ed andare alla festa,

preferisce la festa.

Non è la prima volta che facciamo di queste cose.

Ma è la prima volta che sono seccato.

Un anno fa, come oggi, ci incontravamo per la prima volta.

E' stato un incontro al buio, non ci eravamo mai visti e lei mi ha atteso nella stanza buia di un bellissimo agriturismo.

Era nuda e distesa a pancia in giù.

L'ho accarezzata, leccata e penetrata.

Abbiamo fatto l'amore dalle dieci del mattino all'una.

Ininterrotamente.

E mi scriveva, subito dopo: 

Non mi dispiace niente di te. E’ incredibile, incredibile..      Ore 13,32 

Non riesco a tornare alla quotidianità. Testa e corpo, è tanta roba.         Ore 15,12 

Ma no, sono stata bene, lo rifarei. Basta  questo.  Ore 15,32 

Mi hai detto delle cose che non mi ha mai detto nessuno.   Ore 17,30 

Sono confusa, ho paura, sono felice, rivivo ogni istante come se fosse un film, ma non mi sembra di essere io la protagonista. Non che rispondi se non puoi. Serve quasi di più a me per riordinare le idee. Ma mi fa piacere condividere i pensieri con te.         Ore 18,45

E oggi, mi scrive:

Un anno d'amore...comunque vada, è tanto, topo mio...

...e ancora:

La prima volta che mi hai toccato...mi hai presa per la vita e sei sceso giù piano. Mi sono piaciute subito le tue mani forti e delicate...

E' passato un anno da quel giorno.

Allora era sposata e si è separata, non tutti i momenti sono stati facili, ma nessuno è stato infelice.

Abbiamo fatto insieme cose che pochi fanno.

Ha sgranato gli occhi davanti ai tramonti delle mie coste, lei terragna toscana.

Ed abbiamo fatto sesso.

Tanto sesso.

Come pochi, credo, possono anche solo immaginare.

...è un vino di Maremma, profumato di frutti.

Rosso scuro.

Ieri sera, al ristorante,

seduti fuori,

ne abbiamo bevuta una bottiglia.

Il macchina guardavo il suo profilo.

Mi sembrava stilizzato da Klimt.

Colori delicati e forti.

La vedevo così bella da sentirmi le lacrime agli occhi.

Ieri sera ho capito cos'è una catena d'amore.

Io accetto che la mia vita sia:

legata,

condizionata

e 

impedita

da lei.

E lo voglio.

La catena l'ho fatta io e mi è leggera.

Camminavamo in mezzo a tutta quella gente e lei,

come fa spesso,

mi teneva una mano sul culo.

...un monolocale che dividiamo con amici e che usiamo quando abbiamo poco tempo.

E' a metà strada fra casa sua e casa mia.

Domenica sera sono arrivato per primo nella tana.

Quando è arrivata le ho comandato di spogliarsi.

Davanti a me.

Io la guardavo fumando, dallo sdraio sul terrazzo.

Le ho detto:

"puoi tenere il cappello"

E' venuta, nuda sul terrazzo, a prendermelo in bocca.

L'ho appoggiata alla ringhiera e l'ho presa.

Io completamente vestito.

Nessuno ci poteva vedere ma sentivamo le voci dei condomini sui terrazzi.

Lei soffocava versi e singulti

per non farsi sentire.

Poi abbiamo continuato sul letto.

E mi scrive: "che bello amo' quando mi chiedi se ti amo, prima di mettermelo in bocca"

Domenica sera ci siamo fatti davvero una bella scopata, ce l'avevo durissimo, ero completamente padrone di me e l'ho presa con fredda eccitazione.

Dice che in un anno, non l'ho mai fatto una volta uguale all'altra.

Ogni volta una diversa fantasia.

Non mi piacciono gli uomini innamorati!

Non si addice ad un uomo pendere dalle labbra di una donna,

Cercarla troppo e frignare se lei non vuole.

Mina

É l'uomo per me,
fatto apposta per me,
è forte con me e da uomo sa dir,
parole d'amor...
Ma ciò che amo in lui,
è il ragazzo che,
nasconde in sé...

E' una buona descrizione di un uomo.

E' il mio secondo blog.

Il primo era molto bello.

Ci scrivevo tutto ciò che mi sembrava rilevante della mia attuale vita sessuale. Con qualche flash back sul passato. 

Me lo hanno chiuso perchè (credo) troppo maiale.

Non ho intenzione di adattarmi.

Farò esattamente come credo e se me lo chiuderanno, pazienza.

Non è che io abbia solo le donne come interesse, ma mi interessano molto.

Forse perchè, tranne mia madre, nella mia famiglia non c'erano femmine, perciò le donne sono sempre state un mistero per me.

E ancora lo sono.

Ho una compagna.

Le voglio molto bene.

Alla domanda se mai fosse stato innamorato

Gianni Agnelli abbia risposto che

l'innamoramento è roba da cameriere.

Io non lo so, se l'innamoramento è roba da cameriere.

Sicuramente uomini e donne (cameriere e non)

si innamorano in modo diverso.

Una donna mi scrive oggi:

"che bello essere innamorata"

Non è una cameriera, è un'infermiera.