Creato da epagogico il 29/09/2011
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Giro per casa

Post n°7 pubblicato il 16 Novembre 2011 da epagogico

Giro per casa. Passeggiando lentamente con le mani affondate nelle tasche calde. Come se non fosse una casa, bensì un mondo, come se non fosse sostanza, bensì un ricordo.
Mi appoggio al davanzale della finestra, il vetro freddo sul naso, l’alone caldo del mio respiro, guardo fuori: saracinesche sbarrate, strada deserta, luci gialle che rievocano goffamente un medioevo stantio.
Attraverso a passi lenti la cucina: mobili da modernariato, la televisone rotta, il cestino pieno di rifiuti, la lavatrice Candy, una piantina di basilico che non so come riesce a sopravvivere nonostante me, il tavolo e poi le sedie. Quante volte mi sono seduto, quante volte ci ho mangiato: gusti, odori affollano la mia bocca, le mie narici.
Vado in bagno, mi siedo sul cesso con il coperchio abbassato, tiro l’acqua tre volte di seguito, il rumore dello sciacquone mi rilassa, sarà per quello scroscio che un po’ tutto porta via non si sa dove. Boccette di bagnoschiuma, deodoranti, gel, creme, lamette… mi stendo nella vasca vuota. E’ bianca e fredda ma si sta comodi. Vorrei morire in una vasca.
Apro gli occhi, mi risveglio non so come in camera, nel letto: il piumone bianco a fiori azzurri e rossi dell’Ikea, sulla sinistra la sveglia al quarzo con i numeri rossi, la luce fioca dell’abat-jour, i libri accatastati sul tavolo basso e, dall’altro lato, la lampada rossa, quella per certe occasioni, lo stereo vicino a me che mi accompagna nelle mie notti.
Delineo con lo sguardo gli oggetti che mi circondano e proietto inconsapevolmente dentro di me ciò che ogni cosa rappresenta o ha rappresentato. Gli oggetti mi fanno paura stasera, non sopporto la loro presenza, ne percepisco l’anima corrosiva, la segreta immortalità che io stesso alimento.
Allora mi immagino giocoliere: io che lancio in aria libri, sedie, tavoli, abat-jour, televisori, sveglie, ciabatte, tazze, caffettiere, cellulari… io che mi destreggio con leggerezza, grazia ed abilità dimenticando ogni forma e funzione, facendo attenzione solo alle diverse traiettorie per poi gettare con leggiadria tutto in un grande sacco e… sì, via tutto.
Che bello essere circondato solo da bianche e silenziose mura un po’ scrostate. Guardo in alto, nell’angolo più lontano da me, un ragno nero dalle lunghe zampe sta iniziando a tessere la sua tela. Pura essenzialità. Lo lascio lavorare, fuori fa freddo, il cibo scarseggia, non ho davvero nessun motivo di toglierlo.

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Commenti al Post:
vengodabadoo
vengodabadoo il 17/11/11 alle 11:32 via WEB
Tranquillo, finchè per mangiare non siedi davanti al cesso col coperchio abbassato, va tutto bene.
 
 
epagogico
epagogico il 17/11/11 alle 19:40 via WEB
Non sono arrivato ancora al punto di confondere il bagno con la cucina. Scommetto che tu l'hai fatto! :)
 
   
vengodabadoo
vengodabadoo il 18/11/11 alle 15:41 via WEB
Francamente ancora no. Ma non pongo limiti alla provvidenza.
 
     
epagogico
epagogico il 18/11/11 alle 19:40 via WEB
Casomai all'(im)provvidenza!
 
xenuca
xenuca il 17/11/11 alle 13:24 via WEB
Epago', solo un post fa ti rammaricavi per lo spreco d'acqua di un povero rubinetto bisognoso di cure, e ora ci sveli che per rilassarti ti attacchi allo sciacquone! Non è meglio quella lampada lì per quelle occasioni così?
 
 
epagogico
epagogico il 17/11/11 alle 19:43 via WEB
Lo sciacquone mi sciacqua i pensieri, mica è acqua sprecata. Lo scroscio mi piace. La goccia mi irrita. Sono due filosofie differenti.
 
   
nataieri_notte
nataieri_notte il 17/11/11 alle 21:03 via WEB
I ragni sono simpatici e pazienti, io non li tolgo mai. Bellissimo post!
 
     
epagogico
epagogico il 17/11/11 alle 22:10 via WEB
Pazienti sicuramente, simpatici non so. L'altro giorno in un angolo del giardino ho incontrato un ragno crociato ma non era molto in vena di imbastire una conversazione.
 
   
xenuca
xenuca il 17/11/11 alle 21:07 via WEB
Toh, e io che credevo che voi uomini i pensieri li sciacquaste nel bidet...
 
     
epagogico
epagogico il 17/11/11 alle 22:11 via WEB
Zitta zitta, stasera ho pensieri alti. Almeno a livello dello sciacquone!
 
pabela84
pabela84 il 17/11/11 alle 21:05 via WEB
Il basilico ringrazia per l'attenzione e si lancia nel vuoto. Che ci sia un mistico giardino zen, lì sotto?
 
 
epagogico
epagogico il 17/11/11 alle 22:13 via WEB
Non vorrei avere un vaso di basilico sulla coscienza. Non potrei sopportarlo. Da adesso in poi lo tratterò benissimo! :)
 
   
pabela84
pabela84 il 17/11/11 alle 22:37 via WEB
Gli hai dato un nome? Bisogna dargli un nome!
 
     
esperiMente
esperiMente il 17/11/11 alle 22:52 via WEB
Basil?
 
     
epagogico
epagogico il 18/11/11 alle 19:38 via WEB
Si, perchè no... Basil! Mi ricorda qualcuno.
 
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