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« Piccole riflessioniSin City – 2. Stare al gioco »

Sin City - 1. Letteratura, fumetti, cinema

Post n°14 pubblicato il 15 Agosto 2005 da imatan

Ultimamente ho spesso riflettuto sul rapporto che possono avere questi tre mezzi di intrattenimento, comunicazione e quant'altro.

Ho sempre pensato che avessero un legame molto stretto. A parte il fatto che ci troviamo davanti a tre modi di narrare, potremmo considerare il fumetto il giusto mezzo tra i due estremi. L'unione perfetta tra i due mezzi considerati adulti è una forma d'arte considerata cosa da bambini.

La letteratura è parola scritta, il cinema immagini, il fumetto parola scritta ed immagini contemporaneamente.

Il legame fumetto-cinema, tralasciando l'evidenza dei film tratti dai fumetti e degli adattamenti a fumetti di film, è netto nel mezzo tecnico dello storyboard.

Per chi non lo sapesse, lo storyboard è una visualizzazione per disegni di una sceneggiatura, una sorta di fumetto attraverso il quale il regista mette su carta (a volte attraverso schizzi fatti dai registi in prima persona, o con l'aiuto di disegnatori professionisti) i punti basilari, le inquadrature principali da girare.

Vedendo Sin City ci troviamo davanti ad una forma nuova di intrattenimento: il cinema-fumetto. Le immagini cinematografiche sembrano prendere vita dalle vignette del fumetto, come anche il fumetto sembra prendere vita grazie al mezzo cinematografico, attraverso uno scambio continuo tra i due mezzi.

Una cosa per certi versi simile era accaduta con l'invenzione dei fumetti animati di Gulp! E Supergulp!, in cui le vignette non venivano animate nel senso classico del termine, ma l'effetto veniva ugualmente dato grazie ai movimenti di macchina.

In quel caso un mezzo espressivo quale l'animazione (considerata per bambini) si alleava al fumetto (considerato per bambini).

Nel caso di Sin City il fumetto (considerato per bambini) si allea al cinema (considerato per adulti).

Dell'animazione al cinema ormai non ci si fa neanche più caso.

Quando potremo assistere al risveglio di cervelli che porterà alla rivalutazione del “mezzo fumetto”?

 
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