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« Delle paure | AMORE E REALTA' » |
povere galline
Post n°18 pubblicato il 12 Settembre 2006 da pippop3
Una ventina di anni addietro ritenevo doveroso e salutare per me e la mia famiglia nutrirmi con animali da me allevati. Allevavo alcune galline, qualche papera, conigli e tutto pareva ricollegarsi ad una antica tradizione contadina. La mia esperienza risale a quel periodo di passaggio tra la quasi totale povertà ed il prima lento poi fulminante cammino alla ricchezza collettiva. Nel corso della vita ho ucciso conigli e galline e papere in considerevole quantità. Poi la generazione a me successiva, da mia figlia alle nipoti, storceva il naso quando presentavo da buon cuoco il coniglio al civet o il pollo allo spiedo. La carne era troppo dura….. e poi ero un assassino a uccidere quei poveri animali. Dapprima mi arrabbiavo perché allevare gli animali non è poca cosa! Si tratta di farli vivere bene ….finchè vivono! E ciò costa fatica! contestavo ciò che dicevano asserendo che se io ero assassino loro erano i mandanti!!! Poiché non erano vegetariani assoldavano qualcuno ,“il macellaio”, affinché facesse il lavoro che avrebbero dovuto fare in prima persona. Quindi erano assassini e vigliacchi! Successivamente una mia nipote diventa vegetariana. Ciò che mentalmente ho costruito si sfalda come un castello di carte in una bufera. Dunque è vero che si può eliminare la persecuzione contro gli animali!!! Mi vengono in mente, malgrado la mia preoccupazione costante di far soffrire il meno possibile la vittima, occhi di animali che mi scrutano nel momento fatidico Che capiscono che il momento è arrivato e taluni subiscono fatalmente mentre altri reagiscono con violenza. Ricordo un agnello che non ho avuto il coraggio di uccidere mentre lo ha fatto mio suocero chiedendomi cosa mi era successo. Man mano che gli anni passavano allungavo il tempo dell’attesa e gli animali diventavano sempre più vecchi morendo di vecchiaia. Abitavo in città ed avevo un rustico cadente a pochi chilometri dal luogo di lavoro e nella pausa di mezzogiorno venivo a dare da mangiare all’unica gallina che mi era rimasta che ormai aveva otto anni. Estate ed inverno quando mi presentavo al cancello con la macchina lei correva verso di me e si lasciava accarezzare fino a che non spargevo il becchime al suolo. Poi un giorno di primavera la vidi arrivare ciondolante, pareva non stesse bene. Si lasciò prendere e mi sedetti sulla sedia con lei sulle ginocchia accarezzandola. Fu allora che strattonò e morì!!!!! Mi parve quella notte che LEI aspettasse me per morire !
Oggi ritengo comunque che essendo noi onnivori l’alimentazione con proteine animali sia naturale ed alla contestazione che la natura non va toccata e lasciata libera osservo che anche l’umanità è NATURA e fa quindi parte del gioco al massacro che la natura stessa ha costruito. L’orso onnivoro come noi mangia miele, formiche, larve, verdura, frutta, e talvolta uccide le pecore…………lo vogliamo condannare per questo? |
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:52
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il 25/03/2009 alle 07:15
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il 24/03/2009 alle 18:14
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il 24/03/2009 alle 17:07
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il 24/03/2009 alle 14:45