E' una giornata bellissima, ne approfitterò per fare due passi in collina.
C'è un posto che amo più di ogni altro, attraverso i boschi di castani, tra sentieri di foglie secche e ricci che crepitano sotto i miei piedi raggiungo il crinale della collina ove rocce che si sporgono sul vuoto offrono occasione di riposo e la miglior visione sulla pianura sottostante.
Dalla collina torinese al pinerolese è un susseguirsi di campi coltivati alterni a gruppi di pioppeti e minuscole borgate che paiono schizzi rosati.
Sotto me il nastro nero d'asfalto assolato, e ovattati mi arrivano i rumori del traffico.
Come un masso errante sorge dalla pianura la rocca di Cavour.ed a sud un piccolo nastro blu è l'Appennino. Grige colonne di fumo che inseguono le nuvole ricordano che l'uomo è presente anche se ai miei occhi invisibile.
Alcuni metri sopra di me si erge su un masso una chiesetta votiva e dagli anfratti sottostanti la poiana spicca il volo.
Attorno a me orme di caprioli, e tassi, il trillo delle cincie more le ghiande rosicchiate dai topini e dagli scoiattoli ammonticchiate nei tronchi cavi delle quercie.
Ed ancora festuche ormai secche e muschi e licheni che chiedono pioggia.
Io vedo il mondo con questi occhi e non do peso all'uomo se non come surrogato alla natura in quanto quando lui non sarà più la natura sarà ancora.
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:52
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il 25/03/2009 alle 07:15
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il 24/03/2009 alle 18:14
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il 24/03/2009 alle 17:07
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il 24/03/2009 alle 14:45