Creato da eroico.aviere il 25/10/2006

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« Messaggio #170And You? »

Post N° 171

Post n°171 pubblicato il 07 Marzo 2008 da eroico.aviere

Comu voli Diu...


Prima o poi mi deciderò e pubblicherò anch’io su Anobi l’elenco dei libri che ho letto e nel farlo mi toccherà citare tra le “perle” un libro fondamentale  per la mia formazione culturale, “Il manuale completo del modellismo in plastica”, scritto da un bravo modellista inglese che se non ricordo male si chiamava Chris Ellis... boh, devo verificare... l’ultima volta che l’ho letto risale a circa vent’anni fa, quando lo consultai di sfuggita per rimediare ad un grosso pasticcio che avevo combinato con il carrello di un B-17. Malgrado i consigli, non riuscii a risolvere il problema: il grosso bombardiere americano finì nella spazzatura ad un passo dalla realizzazione ma perlomeno la lettura del manuale servì a non demoralizzarmi. Se il caso era contemplato negli “incidenti di percorso” voleva dire che altri deficienti come me erano capaci di commettere lo stesso errore, quindi, come dicevano i saggi “mal comune, mezzo gaudio”.
Quando dico che quel libro lo potevo recitare a memoria, beh credetemi, è così. Il massimo era leggerlo durante le giornate in cui mi assentavo da scuola per l’influenza, mi piaceva alternarlo ad un volume a caso dei Quindici, una delle enciclopedie dell’infanzia più diffuse della mia generazione.
Mi piace leggere quando sono costretto a casa per via di quei malanni che ti allontanano dal tran tran quotidiano, ho sempre pensato che non tutti i mali vengano per nuocere ed alcune pause siano rigenerative.
Ad esempio negli ultimi giorni di riposo forzato ne ho approfittato per leggere: qualche tempo fa una mia amica mi ha prestato l’ultimo di Ammaniti, Come Dio comanda.
Forse per via del senso di nausea che mi ha accompagnato durante il lungo periodo di influenza (non riuscivo a sentire correttamente neppure il gusto del caffè, “summa” sventura  per un caffeino-dipendente come il sottoscritto), forse perché Ammaniti non mi fa né caldo né freddo, devo ammettere che l’ho trovato orribile. Intendiamoci, non illeggibile, tutt’altro: è un libro che ti prende dalla prima all’ultima pagina, scritto con un ritmo incalzante, non vedi l’ora di sapere come va a finire e tutto il resto dei bla bla... ma alla  lunga prevale il disgusto.
Disgusto per gli ambienti degradati descritti in maniera compiaciuta, i personaggi senza speranza, vuoti, alcuni talmente inutili nel contesto narrativo che quando si tolgono dai coglioni a metà storia, ti chiedi che cavolo ci stavano a fare. I protagonisti mangiano porcherie che lasciano l’alito cattivo, si muovono in ambienti puzzolenti, cambiano pelle secondo l’evoluzione narrativa. In questo scenario deprimente, viene più volte chiamato in causa quel Dio a cui il titolo fa riferimento, un Dio silenzioso che sembra assistere dall’alto all’intreccio di tutti quegli eventi che i miserabili interpretano come segnali inequivocabili della sua volontà, avvalendosi della stessa profondità interpretativa di un bambino scemo.
Aggiungete dei dettagli sparsi a casaccio, un venditore ambulante nero investito da un auto che risorge inspiegabilmente, un anello che sparisce dalla mano di una ragazzina trucidata che ti fa pensare a delle ripercussioni fondamentali.
Invece. Nulla. Non se ne fa niente.
Ecco, la lunghezza media delle frasi è pressappoco questa: un punto fermo ogni due, tre parole. Ottimo per entrare nella memoria a breve termine e non fare scervellare il lettore.
Pare che Salvatores sia impazzito e voglia farne un film; anzi, pare che il primo ciak... vabbeh, tanto non andrò a vederlo.
Non esiste la via italiana del pulp, oppure se esiste non è questa: il pulp di Tarantino è lo spaghetti western trasposto ai giorni nostri, odora di polvere da sparo e salsa Chili, con tonnellata di ottima musica in sottofondo. Quello di Ammaniti puzza di muffa e zuppa di cavoli andata a male. E in sottofondo suona Ligabue. Che sfiga!
Altro libro, altra settimana di convalescenza. Zugzwang, mossa obbligata di Bennet Ronan. Consigliato a chi ama gli scacchi, a chi vuole immergersi nell’atmosfera   della Russia zarista, a chi si compiace di scoprire pagina dopo pagina intrighi e complotti prima che vengano rivelati dallo scrittore.
Sto per finirlo e ne sono entusiasta. Chi ama leggere può capire come ci si sente... A proposito di scacchi e rompicapi, se non avete nulla da fare, tipo siete al lavoro ma il boss non c’è oppure è talmente idiota che non capisce la differenza tra un foglio di excel ed un blog (esistono, esistono...), vi propongo questo giochino che ho scoperto leggendo un blog: si tratta di coprire un grosso disco rosso mettendovi sopra cinque piccoli dischi grigi... il gioco si chiama Cover te red spot, lo trovate cliccando qui, per giocare non dovete far altro che inserire un qualsiasi username nella finestrella e cliccare “GO”... sembra una cosa facile, no?

Commenti al Post:
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 07/03/08 alle 19:47 via WEB
Prima di andare a giocare a Cover te red spot, ti volevo assicurare che non credo leggerò mai, manco dovessi stare a casa in quarantena da Ebola,“Il manuale completo del modellismo in plastica"....;-))))))))
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 07/03/08 alle 20:05 via WEB
Suppongo che si tratti dello stesso motivo per cui non mi vedrai mai sfogliare una rivista che parla di uncinetto, nemmeno sotto la minaccia di ascolto continuato ed ininterrotto dell'ultimo cd di Little Tony..
 
   
stic.strap
stic.strap il 07/03/08 alle 23:57 via WEB
mi associo totalmente! è bello tornare a leggerti!
 
     
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 09:33 via WEB
Dici così perché non hai ancora provato a giocare a "cover the red spot"... mi aspetto una bella dose di vaffa....
 
MareMatta
MareMatta il 09/03/08 alle 00:37 via WEB
come ho fatto a star tutti questi giorni senza leggerti? :) ora capisco quel leggero senso di insoddisfazione, quel subdolo senso di depressione, quel.....ahahahahahahahaha! mi fai morire :)
i libri di modellismo non li mai letti ma ho avuto i miei periodi di passione per: la fotografia (e ho letto enciclopedie su focali obiettivi iso asa esa), le inclusioni, il cucico, il ricamo, l'uncinetto, la lavorazione della creta (e tutti i "simili" pasta al sale, pasta di marmo, pasta al forno) la pittura la scultura la cartapesta....e poi non ricordo più, tranne il modellismo...come si chiamava quel libro????????
 
 
MareMatta
MareMatta il 09/03/08 alle 00:37 via WEB
(inutile dirti che i quindici li conosco a memoria eh?)
 
   
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 09:38 via WEB
Pasta al forno? Sono un esperto dell'argomento, sai?
Per quanto riguarda i quindici, conosco a memoria "fare e costruire" e "luoghi da conoscere", gli altri li sfoglio tuttora di tanto in tanto. Sono molto contento ed orgoglioso di essere riuscito a tramandare, più o meno integro, questo immenso "patrimonio culturale" a mia figlia, che già mostra di apprezzarlo molto avendo scambiato un volume per un albo da colorare...
 
Champagne_e_Polpette
Champagne_e_Polpette il 09/03/08 alle 11:55 via WEB
Posto l'anteposto che in ogni argomento mi viene spontaneo trovarne l'aspetto ridicolo, devo confessarti che da "piccolo" anch'io amavo costruire quelle spaventose macchine da guerra - carriarmati, aerei, navi) che le industrie soprattutto giapponesi sfornavano nei peggiori negozi di giocattoli (poi "sdoganati" come negozi di Modellismo): adoravo la precisione e la veridicità della Tamiya (i cui carroarmati..o carriarmato..o carriarmati..insomma, Quelli!) avevano all'interno anche il motorino a batteria. E ci si metteva quattro o cinque pomeriggi buoni per finirli, ed altri quattro o cinque per dipingerli minuziosamente. Altresì mi è piacevole ricordo la Airfix, della quale montai tutti i modelli esistenti (dal Sopwith Camel, al Me109, allo Spitfire per finire con il B'52 e con la Nimitz) e ancora le schiere della battaglia di Waterloo, perfettamente ricostruita, coi "minisoldatini" che avevo ridipinto (compreso il kilt degli scozzesi) a mano spendendoci decine di maialini delle mance rotti e ore ed ore di micropittura (rigorosamente Humbrol). Insomma, non avevo quel prodigioso Manuale, ma ero abbastanza rincoglionito per perdere (o forse guadagnare) il mio tempo in quell'hobby (aiutato da un padre che la 2nda guerra l'aveva fatta e da un nonno che aveva fatto la prima, schierato con le truppe Austroungariche). Tutto quel tempo mi aiutò, e l'ho capito molti anni dopo, a capire la stupidità dell'uomo, e al ripetersi infinito dei suoi errori. Anche un approccio puramente ludico può dare frutti filosofici. Ora come ora odio la guerra ma resto affascinato dalla Storia e da ciò che sarebbe accaduto se Napoleone non avesse perso a Waterloo, se Hitler non avesse perso in Normandia o se i Turchi avessero devastato Vienna. Forse oggi tiferei Galatasaray. O Borussia. O Paris Saint Germain.
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 09:54 via WEB
Non so come confessarti che ho avuto tra le mani pure il modellino di una donna incinta in scala 1 a 8, se non ricordo male della Heller, nota casa d'oltralpe famosa per aver realizzato tutte le versioni degli aerei francesi della seconda guerra mondiale che in trent'anni d'attività non si è mai filato nessuno: a distanza di anni, malgrado il risultato raccapricciante debbo riconoscere che il kit, a suo modo era molto valido da un punto di vista didattico in quanto realizzato in plastica trasparente con gli organi interni da colorare, compreso il feto che data la mia precipitosità ho installato in posizione podalica... non era il massimo esposto in mezzo ad un battaglione di Panzer ed un accampamento di Marines; prima di liberarmene ho persino tentato di camuffarla come arma segreta nazista ma il pancione la tradiva.
 
abbeh
abbeh il 10/03/08 alle 09:23 via WEB
io ho letto ammanniti, e non solo "come dio comanda" ma anche tutti gli altri. secondo me è strepitoso e quest'ultimo l'ho trovato carico di quelle invenzioni che avevano caratterizzato i primi scritti. uno dei miei preferiti rimane "branchie", il più divertente "ti prendo e ti porto via" e il più commovente "io non ho paura" (anche di questo salvatores ne ha tratto un film bellissimo) ma se non ti è piaciuto questo non leggere nenache neanche gli altri.
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 10:03 via WEB
Pensa che sono stato tra i primi ad averlo scoperto con "Fango" che, come mi è capitato con l'ultimo, ho letto tutto d'un fiato. Malgrado questo, c'è sempre qualcosa che mi lascia perplesso nelle sue storie, come se all'interno del meccanismo qualche rotella girasse al contrario; malgrado sia conscio del fatto che spesso la ricerca della precisione, i dettagli, la coerenza siano sacrificabili per il buon andamento del processo narrativo e che molti scrittori si avventurano in questo sentiero pericoloso non riesco a non pensare che "come dio comanda" sia scritto in fretta, molto in fretta.
 
palladisole
palladisole il 10/03/08 alle 10:18 via WEB
il mauale completo del modellismo in plastica! come ho fatto a perdermelo! :-)
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 10:06 via WEB
Ne custodisco gelosamente una copia "di sicurezza" che ho comprato quando ho visto sfaldarsi la copertina del primo... é un cimelio storico...
 
   
palladisole
palladisole il 12/03/08 alle 14:41 via WEB
è in vendita?
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 10/03/08 alle 15:35 via WEB
Da qualche parte ho un paio di libri di Ammaniti, ma mai letto. Mi è capitato, però, di leggere sue piccole recensioni a libri di un autore (pulp? Boh) statunitense, il quale merita davvero perché lui sì che sa creare atmosfere pregne di odori (e non di cavolo andato a male), di situazioni tutte coerenti e non perde nemmeno una comparsa tra le righe delle pagine, persino i suoi dettagli che, a prima vista, sembrano inutili sono fondamentali.
Lascero i due Ammaniti dove stanno (chissà dove) e continuerò le mie letture come le ho sempre fatto: lasciando il tutto al caso e finora, quasi sempre, mi è andata bene.
Però "Io non ho paura", il film, era bello.
Ora vado a provare il "Cover the red spot".
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 10:15 via WEB
Chissà perché mi sono fissato che lo scrittore statunitense sia Elmore Leonard, per quanto non sono sicuro possa definirsi "pulp" (mai stato bravo a definire o classificare qualsiasi cosa). In ogni caso te lo consiglio, le storie sono spesso intricate ma avvincenti ed ha una particolare abilità nel rendere convincenti i dialoghi dei suoi personaggi anche nelle situazioni più disparate.
D'accordissimo, "Io non ho paura" era molto bello.
 
   
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 13/03/08 alle 09:59 via WEB
Di Leonard ho letto "Tishomingo Blues" che mi è piaciuto davvero tanto e che mi sentirei di consigliare vivamente. Ho anche letto "Il grande salto" che ricordo ancora molto bene ed è un ottimo segno. Da qualche parte in casa c'è anche "Cat Chaser" in attesa di essere letto. E' bravo, molto bravo. Mi riferivo, però, a Lansdale.
Nemmeno io riesco a definire i generi. Sono ancora alla ricerca della definizione "perfetta" del genere "noir" ;)
 
     
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 11:19 via WEB
Noir.... pensa che nella stessa categoria ci metterei Scerbanenco, Fusco, Pinketts e Camilleri, quindi come vedi non so come aiutarti: secondo un mio cliente, uno di quelli più strambi, la perfetta interpretazione del genere è data dalla "Trilogia Marsigliese" di Jean Claude Izzo... gli ho promesso che prima o poi l'avrei letta, ma è stato solo per farlo contento...
 
     
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 14/03/08 alle 12:28 via WEB
La "Trilogia" di Izzo va assolutamente letta. Ancora sono sotto il fascino di Fabio Montale eppure sono passati sei anni... Assolutamente, ripeto! ;)
Fusco? Ora mi informerò ;)
 
     
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 12:44 via WEB
Non ha scritto molti romanzi Gian Carlo Fusco: era un personaggio bizzarro, sopra le righe. Di lui ho letto soltanto "Duri a Marsiglia" che magari non rientra alla perfezione nel genere noir però ricordo che era davvero molto bello, una sorta di viaggio iniziatico di un ragazzo antifascista rifugiatosi in Francia che entra nel giro della malavita Marsigliese, facendo carriera: ricordo nitidamente una scena che mi ha colpito come un pugno nello stomaco che consiglio vivamente a chi ha paura del dentista...
 
clotiride
clotiride il 11/03/08 alle 16:49 via WEB
io invece quando sto male non riesco a leggere...motivo per cui ho letto solo le prime righe del tuo post...scusami, non ci riesco... però forse un giorno mi informerò sul modellismo in plastica! ;)
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 10:18 via WEB
A questo proposito, ritenendo di fare cosa gradita, sto pensando di pubblicare a puntate su questo blog tutti i 24 capitoli del manuale.. e sappiate che poi interrogo!
 
   
clotiride
clotiride il 12/03/08 alle 16:28 via WEB
anche no... dai...che ti vogliamo bene, sai? pubblica le tue foto nudo allora...
 
   
womanonthemoon
womanonthemoon il 12/03/08 alle 17:01 via WEB
non vedo l'ora!
 
     
eroico.aviere
eroico.aviere il 12/03/08 alle 19:20 via WEB
Che ne pensate di questo mezzobusto ?
non ho l'aria un po' bohemienne?
 
     
clotiride
clotiride il 12/03/08 alle 19:22 via WEB
anche troppo francamente... ma una bevuta me la farei!;)
 
     
blueangel_it
blueangel_it il 12/03/08 alle 20:20 via WEB
eppure ti facevo più giovane.. ;-)
 
     
MareMatta
MareMatta il 13/03/08 alle 23:53 via WEB
madddai qeulla camicia sbottonata fino all'ombelico....madddaaaiiiii
 
     
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 11:04 via WEB
Eheheheh... la classe non è acqua!
 
     
womanonthemoon
womanonthemoon il 14/03/08 alle 11:24 via WEB
Teomondo Scrofalo!
 
newsinedicola
newsinedicola il 13/03/08 alle 08:19 via WEB
di lui ho letto ti prendo e ti porto via e io non ho paura (quest'ultimo l'ho amato molto) il libro di cui parli mi è stato regalato (felicissima, stavo per comprarlo) poi mi è capitato di vedere l'autore intervistato alla tele: ha scagliato un paio di congiuntivi... GULP!!! di colpo mi è passata la voglia di leggerlo...SE LO SEPPI LO DISSI!!!
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 11:06 via WEB
Anche a me mi sareste passata la voglia di leggere se avrebbi ascoltato un'intervista del genere: certa gente ignoranti non dovvessero intervistargliela!
 
   
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 11:07 via WEB
Mi correggo: " A " certa gente ignoranti non dovessero intervistargliela!
 
margherita_n
margherita_n il 13/03/08 alle 14:45 via WEB
Ho letto "io non ho paura" e "ti prendo e ti porto via", non male ma troppo compiacimento nelle cose un po' schifose, per i miei gusti... bello il giochino!
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 11:08 via WEB
E' la stessa cosa che ha infastidito me... Forse avrà avuto un'infanzia difficile: magari l'avranno forzato a mangiare zuppa di cavoli....
 
   
womanonthemoon
womanonthemoon il 14/03/08 alle 11:25 via WEB
non è una scusa valida
 
     
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 11:40 via WEB
Come no? Io ho aperto il blog dopo aver mangiato una zuppa di cavoli!
 
womanonthemoon
womanonthemoon il 14/03/08 alle 11:25 via WEB
ps mi spieghi il trucco per fare il gioco-gioco?
 
 
eroico.aviere
eroico.aviere il 14/03/08 alle 11:43 via WEB
Giusto perché sono più buono..
 
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