Tra le nuvole

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Heroic Enterprises è lieta di presentare

Il secondo blog-film scritto, diretto, prodotto  ed interpretato dall'eroico aviere

Con la partecipazione amichevole di Abram Van Helsing

TRE RINTOCCHI A MEZZANOTTE

A casa del vampiro

non parlare di mal di denti

(antico proverbio Transilvano)

Intro

(video d'apertura)

O.S.N.

Se c’è una cosa che detesto è quella di essere svegliato nel cuore della notte da gente in preda ai bagordi che urla e schiamazza. Inoltre, quando fatico non poco a prendere sonno, essere strappato al meritato riposo… mi prende malissimo. Quella notte,  quasi senza rendermene conto, mi ritrovai a riempire un secchio d’acqua, risoluto  a raffreddare i bollenti spiriti di quelli che pensavo fossero degli Ordinari Schiamazzatori Notturni… mai, non avrei mai immaginato, neppure per un istante che avrei avuto bisogno di un secchio d’acqua santa…



Quel rumore sinistro  a metà tra il fischio di una locomotiva ed un raglio d’asino, mi fece sobbalzare dal letto, strappandomi al meritato riposo che avevo conquistato con  molta fatica; quella notte, infatti,  l’impresa di prendere sonno era stata ostacolata dalle preoccupazioni per le imminenti scadenze lavorative e dalla digestione, che si rivelò incomprensibilmente difficile,  della frugale cena a base di sarde a beccafico accompagnate da carciofi arrostiti e  fave con la ricotta salata.
Cercai gli occhiali sul comodino, dimenticando che li avevo riposti accanto alle ciabatte, fedele al motto secondo il quale se non vuoi rischiare che qualcosa cadendo si rompa, devi metterla a terra.
Inforcando gli occhiali notai che il letto era vuoto; ne dedussi che anche mia moglie era stata infastidita dall’improvvisato baccanale notturno.
Andai in cucina deciso a  riempire un secchio d’acqua per raffreddare i bollenti spiriti dei molestatori e la trovai intenta a ritirare il bucato.
- Potrei sapere chi è che fa tanto casino nel cuore della notte? E perché stai ritirando il bucato se è ancora umido?
La mia gentile consorte mi lanciò un’occhiata contrariata – Potresti cominciare ad aiutarmi invece di fare tante domande – mi porse la vaschetta del bucato - comunque, - proseguì - …siccome non sono un essere insensibile e capisco la tua legittima curiosità, riassumo brevemente: il  nostro condominio è assediato da un esercito di vampiri  assetati di sangue che  stanno devastando tutto, sbranano chiunque capiti loro a tiro con brutale ferocia sparpagliandone le membra ovunque – s’interruppe per riprendere fiato – ed io, dopo avere tanto faticato, non voglio rischiare che gli schizzi di sangue sporchino il bucato, è chiaro?
Sfoggiai la migliore delle espressioni attonite delle quali ero capace: sembravo Nicholas Cage!
-    Come vampiri ? – domandai – Ma vampiri vampiri? Sei proprio sicura che non si tratti di zombies?
-    Sono vampiri – rispose lei con sicurezza – non riapriamo la discussione dell’altra volta, eh?
Si riferiva a quando, dopo aver visto il film con Will Smith, discutemmo per una settimana se quelli che aveva affrontato fossero vampiri o zombies, per poi scoprire che aveva ragione lei. Da quella volta non perdeva occasione per farmelo notare.
Mi affacciai a mia volta, avevo il cuore in gola: un’orda di  quegli esseri spaventosi stava aggredendo i vicini del primo piano: erano decisamente vampiri, nessun dubbio al riguardo.
-    Aiutateci, vi prego – gridò la moglie del professore Sciacca – gli zombies stanno entrando nel nostro appartamento…
-    Non sono zombies signora, sono vampiri – ribattemmo all’unisono con mia moglie.
-    Certa gente è di un’ignoranza spaventosa – fu il commento col quale chiusi la finestra al colmo dell’indignazione.
Osservai i vampiri aggredire e fare a brandelli il portiere e altri inquilini della palazzina di fronte.
-    Oddio, tesoro, è terribile, stanno attaccando  anche  il nostro amministratore di condominio..
-    L’hanno morso ? -  chiese mia moglie incuriosita.
-    Si – risposi – ma è molto strano… l’amministratore è rimasto tale e quale, mentre il vampiro ha cominciato a distribuire gli avvisi di pagamento.
-    E’ atroce – commentò - Cosa possiamo fare per fermare quest’orrore?
Per quanto ne sapessi i vampiri andavano eliminati piantandogli un paletto di frassino nel cuore: ma questo va bene sino a quando affronti in singolar tenzone il fottuto Conte Dracula: per eliminarli tutti avrei avuto bisogno di abbattere una foresta. All’improvviso ebbi un lampo di genio.
-    C’è solo una persona  che può aiutarci: il nostro fidato amico blogger, il valente Abraham Van Helsing!
Per essersi scelto quel nome vuol dire che Dani è un esperto di caccia ai vampiri sottolineai mentre  componevo il numero: non avevo dubbi che a dispetto dell’ora tarda il mio fedele amico sarebbe stato più che felice di darmi una mano.
-    Pronto – rispose Abraham – la voce roca, impastata dal sonno e dall’alcol.
-    Ciao Dani, sono io, l’eroico…
-    Ueeee Antò… - gridò il mio interlocutore – ma si può sapiri picchì mi rumpi i cugghiuna a l’una ‘i notti?
Mia moglie con ampi  cenni insistette per sapere se per caso non l’avessimo disturbato: mi sentii in dovere di rassicurala per cui, mettendo una mano davanti alla cornetta, le dissi –  E’ tutto a posto: Dani è felicissimo di sentirci, ti saluta e manda un bacio pure alla bambina!
-    Senti Abrahamuccino caro, il fatto è che abbiamo un problema, una cosuccia, roba da niente: siccome il condominio qua di sotto è infestato da vampiri che stanno devastando tutto….
Dall’altro lato del telefono ci fu un attimo di silenzio di troppo.
-    Come vampiri? – domandò Abraham – Ma vampiri vampiri? Non facciamo come l’altra volta, quando parlammo del film con Will Smith e per una settimana non ci siamo messi d’accordo…-
Era vero: da quando aveva scoperto di avere ragione non perdeva occasione per farmelo notare, vafanculo macàri a Will Smith!
-    No Abraham, fidati: sono vampiri. Posso fartelo confermare pure da mia moglie…
-    Quand’è così, cumpà, c’è poco da fare…. – fece una pausa che sembrò durare un’eternità - hai mobili di frassino con i quali ricavare dei paletti da piantargli nel cuore?
Feci un rapido esame della mobilia casalinga – No, niente frassino – risposi.
-    Allora fate così, dovreste procurarvi un crocifisso e dell’aglio, dovrebbe essere sufficiente a proteggervi fino all’alba.
Riattaccai il ricevitore, annunciando a mia moglie la soluzione dei nostri problemi.
-    Presto – le dissi con incontenibile entusiasmo – prendi qualche corona d’aglio e cerca  tutti i crocifissi che abbiamo…
-    Crocifissi ? Qui? A casa nostra?
Mestamente ripresi in mano il telefono e riepilogai le mie concezioni fideistiche ad Abraham...

Niente paletti di frassino, nessun crocifisso dietro il quale ripararsi ed una scorta d’aglio piuttosto limitata mentre i vampiri ad ogni secondo che passa si avvicinano sempre di più sulla soglia di casa: come dicono in questi casi alla fine del primo tempo?
La situazione si complica?

FINE PRIMO TEMPO!