ESPRIMERSI SCRIVENDO

Un luogo dove si può parlare di libri, autori, film e di dare spazio alla propria vena creativa

 

Ecco come immagino la mia Eilan, l'iniziata alla magia!

Ecco come immagino la mia Eilan, l'iniziata alla magia!

 

Andate a vedere la mia prima intervista e lasciate un commento.....

Direttamente dal Blog di Juneross

Clicca quì

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 17
 

 

SCORZAMAURIELLI - Il Legislatore di Scarpa Giuseppe

La storia parla di un giovane che per caso, si trova in una situazione ai limiti del reale: entra in um micromondo abitato da esseri capaci di usare la magia e diventa chi ne regola il comportamento.
La trama è molto più complessa ma è davvero carino....Consiglio a tutti quelli appassionati del genere Fantasy di prenderlo in considerazione........
Buona giornata :D  

 
 

I versi dell'anima

"Frammenti di sensazioni

 e stati d'animo comuni a tutti"

Un libro pieno di versi che fanno sognare!

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« objection tango shakiraSogniamo insieme!!! »

Una Lettera mai inviata

Post n°67 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da teenar

Le mani strette sul umido volante lentamente, scivolarono sul ventre. Attese qualche istante prima di spegnere il motore, lasciando così intonare alla tamburellante pioggia, una triste melodia. Con lo sguardo perso fissava il buio portico di casa, illuminato a tratti dai feroci lampi. Maria, questo il suo nome aveva poco più di ventitre anni e tanti sogni ancora da realizzare. Avrebbe voluto ingannare il tempo, ma era difficile per lei. L’unico conforto per la sua dolorosa solitudine, era scrivere ogni sera una lettera al suo amato, credendo, o sperando forse di colmare la distanza che li separava. Anche quella sera di giugno avrebbe scritto. L’angoscia che le comprimeva il petto era talmente forte, da renderle faticoso respirare. Era stanca. Affrontare i suoi genitori, fingere che stesse bene, era pesante e terribilmente penoso. Assorta nei suoi pensieri udì a stento la voce di sua madre che la incitava ad entrare. NON AVEVA VOGLIA DI SCENDERE. Sospirando asciugò gli occhi ed entrò in casa. Quella sera si rifiutò di cenare e senza dare spiegazioni, si chiuse in camera. Erano già trascorsi sei mesi da quando suo marito era partito ed uno, da quando aveva sentito per l’ultima volta la sua voce. Era seduta alla scrivania, fissava il foglio da qualche minuto quando, con coraggio, cominciò a scrivere: Caro Amore mio, un’altra giornata è andata. Quì stiamo tutti bene. Una lacrima cadde sul foglio, sollevò lo sguardo cercando di ricomporsi e continuò a scrivere. Mi manchi tantissimo! Voglio essere forte per te, ma non ci riesco. Ogni giorno spero di vederti entrare da quella porta e ogni notte ti sogno al mio fianco. Ho paura di perderti per sempre! Non oso più ascoltare il telegiornale per timore che il tuo nome sia tra le vittime di un attentato, Cosa devo fare? Sai, accarezzo il mio ventre gonfio parlando al bambino di te. Quando smetto, mi fa capire con un calcio che vuole che continui ancora. Io... Lacrime copiose scesero sul suo volto pallido. Da semplice pianto, divenne isterico quasi convulso. I rumori che causò il suo stato attirò i genitori, che preoccupati andarono da lei. L’adagiarono sul letto cercando di lenire il suo dolore con dolci parole. Esausta, Maria si addormentò, lasciando per la prima volta una lettera incompiuta. Per tutta la notte la madre vegliò sul suo sonno agitato, per poi addormentarsi al suo fianco.

 Un raggio di sole filtrò dalla finestra illuminando il volto di Maria. Con fatica aprì gli occhi gonfi. Vide la madre addormentata e le baciò la fronte con dolcezza, poi scese dal letto. Con una rapida occhiata vide la lettera sulla scrivania, voleva finirla, ma l’odore del caffè era troppo invitante. Lentamente scese le scale, uno strano vociare proveniva dalla cucina, così cautamente vi entrò. Un uomo che dava le spalle alla porta era seduto accanto al padre, il quale, appena la vide esclamò “MARIA!” sorridendole. Il cuore di Maria martellava nel petto, era inconfondibile ai suoi occhi innamorati qualla figura. L’uomo si alzò di scatto e la andò incontro. “Amore mio!” sussurrò l’uomo emozionato. Rimasero abbracciati a lungo piangendo di gioia per essere di nuovo insieme.

Volevo farvi conoscere il primo racconto che ho scritto, avevo 15 anni....

Buon Venerdì!!!!

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: teenar
Data di creazione: 24/04/2007
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963