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corto 22
Post n°349 pubblicato il 04 Aprile 2014 da estremalatitudine
Era un gioco che facevano spesso. Si spogliavano completamente e si baciavano a lungo. Come quando erano fidanzati. a lungo. Poi lui andava a sedersi di fronte al letto su una poltrona, mentre lei, lei si sdraiava sul letto e iniziava a toccarsi. Lentamente. Con le gambe socchiuse. La mano destra sul clitoride e l'altra sotto a carezzarsi le labbra e stimolare tutto il resto. Lei guardava lui e lui guardava lei. Mentre lei si toccava lui, lui doveva stare fermo col cazzo duro tenuto in mano, senza muoversi o carezzarsi. Così, scapellato, grosso, duro, pronto, enorme, rosso scuro, scolpito, grosso, rosso scuro, muovendolo lentamente da destra verso sinistra e viceversa, senza carezzarsi, solo muovendolo lentamente di lato. Lei era ipnotizzata, mentre la sua mano si dava il piacere. Poi lui iniziava a parlare, a raccontare, a dirle, a provocarla, a voce bassa, roca, grigia, ruvida, senza volgarità, senza insulti, solo racconti e provocazioni, solo immagini di lei, lui, altri, lentamente, a voce bassa, roca, grigia, ruvida, come una musica tribale, come il canto di uno sciamano, mentre la mano di lei continuava e il suo corpo iniziava a scuotersi dai brividi. Era un gioco. Il loro gioco. |
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QUEL CHE C'È E QUEL CHE NON C'È
Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.
Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.
Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.
Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.
Inviato da: donnasofia69
il 25/03/2018 alle 11:30
Inviato da: intasata_mente
il 04/04/2016 alle 14:14
Inviato da: intasata_mente
il 17/12/2015 alle 20:01
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:39
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:11