« corto 70 | corto 72 » |
corto 71
Post n°403 pubblicato il 05 Luglio 2014 da estremalatitudine
non era un colloquio di lavoro, anche se avrebbe forse potuto esserlo. lui era lui, lo conosceva bene, prima solo di fama, ma da qualche tempo anche di persona. non lo incontrava spesso. troppo impegnato. spesso all'estero. un gruppo da dirigere. adesso erano lì, soli in quella stanza, da un po', da un bel po', e lui parlava, parlava, quanto parlava, innamorato di se stesso, forse, che poi in fin dei conti ne aveva anche ragione. tanti di quegli sfigati egocentrici, mai fatto un kaiser nella vita. Almeno lui aveva fatto, eccome. In silenzio. Lavorando. Mai una chiacchiera, su di lui, sul suo gruppo, sempre discrezione e lavoro. Dedizione al cliente, dicevano gli altri, i guru. Lui lo faceva da sempre. Nell'ambiente era nota la sua mania per la precisione, per la cura dei particolari e lei, lei che faceva lo stesso mestiere anche se da sola, tra mille problemi, arrangiandosi un po', lei si sentiva un po' in imbarazzo a sentirlo parlare, parlare, così alto, impeccabile, con la piega dei pantaloni perfetta, nonostante la giornata, nonostante il caldo, e la giacca, la giacca, perfetta, certamente disegnata da lui, per se stesso, perfetta, nel colore e nel tessuto. Mentre parlava, lei lo osservava con attenzione. Le mani curate. I capelli lisci e ondulati, tagliati da poco, la pelle liscia delle guance, ma soprattutto le mani, mani eleganti, lunghe affusolate e le sue labbra, che si aprivano poco mentre parlava, giusto quel che bastava, scoprendo di tanto in tanto denti bianchi e luminosi. Ogni tanto riusciva ad inserirsi nel discorso e lui, interropendosi, stava ad ascoltarla con attenzione, facendo osservazioni azzeccate, spiritose, intelligenti, prima di riprendere il discorso, facendolo ripartire dallo spunto offerto da lei, agganciandosi alle sue parole. perché parlava tanto? la voleva impressionare? che bisogno ne aveva? lui era lui, no? Quante donne aveva avuto? tante, tra ufficiali e non. Tante. Si distrasse. E mentre parlava iniziò a chiedersi come doveva avere l'uccello, come era come amante, forse troppo perfetto? eppure ne aveva avute così tante che qualcosa doveva avere imparato, no? chissà quanto ce l'ha lungo? a giudicare dal naso che era imponente, dalle narici frementi.... a quel pensiero le venne un poco da ridere. lui si interruppe e le chiese cosa ci fosse da ridere. "niente" rispose lei "niente" come dirgli quel che stava pensando? |
TAG
QUEL CHE C'È E QUEL CHE NON C'È
Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.
Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.
Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.
Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.
Inviato da: donnasofia69
il 25/03/2018 alle 11:30
Inviato da: intasata_mente
il 04/04/2016 alle 14:14
Inviato da: intasata_mente
il 17/12/2015 alle 20:01
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:39
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:11