La Costituzione…
Oops: il superenalotto dei nostri politici
Ho già avuto modo di ricordare che la nostra Legge Fondamentale fa acqua da tutte le parti… Fu una Costituzione “d’emergenza” fatta alla fine del secondo conflitto mondiale coincidente con la caduta del fascismo, con la fine della monarchia ed una riscoperta furberia.
Una costituzione tesa a garantire il ruolo politico, attraverso l’istituto della sovranità parlamentare, come sopraffazione della volontà del popolare. Una vera astuzia da parte di quei politici costituenti esclusi dal fascismo… quasi a voler dire: “ora da qui nessuno può più mandarmi via”…infatti…vedi Andreotti, Napolitano e tantissime altre figure minori, insomma, dalla padella alla brace.
A tal riguardo, ricordai, che secondo la Costituzione, … un deputato e/o senatore eletto dal popolo, può liberamente divertirsi a fare il “salto della quaglia”, cambiando opportunamente casacca oppure formare un nuovo partito politico di comodo, senza sottoporsi al vaglio elettorale, tradendo sia l’idea politica per la quale è stato eletto, che gli elettori …e sopratutto il programma sbandierato in campagna elettorale…Ovviamente è tutto legittimo…chi dice il contrario!
Dunque, una Costituzione da rivisitare… sopratutto quei meandri che permettono giochi di palazzo, dove una maggioranza diventa minoranza, ribaltando la volontà popolare.
Un Parlamento subordinato alla volontà del popolo, significando che in defezione dei numeri legali, si ritorna al popolo… è esattamente così che funziona nelle migliori democrazie occidentali.
Ancora: in queste ultime ore, assistiamo all’ennesima carenza della Carta Costituzionale, in merito alla diatriba tra il PDL e F.Li. il cui neo Presidente, nel contempo è anche il Presidente della Camera dei Deputati… Insomma, questo dualismo contrastante è un fatto nuovo… Non si può far politica, prendere posizioni per il proprio partito e poi dire di essere equidistanti tra tutti i partiti…è una palese contraddizione. Non si può usare una posizione di vantaggio istituzionale a discapito di tutta la componente politica…insomma un vero vulnus istituzionale.
Il Presidente della Camera dei deputati è eletto dall’Assemblea generale della Camera, secondo precise regole.
E’ mai possibile che non risulti da nessuna parte che un eletto ad una certa carica istituzionale di garanzia possa essere sfiduciato dalla stessa Assemblea che lo ha eletto? Ciò, è una delle pecche del nostro sistema costituzionale, quindi, secondo la la Legge Fondamentale, il Presidente della Camera o del Senato, non possono essere mandati via…lo stesso Presidente della Repubblica, avrebbe le mani legate… Sarebbero ammesse solo le dimissioni volontarie… presentate all’Assemblea…ma la stessa nulla può di propria iniziativa… Siamo davvero un paese strano!!!
Poniamo per assurdo che il Presidente della Camera improvvisamente impazzisce, ma non vuole dimettersi, che si fa? Ce lo teniamo fino a fine legislatura?
E’ ora di finirla… per me: ELEZIONI SUBITO, se …ancora differite, sarebbe opportuno metter mano alla Carta Costituzionale e alla legge elettorale, improntate su uno Stato Confederato…
Sono trascorsi 150 anni del cosiddetto (risorgimento) meglio dire l’affossamento del sud…
Basta non se ne può più… al Sud siamo davvero stanchi…la corda è ben tesa….
*Brigante*marco/alias
Inviato da: ZITTI_EXE
il 16/02/2016 alle 19:17
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il 17/05/2014 alle 21:00
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il 17/05/2014 alle 20:58
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il 17/05/2014 alle 20:55
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il 15/04/2014 alle 22:57