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Messaggi di Giugno 2020
Post n°271 pubblicato il 20 Giugno 2020 da screamssj84
Anno bisesto anno funesto. Ripercorriamo rapidamente i primi sei mesi di questo 2020 frenetico.
Almeno la ggente ha smesso di rompere con la storia dell'anno funesto perché anno rumoroso anno fruttuoso, pensandoci bene abbiamo altri sei mesi. Per fare estinguere l'umanità. |
Post n°270 pubblicato il 19 Giugno 2020 da screamssj84
Aveva passato la notte insonne il poveretto, ma le cose si erano realmente messe bene per lui. Il macapitato aveva ancora attacchi di panico e forse i suoi sintomi erano più per lo stress della situazione in cui si trovava che per una vera e propria malattia respiratoria. Affrontò la prova con coraggio e determinazione ma lui non si era mai sentito "all'altezza" di chi lo circondasse. Quasi posseduto da Bushido si diresse in cerca della verità, che sembrasse appartenere al mondo delle idee. Mondo delle idee che amava perseguitarlo e volerlo quasi spingere alla follia con le idee folli. Freneticamente fece un ricerca su Internet, si accorse che quello che aveva era collegato ad un evento transdimensionale avvenuto circa due anni prima, quando la savana ricoprì la sua città. I Tauraghi vennero ed imposero i culto della loro divintà. DIvinità proveniente dal mondo delle idee, perché dapprima si interfacciava con loro sotto forma di puro spirito, idea proveniente da un modo parallelo e complementare al nostro. I Tauraghi la riverivano a tal punto da sacrificare ad essa il giovane più forte e completo fisicamente, quasi per darle un corpo, un supporto per manifestarsi in questo mondo. La divinità era un'armatura blu notte tendende al nero, era contrapposta ad un'altra, bianca e rapida come il fulmine, ma calda e decisa. Il poveretto aveva rimosso lo scontro tra le due entità con lo squilibrio di forze che ne seguitò, era impegnato non solo a sopravvivere ma a rimpiangere la vita sprecata che lentamente scivolava nel Mu. Si accorse che lo scontro rimise le cose in pari come erano, infatti tutti tornarono alla vita noiosa d'un tempo. Cercò il nome del malcapitato che come lui fu precipitato nella savana urbana di una calda cittadina del Sud Italia (no razzismo intended). Non lo trovò, non trovò nemmeno la partner di quella disavventura, quando si accorse l'inevitabile: come in romanzo di Kafka, il poveretto era lui, anche lui si chiamava Demetrio e casualmente sua sorella si chiamava Ivonne. Il bicchiere di vetro che aveva in mano cadde ed una scheggia gli tagliò la mano. Il volto divenne bianco perché non aveva mai consegnato il plastico. Si confortò pensando che quel progetto il capo non lo aveva mai approvato. Poi si accorse di una cosa: erano le quattro e domani doveva andare a lavoro, doveva tornare nella savana umana.
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Inviato da: Fanny_Wilmot
il 09/03/2024 alle 12:18
Inviato da: ReCassettaII
il 01/08/2023 alle 20:45
Inviato da: cassetta2
il 22/07/2022 alle 09:54
Inviato da: cassetta2
il 26/04/2022 alle 21:14
Inviato da: screamssj84
il 18/01/2021 alle 19:15