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fantasmi o fantasie?

nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi

 

 

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Centuria VIII° 1

Post n°79 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da beby85e

VIII.1
Paw, Nay, Loron più fuoco che a sangue sarà,

Lodato navigherà, fuggire grande agli insorti:

Le gemme entrate rifiuterà,

Pamplona, Durance le terrà serrate.


VIII.1.a

Saranno confusi molti dal loro pregiudizio,

Agli abitanti non sarà perdonato:

Che ben penseranno perseverare l'attesa,

Mai grande comodità loro sarà donata.


VIII.2

Condon e aux e dintorni di Mirande

Io vedo dal cielo fuoco che le circonda:

Sole Marte congiunti al Leone poi Marmade

Folgore, grande grandinata, muro cadrà dentro Garonna.


VIII.2 .a

Molti verranno, e parleranno di pace,

Entro (tra) Monarchi e signori molto potenti:

Ma non sarà accordo così presto,

Se non renderanno molti altri obbedienti.


VIII.3

Al forte castello di Vigilanne e Resuiers

Sarà serrato (rinchiuso) il secondogenito di Nancy:

Dentro Torino saranno arsi i primi

Allorchè di duello Leone sarà paralizzato.


VIII.3 .a

Ahimè quale furore ahimè quale pietà,

Lui avrà fra molte genti:

Non si vide mai una tale animazione,

Dovranno i lupi filare diligenti.


VIII.4

Dentro Monaco il Gallo sarà ricevuto,

Il Cardinale di Francia apparirà

Da Delegazione Romana sarà ingannato,

Debolezza all'Aquila, e forza al Gallo nascerà.


VIII.4 .a

Molte genti vorranno parlamentare,

Ai grandi signori che loro faranno la guerra:

Non si vorrà per niente ascoltare,

Haimè! se Dio non invia pace in terra.


VIII.5

Apparirà tempo lucente ornato,

La lampada e cero a Borne e Bretueil:

Per la lucerna il Cantone sviato,

Quando si vedrà il grande Gallo nella bara.


VIII.5 .a

Molti soccorsi verranno da tutte (le) coste,

Da genti lontante che vorranno resistere:

Esse saranno tutt'un colpo bene armate,

Ma non potranno per questa ora assistere.


VIII.6

Chiarezza folgorante a Lione apparirà

Lucente, presa Malta, subito sarà estinto:

Sardon, Mauris tratterà ingannando,

Genova e Londra a Gallo tradimento finto.


VIII.6 .a

Ma quale desiderio hanno Principi stranieri,

Guardati bene che nel tuo paese non avvenga:

Si avrebbe un terribile pericolo

E in molte contrade, persino a Vienna.


VIII.7

Vercelli, Milano donerà intelligenza

Dentro Ticino sarà fatta la ferita,

Correrà per Siena acqua, sangue fuoco per Firenze,

Unica scelta d'alto in basso facendo madia.


VIII.8

Presso di Linterne dentro a botti ferme,

Chiasso farà per l'Aquila l'intrigo,

L'eletto stordito le sue genti rinchiuse,

Dentro Torino ratto sposa condotta.


VIII.9

Mentre che l'Aquila e il Gallo a Savona

Saranno uniti, Mare, Levante e Ungheria,

L'armata a Napoli, Palermo, Marca d'Ancona,

Roma, Venezia per Barbaro orribili grida.

 
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Nella valle dei morti

Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.

Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.

Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.

28.III.1987

   

 

 

 

 

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Storie di fantasmi per il dopocena

In questa casa (in promo piano nella foto) visse Ettore Scognamiglio, ebanista napoletano trasferitosi a Mantova nella prima decade dell'8oo. La pronuncia di Scognamiglio risentiva con forza del vernacolo d'origine: quando diceva buono, ad esempio, pronunciava quella U di buono più profonda di un pozzo, tanto che la gente mantovana si girava per strada colpita da un suono a cui non era abituata. E nelle mescite, e in bottega, e in piazza tutti gli dicevano, Ma come parli Ettore, con quella U sembra che muggisci!!! Il pover'uomo se ne fece presto una malattia. Tutti lo schernivano per la sua pronuncia, e Scognamiglio cadde in uno stato di prostrazione da cui uscì dopo un'anno, rendendo l'anima a Dio. Dopo tre mesi i mantovani incominciarono a vedere Scognamiglio nelle sembianze di un'apparizione fantasmatica. Girava per le strade di Mantova, Scognamiglio, ululando ai passanti un profondissimo Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuono.

 

 

                        

 
 
 

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