Creato da quattro.mani il 02/05/2007
Quando la fantasia non riesce più a stare dentro la mente,e corre via,imbratta i muri e riempie le righe dei diari.Quando si consumano le penne, e la voce non smette di raccontare i pezzi della storia creata per gioco..è il momento di agire!

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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 20 Maggio 2007 da quattro.mani

Anche Delacoix faceva parte di "tutti"!Forse allora il comandandte wash aveva ragione,il suo posto di lavoro non l'aveva ottenuto per merito!Tutto crollava nella sua mente,e niente le sembrava più reale.Alle 20.00 l'appuntamento a casa di Adela avrebbe forse schiarito le sue idee,pensava ,mentre la schiuma nella vasca le accarezzava la pelle.Mille dubbi ,mille pensieri angoscianti le invadevano la testa, e lei cercava di abbandonarli.Cosa mi ha fatto Papà?"continuava a ripetersi,cercando una soluzione diversa da quella che palesemente le balenava in testa.Si vestì in fretta,senza avere cura nella scelta degli abiti.Improvvisamente il campanello di casa suonò.Non aspettava visite, e non aveva nemmeno voglia di incontrare nessuno.Lasciò che suonasse ancora,finchè la voce di manuel da fuori le urlò :

-Susan apri sono io!Apri,lo so che sei in casa!Apri!-

Susan corse verso la porta.Aveva tanto bisogno di lui.Aprì la porta e gli si buttò tra le braccia.Lui la strinse forte, e la baciò.Lei gli si aggrappò addsso e lo baciò piangendo.Entrarono in casa senza smettere di baciarsi,di abbracciarsi.Una passione mista a dolore,rabbia,non gli permetteva di dividersi.Si spogliarono velocemente,con passione,con grinta.Caddero sul divano e cominciarono a fare l'amore, come non lo facevano da tanto tempo.Susan non aveva voglia di pensare.Aveva solo bisogno di sentire l'amore di MAnuel.Lo travolse .Manuel non sembrava spaesato,riusciva a tenere il ritmo di lei,che vorticosamente lo baciava ,lo toccava e piangeva.Susan gridava con tutto il fiato e le sue urla mostravano una tensione ed una rabbia .Era bramosa del corpo di lui.Alla fine si strinsero forte e  piansero entrambi.

Manuel si accese una sigaretta e Susan,ormai quasi calma,lo guardava e gli accarezzava il profilo.

-ho paura di quello che scoprirò stasera-Gli disse Susan.

-lo so,amore mio.é per questo che ho preso il primo volo per raggiungerti.Ci sono io con te, e ci sarò sempre.Quello che ti diremo stasera potrà farti male.Devi essere pronta,noi ti siamo vicini.-

-é la mia battaglia ,Manuel.-Disse Susan,alzandosi.

Si vestirono e si diressero da Adela.

in macchina Susan non aprì bocca.Manuel la vedeva assorta nei suoi pensieri.Allungò la mano per cercare quella di lei, e la strinse forte.Nessuno dei due parlò per l'intero tragitto.Arrrivati sotto casa di Adela,manuel scese dalla macchina e le aprì lo sportello.Susan non scese.Manuel si chinò sulle ginocchia e le prese la mano.

-Sei forte Susan.Ce la devi fare-

Finalmente lei lo guardò.Vide i suoi occhi neri,e i capelli un pò più lunghi di quando l'aveva lasciato partire.Era abbronzato, e molto più bello.Si chiese come aveva fatto a dirgli di no,quando lui dolcemente le aveva proposto il matrimonio."che sciocca sono stata a rischiare di perderlo"pensò mentre lentamente scese dall'auto.

Adela aprì la porta e abbracciò sua sorella fortissimo,quasi come se le fosse appena capitata una terribile tragedia.Susan trattenne le lacrime.

NEl soggiorno di Adela c'rano tutti.Emily e robert sedevano sul divano,Delacroix fumava accanto alla finestra.Un uomo che lei conosceva bene,ma non ricordava come,sedeva accanto al tavolo rotondo,color ciliegio.

-Ti ricordi del dottor Amsterdam,susan?-  le chiese adela indicando quell'uomo.Piano piano i ricordi riaffioravano.Era uno psicologo,Susan l'aveva visto un paio di volte.C'era stata anche con suo padre.

-No! non lo ricordo-Mentì lei.Voleva fare tabula rasa.Voleva che le fosse spiegato ogni cosa.

Si sedettero e cominciaro con assurdi convenevoli,perchè nessuno sapeva da dove cominciare.

-chi ha ucciso papà?-disse susan stroncando tutti.Adela le prese la mano e le disse.

-Tesoro,cerca di rilassarti, e permettici di parlarti.Il dottor Paolo amsterdam ha cominciato a studiare i tuoi disturbi da quando avevi 8 anni.Papà e mamma ti portarono da lui quando cominciasti a  comportarti in modo strano.All'inizio fu difficile trovare l'effettiva causa del tuo male,ma poi finalmente tutto venne fuori.Anche se eri un bambina riuscisti a raccontare tutto.-

Poi intervenne Emily e disse :

-Hai subito delle violenze,Susan. e tuo padre...-

Susan la interruppe:

-Ma cosa state dicendo? io non ricordo nulla!!é assurdo.Mio padre mi adorava ,io amavo lui.Non potete dirmi che lui mi ha...-

Adela le prese la mano e aggiunse-Aspetta Susan,non correre.Papà non ti ha fatto proprio niente.Lui ti amava,è vero.Non rendere la cosa più difficile!-Susan si sentì sollevata.Fino a quel momento gli unici terrificanti dubbi che aveva riguardavano il padre.Pensava a quali assurde,miserabili cose le aveva potuto fare, e invece finalmente quella frase di Adela la tranquillizò.

il dottore prese la parola:

-Risultò che avevi subito ripetute violenze da un uomo poco più grande di te,una persona di cui ti fidavi, e che vedevi con assiduità.Da quando emerse questa valutazione cominciarono le indagini.Una tramenda caccia all'uomo,di cui tuo padre era a capo-

Adela continuò: - papà aveva in mente di trovare quel bastardo e fargli chissà quali torture ,e più le indagini andavano avanti,più l'uomo misterioso sembrava essersi volatilizzato.Nessuna traccia,nessun indizio,solo le tue parole e i segni sul tuo piccolo corpo.-

Susan rabbrividì. Adela aggiunse - il caso diventò complicato e papà  sembrava impazzire.Purtroppo questo suo atteggiamento lo portò a perdere il caso.Era troppo coinvolto secondo i suoi capi e quindi gli fu vietato di continuare.Ma sai com'era papà.Come sarebbe ogni padre che,in quella situazione, riceve la stessa condanna.Continuò da solo.Abbiamo ragione di credere che Papà riuscì a trovarlo,ma le prove per incastrarlo erano pochè,quasi inesistenti.Secondo quanto diceva mamma,l'uomo aveva "le spalle coperte",ottimi avvocati che non gli avrebbero certamente permesso di marcire in galera.Papà  una sera lo seguì,e finalmente lo bloccò.Lo avrebbe ucciso,a costo anche di finire i suoi giorni in carcere.-Adela si interruppe e scoppiò in lacrime

Robert abbracciò adela e continuò.-é stato lui ad uccidere tuo padre,quella notte!-

Susan era sconvolta,ma allo stasso tempo le sembrava stranamente di essere sollevata.Suo padre era morto per lei, e non era quel mostro che per un momento aveva creduto

-Chi è quest'uomo.?-chiese Susan.

Manuel rispose: 

-purtroppo non lo sappiamo.non lo sa nessuno.A tutt'oggi le indagini non hanno portato da nessuna parte.Tutti noi siamo convinti che la sua identità non è segreta,ma la sua posizione e le sue "spalle coperte" hanno fattò sì che si gettasse polevre e che il caso fosse archiviato.-

-Archiviato?Come archiviato?-Ribattè susan.Manuel continuò-Ci dissero che il caso ,non essendo stato risolto in un tempo utile, era stato archiviato.Dell'uomo non c'era traccia e tantomeno prove che lo incastrassero.Il dottor Amsterdam,in conseguenza a questo consigliò a tua madre una terapia che ti permettesse di dimenticare.L'omicidio di tuo padre non è mai stato reso noto.Così decise chi seguiva le indagini.Lo giustificò dicendo che altrimenti si sarebbe dovuta svelare tutta la storia e questo avrebbe creato solo distruzione,per te e per l'intera città.L'omicidio fu passato per incidente.Tutti noi abbiamo collaborato affinchè la tua terapia funzionasse.-

Susan rimase per qualche secondo in silenzio.Poi con foga ,si alzò in piedi e disse a tutti-io troverò quell'uomo-

 
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