Creato da: farronait il 16/11/2005
Il paradiso delle slazeghe in ghisa grigia. Armiamoci di crogiuoli e altoforni e produciamo slazeghe in ghisa grigia!

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« PISTA CICLABILE: ricon...Le false caldarroste »

SI SALVI CHI PUÓ

Post n°4 pubblicato il 18 Novembre 2005 da farronait

Tutto é iniziato circa un anno fa.
Rovereto 2004: come ogni mattina sono in universitá. Oggi sono uscito presto da casa, come ogni mattina, alle 7.20 sono salito in sella alla mia bici e ancora semi-addormentato mi sono avviato verso la stazione dei treni; ho seguito il corto tratto di ciclabile che costeggia la casa di riposo...conosco ogni piú piccola buca di quel corto tratto di ciclabile che costeggia la casa di riposo. Ho preso un pó di freddo e ora,al caldo delle spesse mura dell'ex sanatorio di Mesiano, cerco di ristabilire la mia temperatura coroporea bevendo uno di quegli orribili caffé espressi delle macchinette automatiche. Non ho voglia di seguire la lezione teorica di meccanica delle vibrazioni indotte dai sistemi microparticellari, non ho proprio voglia di sentir parlare di vibriscopi, vibroelasticitá, vibratori, raggi laser e digressioni sulla cucina tradizionale ungherese..sono ancora in preda agli attacchi di sonno e sono nervoso, depresso, espresso, stanco e demoralizzato. Decido di andare in aula computer, in internet. So giá che perderó un'ora della mia mattinata, navigando nel web a caso, senza meta, senza motivo...vorse visitando per l'ennesima volta il sito delle fonderie di ghisa del Gargano, come mi é solito fare. Si apre la pagina web della facoltá. Un'occhiata, un barlume di speranza. Una nuova energia mi pervade il copro rigenerizzando le mie funzioni vitali (e non é effetto della brodaglia solubile che ho appena bevuto). Vedo un nuovo link: Erasmus, bando 205/2006, scade 30 gennaio 2005. Perché no, perché non andare in erasmus in un paese nuovo, mai visto? Si ho bisogno di alienazione, alienazione pura; devo assolutamente lasciare questa condizione di torpore in cui sono caduto, spezzare la tenace morsa di disagio sociale giovanile che da qualche tempo mi sta stringendo, liberami dai freni che mi costringono in questo stato d'animo che annulla l'uomo. Ho bisogno di alienazione vera. Una volta arrivato a casa, decido di festeggiare con un bel piatto di fagioli bianchi per merenda.
Per alcuni mesi cerco in internet la mia destinazione: una destinazione che mi piaccia, una destinazione sincera, buona, gustosa. Mi piazzo davanti al computer ogni sera a casa, con uno spiedo di pasta di porco in una mano, un boccale di birra bavarese da litro nell'altra e una musicassetta degli inossidabili articolo trentino come sottofondo a tutto volume. Finalmente la trovo...é in Finlandia in una graziosa cittadina nata sulle sponde di un gelido lago; si racconta che in quell'lago un tempo uno scienziato perse un avambraccio, le cause sono ignote.
Il giorno seguente mi precipito in ufficio erasmus...chiuso. Finalmente incontro la responsabile erasmus e avvio le pratiche per la mia domanda. Sará un'impresa lunga e pericolosa, ricca di insidie e trabbocchetti...giá lo so. E il primo ed unico non tarda ad arrivare. Unico e ultimo perché decreta una situazione senza via di ritorno, una situazione estrema che mai mi ero immaginato potesse accadermi: perdo la mia meta, il lago, la Finlandia, l'avambraccio.. e non sto qui a spiegarvi i motivi: insomma tutto é accaduto per cavalleria, ho ceduto la mia destinazione ad una ragazza, forse ammaliato dalle sue fini e aggraziete caviglie, perché per il resto faceva proprio schifo, amici miei, faceva proprio schifo. Veramente schifo. Abbattuto e ancora stordito per l'accaduto imbatto nel buon vecchio Brus, compagno di universitá, che subito mi dice che sono stato un mona. Concordo. Mi offre un caffe e iniziamo a parlare dei suoi problemi in pizzeria. Lui durante i fine settimana fa il cameriere e c'é il suo capo, il nano, che non é proprio quello che si puó definire un gentiluomo. Tutti hanno i loro problemi, anche il buon vecchio Brus ha il suo: il nano.
Da quel momento passo molte serate a casa incollato al monitor del mio calcolatore a cercare una destinazione alternativa. Sempre con spiedo di pasta di porco, boccale, Articolo Trentino a tutto volume e questa volta armato anche di posacenere in acciaio zincato e pacchetto di sigarette. Ho iniziato a fumare, fumo in casa davanti ai miei e a mia sorella...e pure loro stanno iniziando a prendere il vizio. Dopo vario tempo finalmente incontro una destinazione... avvio la pratica, firmo carte, aspetto, aspetto, burocrazia varia, aspetto, aspetto e finalmente ho la risposta.....mi hanno accettato posso partire...e parto.
Ecco ora sono qui, in Portogallo, a Porto, giá da qualche mese. Ho finalmente trovato la purezza alienante che cercavo e anche la pura alienazione. Sono felice e in pace con me stesso e con gli altri. Ma qualcosa nelle ultime 24 ore sta cambiando. Ieri ho liquidato i miei amici olandesi con una scusa senza fondamento, palesemente incredibile, e mi sono messo davanti alla televisione a guardare Porta a Porta. Si abbiamo il satellite. Sono caduto in depressione, in malinconia. Bruno Vespa mi ha irritato, gli invitati mi hanno abbattuto. Sono andato incontro all'alienazione impura, quella pericolosa...quella che mi aveva colpito i mesi prima della mia partenza. E oggi l'altro fatto: ho iniziato a scrivere questo post, arrivato a metá l'ho salvato e sono andato a lezione; sono tornato in aula computer, sono entrato nel mio profilo utente ma del file salvato non c'era traccia. Ho dovuto scrivere tutto da capo. Sono andato incontro all'alienazione impura, quella pericolosa...quella che mi aveva colpito i mesi prima della mia partenza. Ma sapete di cosa mi sono reso conto? Che sotto sotto quello stato d'animo un pó mi manca... e mi manca anche la mia cittá, la mia famiglia e i miei amici, le montagne, la mia universitá, lo spiedo di pasta di porco e il boccale da litro, il lago finlandese che avrei conosciuto, la Finlandia, l'avambraccio dello scienziato...ma soprattutto mi mancano tutte quelle buche del corto tratto di ciclabile che costeggia la casa di riposo.

La mia coinquilina mi chiama, devo andare a farle da mangiare...vi lascio.

 
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Commenti al Post:
zuzzabrugne
zuzzabrugne il 18/11/05 alle 15:34 via WEB
Tutto ciò, usando un'espressione a te molto cara, fa riflettere caro Conte...fa riflettere.punto
(Rispondi)
 
FFFausto
FFFausto il 18/11/05 alle 17:10 via WEB
Caro il mio Fonte, lo stato d'animo che ti sta affliggendo in questo periodo è noto...è quella Sehnsucht romantica che ispirava molti poeti dell'800...chissà che non ti giovi e ti rinforzi... Non disperare, la tua città è qua che ti attende e lo stesso fanno montagne ed università, gli amici vanno e vengono dalle loro rispettive città d'adozione per motivi di studio, e il lago finlandese col suo avambraccio scientifico calmo, placido e probabilmente ghiacciato ti attende in un futuro, magari non molto lontano...(e chissà che nell'attesa non acchiappi l'intero scienziato!!!) Saluti dall'ormai freddo Trentino. FFFausto
(Rispondi)
 
tossmichele
tossmichele il 20/11/05 alle 19:16 via WEB
Dai Fonte credo di capire come ti senti....mi succedde spesso anche a me...tante volte mi domando perchè ho deciso di affrontare gli studi in questa cazzo di città, così lontana, dove non conosco nessuno, dove la gente non parla ne il dialetto (ma come cazzo faranno...), ne l'italiano, lontanto da dove sono nato, dal mio paese, dalle mie strade, ma soprattutto dalle mie montagne (abituato tutti i giorni ad alzare lo sguardo e beccarmele lì..belle..sempre lì...tutti i giorni..)..non riesco ad esprimere cosa provo ogni volta che torno a casa, scendo dall'aereo a Bergamo, prendo per Verona, becco l'A22 e mi dirigo a nord... quando arrivo all'altezza di Affi mi si presenta davanti agli occhi uno spettacolo incredibile, vedo le montagne che incominciano a crescere, alte e le valli che iniziano a formarsi, sento che sto per entrare in contatto con qualcosa di diverso da dove ero prima, un qualcosa di magico, misterioso ma a me familiare...e soprattutto sai che tra quelle montagne abitano persone che finalmente ti conoscono davvero, che tu conosci veramente, con le quali hai un rapporto profondo, un legame vero e forte..sai che li, tra quelle montagne, ci sono le tue cose, i tuoi affetti, la tua famiglia, i tuoi AMICI, (la tua cazzo di ciclabile con le buche), senti che li c'è la tua gente, la tua cultura, le tue tradizioni, le tue radici...ed in quel momento mi sento davvero bene, capisco di essere felice, mi rendo conto che io la felicità l'ho già trovata...l'ho trovata proprio in quelle montagne ed in quelle persone che le abitano...quindi studiare all'estero l'ho fatto per per provare esperienze nuove che possano migliorare me stesso ed il rapporto con gli altri sapendo che a casa ho i miei ma soprattutto pensando ogni giorno a tutti voi che mi aspettate e che non vedo l'ora di rivedere...vi penso davvero tanto... ....e allora, quando ti si spalanca di fronte uno spettacolo naturale del genere, si incomincia a tirare come una bestia in macchina ed a sorpasssare sulla destra perchè devi arrivare il prima possibile, devi sfruttare ogni minuto per cogliere tutta l'essenza del tuo mondo....e finalmente sei arrivato..sulla destra ti si presenta Marco (il mio paese..e allora senti che non ci stai più dentro....) curva a destra e lungo curvone sulla sinistra per arrivare al casello...fai saltare la sbarra e arrivi su quella cazzo di nuova rotonda (chi è stato quel coglione che l'ha progettata...un cieco...come si fa a progettare una rotonda del genere!!!) esci alla prima e arrivi a Mori stazione..altra rotonda, tanto per cambiare (questa fatta meglio mi sembra) e prendi per Mori centro, passi l'Adige e poi giri come un disperato a destra per Isera, curva a sinistra poi destra e inizi a salire...intanto sulla destra vedi la zona industriale, la periferia di Rovereto, l'Ossario e senti che l'agitazione incomincia a salire sempre di più...fai il rettone curva a sinistra e poi scican (spero che si scriva così) che ti immette sul rettone veloce in discesa (occio!!!)..quando costeggi l'autostrada ad un certo punto prendi il primo ponte sulla destra...quella è una delle mie curve preferite...mamma mia come le fago zigar lì le rode (e el me vecio el se encaza sempre..) e poi piccolo rettone e curva veloce sulla sinistra dove è stato siglato dal sottoscritto con il zuzzabrugne come coopilota uno dei più belli sorpassi ai danni della coppia Mechenzi (al volante)e Massimo (coopilota)....arrivi poi al semaforo (bastardo, stai sotto i cinquanta..), poi scendi curva sinistra, destra e ancora sinistra... per arrivare ad un'altra bella curva verso destra e ti immetti sul ponte sopra l'adige...orami sei arrvato...sei a Sacco...passi i due semafori, ti fai il rettone, alla rotonda esci alla seconda sulla destra..superi la statale continui dritto, al semaforo a sinistra per andare al silenzio ma invece di girare a sinistra tiri dritto semicurva sulla sinistra e poi entri con un bel freno a mano (occhio che li ci sono i carabinieri) nella stradina del Mechenzi..carichi il Mechenzi, vinazza per un regimento di alpini, carnazza e birrette... destinazione: Villa Lagarina..parcheggio di fronte a casa del Massimo.. ..Mechenzi è gia una belva, carico da far paura, serbatoio pieno, ford calda al punto giusto, pacchetto di cicche, bevande per il viaggio, snack, yovanotti a palla, un paio di belle sgasate come piacciono allo snauzer ed è l'inferno...stiamo arrivando... dove, nel frattempo, al parcheggio sopra citato: - i pigreco acustic stavano finendo di accordare le loro armi di distruziione... - Giulia ed Elisa (mamma mia che bel fighino...) stavano arrivando con la punto bianca tutte tranquille... - Camilla si stava facendo bella allo specchio.. - Snauzer era alle prese con dei cokteil letali e con una conza da paura... - Massimo che stava finendo di contare il mazzo di carte si pregustava già l'incredibile vittoria su quei monazzi delle pieghe estreme!!! - Fausto e qualche sua squinzia stavano arrivando in vespa.. - Otzi, incazzoso come una belva, con il suo motorino stavo facendo impennate da foc per il corso Rosmini e mostrava il culo a quelli che si mettono fuori dalle poste.. - Toldo con tre cicche in bocca stava arrivando con la sua jeeppetta... - Barc era ancora in doccia... - Conte, Mario e Generale si stavano sfidando in bici per chi arrivava primo.. - Bettini si accomodava delicamente gli occhiali da motociclista guardandosi nello specchietto del suo rombante Guzzi... ...undici in punto...tutto è pronto... dal fondo della stranda si sente un rombo e si vede una macchia color blu alasca che si sta avvicinando in gran carriera...l'immagine diventa sempre più nitida..si vede um capellino "punto camper" con sotto una faccia da culo che fischia all'impazzata ed urla "sei come la mia moto..." vicino a lui c'è un omome grande e grosso con una biretta da un litro in mano che se la ride a crepapelle....freno a mano da paura e la folla si sposta..... ....sono tutti arrivati, tranne barc che ha appena chiamato dicendo che sta partendo.... ...e adesso continua tu la storia.... p.s. Dai conte...finisci tu la storia che quando torni, si festeggia da bestia....la prossima settimana torno in Italia, ti prometto che ti saluto le montagne...sono convinto che faccia bene andare via da casa, anche così lontano..capisci devvero molte cose di te, del tuo carattere ma soprattutto capisci quello che realmente ti fa felice...gli amici.....e sono convinto che sono degli amici davvero in gamba, con le palle, che ti aspettano e che non vedono l'ora di vederti.. vecio ne sentim....e mi raccomando...Michele
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farronait
farronait il 21/11/05 alle 13:32 via WEB
ehi ehi amico...mi hai aperto il cuore cazzo. E lo dico senza mezzi termini. Ma mi dispiace deluderti...non posso finire la storia perché questa storia non ha fine cazzo di balena putrefatta. É no che non ha fine. O meglio tutti noi sappiamo cosa viene dopo...si festeggia da bestia, si mangia da foc, si beve a manetta, si ride a crepapelle, se zuga al zugo dele carte come degli animali (con la vittoria dei campioni in carica: "i frati guzzoni"),si sodomizza Qualcuno, ci si traveste (a come mi manca il mio scatolone dei travestimenti) e tanto altro ancora...ma poi la storia va avanti vecio mio...va avanti con piú slancio di prima. Ci si becca toss ci si becca stai tranquillo che fra un mesetto ci si becca!!
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Herbert_Robot
Herbert_Robot il 21/11/05 alle 14:00 via WEB
accidenti, quattro belle parole toss! bravo osti!
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tossmichele
tossmichele il 21/11/05 alle 13:58 via WEB
Cazzo Conte hai ragione...si si hai proprio ragione....le storie, e credo qualsiasi tipo di storie, hanno sempre un inizio ma non avranno mai una fine.....c'è da pensare.....
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volandfarm
volandfarm il 25/03/09 alle 00:54 via WEB
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