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le parole

Post n°102 pubblicato il 25 Ottobre 2024 da hesse_f
 

 

LE LETTERE D'AMORE

Roberto Vecchioni

 

video hesse_f

 

LE PAROLE SONO TANTO

( i BLOG e la CHAT pure)

 

le parole sono tanto. Non saprei dire di un bacio o di un grido, ma ricordo, come lama che ferisce, quel “Dio stramaledica gli inglesi” scritto con tratto sicuro col gesso… L'avevo da tempo lasciato, non per quel bacio tra i fiordi, ma perché volevo, e, soprattutto, dovevo, crescere e misurarmi col mondo. A 20 anni la fuga è un dovere e così mezzanotte arrivò, in Paesi di lingue diverse. Un familiare “Buon Anno” per lui e un inconsueto e solitario “Happy New Year” per me.

Le parole sono più di tanto, sono tantissimo. E' uno dei motivi per cui amo questa macchina che ti costringe a dar voce a ogni cosa. Non basta un' alzata di ciglia o un sorriso che smorza la rabbia, qui bisogna spiegare.

E' un rapporto intenso, complesso e faticoso quello che nasce tra i pixel, lo costruisci con la condivisione di ciò che gli altri non vedono. Non ci si mette qui, come davanti ad un televisore, per far passare le ore, assorbiti da immagini, che lasciano, all'insaputa di tutti, la mente libera di andarsene e il cuore a posarsi altrove. NO. Qui ci vieni proprio perché lo vuoi.  A volte sei qui per qualcuno/a, e  anche l'altro/a è  qui per te. E non hai che parole da condividere. Così le cerchi sempre più a fondo, fino ad accorgerti che sveli momenti che taci a chi ti vede ogni giorno. Non perché chi sta dall'altra parte sia meglio, o comunque “migliore per te”, ti somigli o ti capisca di più, ma perché qui hai solo le parole. E le parole alla lunga scavano, vengono da sempre più giù, e fanno affiorare ogni cosa. A volte raccontano il presente e mettono insieme anche il futuro, agganciate ad un passato che spesso annoia, ricordando nel bel mezzo di un pranzo, di quel  tuo sogno mai realizzato. Per chi sta di là dello schermo, quel tuo desiderio taciuto da tempo, che i giorni hanno smontato via via, rendendolo quasi ridicolo pure ai tuoi occhi, diventa una cosa importante. Del resto chi ti è lontano non paga la luce per te, a lei/lui puoi aprire solo il tuo cuore. Com'è più bello parlare di sogni che delle spese condominiali.

Ed allora ecco, questa nuova realtà che si libra, mentre l'altra è sempre più pesante. Sono due cose diverse. Sono due cose divise.

Qui si duetta, a suon di leggerezza e  fantasia. 

Se stabilissimo un tema dovremmo arrivare a capo di qualcosa, in un certo senso porremmo un mattone, a fine serata avremmo una piccola costruzione. Invece l'inseguire gli umori, gli amori, i colori, i ricordi e i sogni ci permette di lasciare il tutto sul piano dell'irreale. “Che importanza ha in cosa mi sono laureato?” Quella era la vita vera, fatta di esami e magari anche di un corso che è stato solo un ripiego mentre “io avrei voluto...avrei potuto...avrei dovuto” (no dovuto no, è un verbo troppo concreto, sa di fatica e di negazione. Il dovere presuppone spesso rinunce). 

Io qui, non voglio rinunciare a nulla.

Ma questo è attribuire valore e importanza alle parole di  qualcuno, o è, in realtà solo riesumare una parte di te che le giornate e gli anni hanno pian piano stremato rendendola al silenzio? Parliamo davvero per incontrare qualcuno, come le linee che si intersecano negli angoli o soltanto per sfuggire ad altri?

Davvero chi sta di là è l'unica persona capace di capire la domanda?

 

 

 

 
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Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 25/10/24 alle 16:56 via WEB
Apro Instagram e vedo: - tette - culi femminili - culi maschili - uomini a petto nudo - uomini in mutande col cane - donne in reggiseno col gatto Mi si stringe il cuore a vedere gente che non può neanche comprarsi i vestiti.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/24 alle 11:51 via WEB
Mancano i dialoghi, le discussioni, i confronto e le relazione tematiche: erano i cardini tra noi quassù. Il covid, giusto per dare un nome al responsabile, ha innescato un processo irreversibile per cui siamo passati al mordi e fuggi: la bacheca!. Non andava così e avere avuto compagni disponibilissimi non era difficilissimo, confrontarsi e aprirsi alle chiacchiere era all'ordine del giorno. Ormai siamo a passare il tempo nel peggiore dei modi e indietro non si torna. Mi spiace. Buondì Hesse.
(Rispondi)
 
maresogno67
maresogno67 il 26/10/24 alle 18:22 via WEB
le parole sono la chiave che non apre nulla ma che continua a generare altre chiavi..
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/10/24 alle 06:14 via WEB
Proprio perchè importanti, le parole andrebbero usate bene, ragionando prima di usarle. E invece, si sparano a caso e soprattutto urlando.
(Rispondi)
 
stufissimoassai
stufissimoassai il 20/11/24 alle 18:23 via WEB
Più ce essere quello che non sono, qui dentro preferisco essere ciò che sono, ma nel reale non posso fare vedere. Qui posso essere sciocco, fragile, debole e tutto quel che sono...
(Rispondi)
 
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