FANTACALCIO 2006/07

Consuntivo di fine stagione, 1a parte

Si è conclusa una stagione non proprio esaltante soprattutto per il livello tecnico espresso, demerito di una Serie A "transitoria" caratterizzata dall'assenza della Juventus e dalle penalizzazioni di Lazio, Milan e Fiorentina che hanno inciso soprattutto all'inizio sull'economia del campionato e di conseguenza sul Fantacalcio.

Con il ritorno tra le grandi di Juventus, Napoli e Genoa ci prepariamo a giocare un prossimo fantacalcio sicuramente più avvincente grazie anche alle migliorie che saranno apportate al regolamento sul piano prettamente della gestione finanziaria delle società. La dodicesima stagione, infatti, sarà accompagnata dalla denominazione "ANNOZERO".

Dal mese prossimo inizieremo a discutere sulla base regolamentare già varata durante l'ultimo mercato di riparazione e saranno ben accette proposte ed idee stuzzicanti e funzionali per garantire maggiore realismo e soprattutto continuità negli anni.

 IL PAGELLONE FINALE

Nel frattempo chiudiamo la stagione con un doveroso commento squadra per squadra dell'ultimo campionato. La prima parte è dedicata alle prime cinque in classifica. Nei commenti potete aggiungere un vostro personale consuntivo sul campionato o se preferite sulla vostra squadra.

 LAS RAMBLAS CASSANO 8 - Avevamo punito in fase di commento al mercato iniziale la latitanza del famigerato duo proprietario della società. Sul campo, però, loro hanno avuto ragione aggiudicandosi un campionato a suon di gol, vittorie scintillanti, meno brillanti e a volte fortunose, soprattutto in fase iniziale. Record di punti (69, ben otto in più rispetto ai 61 con i quali il Kennedy vinse lo scorso torneo), dieci lunghezze sulla seconda, dodici vittorie esterne, numeri che testimoniano una superiortà schiacciante. Una vittoria del collettivo. Difficile trovare un uomo simbolo di questo scudetto. Ogni momento della stagione ha visto ergersi a protagonista un giocatore differente. Sicuramente un apporto imprescindibile l'hanno fornito Ibrahimovic, il colpo del mercato estivo, e Cristiano Doni, tornato ai livelli di cinque anni fa. Fondamentali nel girone d'andata il brasiliano Amauri, e nel ritorno il baby Giuseppe Rossi, il colpo del mercato invernale. Nonostante difendessero due porte difficili come quelle di Siena e Chievo sia Manninger che Squizzi, alternati con grande sagacia dal tecnico, non hanno penalizzato eccessivamente la squadra come si pensava. In difesa la rivelazione è stata l'empolese Raggi ma nel finale di stagione Stendardo è stato decisivo con i suoi gol. A centrocampo Ledesma ha confermato grazie alla fiducia del suo allenatore di essere un centrale affidabilissimo, e nel finale l'esplosione di Foggia e l'innesto di Figo hanno garantito punti importanti. Campionato deludente per i granata Barone e Stellone.

 ARZANO SOCCER 7,5 - Secondo posto e Coppa di Lega alla seconda partecipazione. Una stagione assolutamente da protagonista, sempre al vertice della classifica. Le certezze della vigilia sulla forza della squadra si sono poi concretizzate sul campo. Frey, dopo un incostante avvio, si è confermato tra i portieri più forti del campionato. Il trio difensivo Zaccardo-Lucarelli-Panucci ha garantito solidità e un apporto decisivo in attacco con dodici gol in tre. Il centrocampo ha ruotato attorno a Montolivo, il cui potenziale è esploso definitivamente. Stankovic e Gasbarroni hanno disputato un eccellente campionato mentre Guana, arrivato in corsa, ha riequilibrato il reparto. Deludente, a causa dei numerosi infortuni, l'apporto di Cambiasso. In attacco l'inizio scoppiettante di Crespo ha fatto il paio con la costanza di Mutu che ha ripagato a suon di gol e prodezze la conferma della scorsa estate. Quagliarella, arrivato a febbraio, ha aggiunto classe al reparto offensivo probabilmente più completo ed affidabile del campionato. Ed ora l'attaccante napoletano si candida anche alla riconferma (probabile ballottaggio con Crespo).

KENNEDY 7 - Dopo il sorprendente scudetto conquistato un anno fa il Kennedy conferma di essere una società di rango lottando per il secondo anno consecutivo per il titolo. Eppure l'avvio non era stato uno dei più confortanti ma, come accaduto lo scorso anno, il Segretario ha innestato la quinta in primavera rendendosi protagonista di uno sprint devastante. Quest'anno, però, in testa non hanno ceduto e alla fine è arrivato un degnissimo terzo posto. Protagonista assoluto Francesco Totti, capocannoniere del campionato, con 24 reti (e una mezza dozzina di rigori falliti...) e la solita selva di gregari che la società riesce sempre a valorizzare. Ecco quindi giungere alla ribalta gli empolesi Pratali e Moro (una delle rivelazioni del campionato), l'udinese Obodo e il fiorentino Reginaldo, esploso nella fase finale del campionato. La sicurezza di Julio Cesar tra i pali ha fatto il resto. Ancora al di sotto delle sue potenzialità e quindi assolutamente scarso Adriano, ormai oggetto misterioso per antonomasia. Campionato non esaltante pure per Bresciano su cui l'allenatore aveva inizialmente puntato molto.

QUARTO POTERE 6,5 -  Solito campionato di vertice senza però affondare il piede sull'acceleratore nel momento decisivo. Colpa di un'asta iniziale che non ha prodotto colpi sensazionali nel reparto offensivo. Basti pensare che per tutto il girone d'andata i cannonieri della squadra sono stati Oddo e Mauri, entrambi poi calati alla distanza per motivi diversi. Con l'arrivo dei giovani e già virgulti Bianchi, Cavani e Pazzini durante il mercato di riparazione il Quarto Potere ha più che altro gettato le basi per il futuro. Futuro che passerà necessariamente per Kakà, autore di una stagione altalenante. Come ogni anno non sono mancate le sorprese che il sottoscritto cava dal cilindro (Zapata e Caserta sono stati protagonisti per tutta la stagione) ma anche le scommesse perse (Parisi e soprattutto Abbruscato). Ma la vera rivelazione è stata Daniele Balli, 36 anni, portiere dell'Empoli, che per lunghi tratti ha regalato ottime prestazioni e punti preziosi nonostante fosse stato bistrattato all'inizio del campionato. Nullo, a causa di un infortunio, l'apporto di Vieira arrivato a febbraio in luogo di Pirlo, anch'egli al di sotto delle aspettative fino alla cessione, mentre Pizarro ha riscattato la scorsa deludente stagione con un altissimo e costante rendimento.

LUPENSE 6,5 -  Paradossale come nonostante la mancanza di un forte attaccante, fino all'arrivo di Ronaldo, non abbia inciso su un magniloquente girone d'andata, chiuso in testa con un turno d'anticipo. Paradossale come le reti dei centrocampisti Corini, Seedorf e Perrotta, che hanno sopperito la mancanza di un attaccante di peso (Pandev è stato discontinuo pur non demeritando mentre Pippo Inzaghi, che prometteva di confermare il buonissimo finale della scorsa stagione, ha steccato inesorabilmente guadagnadosi la cessione invernale), la tenuta straordinaria del vecchio Fontana e la solidità di un reparto difensivo che ha potuto contare sul roccioso Chivu e sul sorprendente Maicon non abbiano raccolto i meritati frutti. E ancora più paradossale il fatto che l'arrivo del Fenomeno, buono il suo ritono in Italia, e l'esplosione di Materazzi, tornato ai sontuosi livelli sotto rete di sette anni fa, non abbiano garantito i punti necessari per la conquista del titolo. La Lupense alla fine ha terminato il campionato al quinto posto. Paradossale? No, basta leggere i gol subiti...