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Era uno schifo anche senza mafia nigeriana

Post n°96 pubblicato il 14 Novembre 2018 da korov_ev

 

E mi torni in mente così, senza un motivo, senza capire perché. Mi torni in mente nei riflessi di un sole che frana dalla cima dei palazzi, mi torni in questa luce radente che ancora divide i cortili di borgata della nostra infanzia tra cattivi e peggiori.
L'ultimo calore del giorno si insinua fin nelle pieghe dei panni stesi sui balconi carichi e scalcinati, li asciuga e mi bagna gli occhi.
Era primavera, ricordi?
Era Primavera negli odori, nei colori; era primavera sui marciapiedi lungo i viali e negli scarichi cromati delle moto.
Era Primavera di amori nuovi e mura vecchie, primavera di polvere bianca.
Primavera dai denti cariati e dalle labbra secche, dagli occhi blu e dalle occhiaie viola.
Era primavera. Primavera che non ne avevo viste più belle prima.
Era la primavera dei vent’anni; primavera di ventenni. Quella delle parole rimaste accovacciate senza fiato nelle gambe e quella dei serpenti nascosti arrotolati nel fosso di un cucchiaio, e tu gli scaldavi il sangue al sole artificiale di un cerino.
Era primavera. Primavera vista di sbieco specchiata nel riflesso d’argento degli aghi, primavera di giardini pensili artificiali sul tuo petto sfinito, primavera che gridava muta dagli occhi.
Primavera di sirene spiegate per le strade di una Roma duemila anni più vecchia e più spietata.  Primavera di sordi.
Era primavera, Ranocchia, ti ricordi?
Io sì, mi ricordo.  Mi ricordo oggi e tutte le volte che questa luce radente lava via dai muri dei palazzi la merda che non siamo riusciti a spalare e mi scoperchia la memoria.
Ogni volta.
Ogni volta.
E tu ci sei e sei primavera.

Ciao Ranocchia

 

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Commenti al Post:
lacey_munro
lacey_munro il 14/11/18 alle 18:31 via WEB
Furono tutti identificati e rilasciati con demoni benigni agli occhi e serpenti di latte alle caviglie, non singhiozzarono ma travolsero e scavalcarono i miei stessi gigli di braccia poiché non fu da loro riconoscere il marchio divino. Preferirono galleggiare alla rada delle Sensazioni, voraci eppure intimiditi, sordi ascoltando i i fuochi eruttare verso lo sfondo della baia e al riparo della loro stessa indecisione resa materiale per altre notti.
 
 
korov_ev
korov_ev il 14/11/18 alle 18:49 via WEB
Sapessi quante volte mi sono scornato con quel galleggiare alla rada delle sensazioni, Gio'.
Non c'è stato nulla da fare.
Stasera qui c'era un sole che faceva la barba alla terra. Quella luce mi porta sempre lontano, mi fruga nei ricordi e oggi, stampata contro i palazzi e i corili di borgata, mi ha trascinato un po' troppo in là.
Grazie per le tue parole :-)
 
   
lacey_munro
lacey_munro il 15/11/18 alle 11:57 via WEB
Quel cucchiaio, quella fiamma e quella siringa... Straziante. https://youtu.be/C39kQoprfP0
 
     
korov_ev
korov_ev il 15/11/18 alle 17:05 via WEB
Non sai quanto, Gio'. O forse sì. Forse lo sai anche tu.
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 15/11/18 alle 07:53 via WEB
ricordo o racconto maneggiato con misura e pacatezza, rarità. una piccola lezione di stile monsieur k. l’impressione delle immagini è netta è definita, senza fronzoli, sia pure con l’adozione di una ridondanza che si fa quasi musicale, consentendo, a me che ti leggo, una sovrapposizione di esperienza. abbi cura
 
 
korov_ev
korov_ev il 15/11/18 alle 17:01 via WEB
Purtroppo, e per fortuna, un ricordo, madame Blu. Un ricordo che torna ogni volta che mi trovo ad attraversare certi luoghi della mia adolescenza, sia che i miei passi risuonino sui sanpietrini ruvidi di una città fatta di pietre e ossa, sia che percorrano il selciato poco più liscio della memoria.
Grazie per il suo apprezzamento, madame, e per la premura di quella "sovrapposizione di esperienza" che sembra voler dire: "ti capisco".
Le auguro di cuore una buona serata.
 
FLEURBLUE1
FLEURBLUE1 il 15/11/18 alle 19:09 via WEB
Quando la Primavera era maledetta e acida. Vivere e ri-vivere. Ricordi sbiaditi nel Tempo che fu... Buonasera, Monsieur
 
 
korov_ev
korov_ev il 19/11/18 alle 09:13 via WEB
Ricordi, sì, madame; sbiaditi, mai abbastanza.
Buona giornata anche a lei, madame Blue
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 15/11/18 alle 19:42 via WEB
William Burrough,anch'esso tossicodipendente, sulla qualità del rapporto che lega, finché morte non li separi, coloro che si nutrono di una qualsiasi droga a quella loro patologica via d'uscita, scriveva che se anche la droga ad un tratto scomparisse totalmente dal mondo, tutti loro rimarrebbero comunque ancora in piedi, intossicati, nei paraggi di un quartiere della droga, a sentirne la mancanza in un modo vago e persistente, dentro il pallido spettro del malessere. E purtroppo la sua mancanza andrebbe ancora a coprire tutto, anche i rimpianti di cose non avute o di primavere fatte di sola giovinezza, di soli spasimi e di tenerezze da ranocchia.
 
 
korov_ev
korov_ev il 19/11/18 alle 09:25 via WEB
Burrough parlava con cognizione di causa e purtroppo aveva ragione da vendere, cara Psike.
Chi non conosce quel mondo non si può rendere conto di cosa sia realmente la tossicodipendenza.
Si vive alla luce di un sole pallido e freddo dal quale non si riesce a distorgliere lo sguardo.
 
woodenship
woodenship il 17/11/18 alle 19:11 via WEB
https://youtu.be/QehH-JWobEQ Una primavera che,ancora adesso,è primavera:basta riandare per un istante a certi ricordi. Una primavera bianca di polveri, densa di fumi, non meno tragica dell'oggi.Stagioni che si accavallano come le varie mafie nel loro disputarsi le idi di marzo d'ogni anno, d'ogni età...Ma noi lo sappiamo, vero, che non c'è mai momento migliore, ci sono soltanto momenti in cui si era più giovani...........Un bagno in un fiume che sa sempre di primavera e di...morte..........Ciao K........
 
 
korov_ev
korov_ev il 19/11/18 alle 09:36 via WEB
No, Wood, non c'è mai stato un tempo migliore. Non da che ricordi io, almeno.
E che la mano che ti stringe la gola sia bianca, gialla o nera non fa molta differenza.
Grazie per il passaggio, Wood, e buona giornata.
 
Dotta.Ignoranza
Dotta.Ignoranza il 19/11/18 alle 14:05 via WEB
rimango sempre con un tremore bloccante dentro me dinnanzi alle vicende profondamente (troppo) umane. Un saluto Korov_ev.
 
 
korov_ev
korov_ev il 19/11/18 alle 14:30 via WEB
Immagina come rimango io quando mi tornano in mente, Dotta.
Grazie delle tue parole e buona giornata
 
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