Creato da korov_ev il 06/02/2013

Fermata a richiesta

Vietato parlare al conducente

 

 

« Era uno schifo anche sen...Desperation Road »

Una mano sotto il capo

Post n°97 pubblicato il 20 Novembre 2018 da korov_ev

Il corpo è pesante per le sue fragili forze. Scarno, smunto, eppure pesante più di qualunque fardello abbia mai portato, più di qualunque dolore abbia mai sopportato.
Gli hanno legato i piedi perché non scappasse. "Troppo tardi" pensa la donna, egli è già fuggito, è gia lontano. Da sé, Da lei. Dal padre e dalla sua volontà suprema.
Il figlio di Dio è morto! Il figlio di Dio siede alla destra del Padre!
Il figlio dell'uomo è morto! Il figlio dell'uomo giace al suo fianco, giace in lei
- Imparami. Io ti insegnerò il tuo corpo e tu imparerai il mio. Imparami.

Una mano sotto la testa, un'altra a cingere i fianchi. Mi tenevi stretta contro le imprecazioni del villaggio di fronte alla porta chiusa; contro le voci degli uomini di Magdala e dei loro talami insoddisfatti.
Adesso sono le mie, le mani che ti circondano, che ti proteggono. Sono mie, le mani piene della tua carne, rosse del tuo sangue, cariche di sacrificio. Piene di te e mai vuote come in questo giorno.
Bussasti piegato all'uscio della mia casa e io ti spalancai quello dell'anima.
Dalla porta del mio corpo giungesti alla soglia della notte che mi teneva prigioniera, ne misurasti le sponde, la riempisti per me.
- C'è posto per te dentro me. C'è posto per te nella mia carne.

Era vuoto e aveva la tua forma precisa, e adesso il vuoto è sparso ovunque.
- Se non vorrai che io ti guardi, guarderò la tua ombra.
- Allora voglio essere ovunque sia la mia ombra, se là  saranno i tuoi occhi.

Ma il tempo delle ombre già si stava avvicinando.
Il corpo è pesante, sempre più pesante per le sue fragili forze. Scarno, smunto. Pesante.
Accosta il volto al palmo dell'uomo per una carezza ancora;  accosta le labbra alla linea della vita recisa, la sfiora leggera, ma già non è più; lontana dai polsi trafitti e dalle voci della gente, lontana dalla pioggia che cade e infradicia i lini, lontana dal pantano dell'esistenza.
Inginocchiata nel fango, col capo poggiato al costato dal quale è stata strappata, una puttana di Magdala, una donna, sussurra il suo dolore:
- Perdonatelo uomini, perché non sa quello che fa
.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/fermata/trackback.php?msg=13814323

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
channelfy
channelfy il 20/11/18 alle 16:49 via WEB
Hihihi...arguto visionario!!!
 
 
korov_ev
korov_ev il 21/11/18 alle 17:54 via WEB
Visionario: quanto basta, madame Fly; arguto: ...ai posteri l'ardua sentenza :-)
Buona serata, madame
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 20/11/18 alle 16:50 via WEB
parole per il corpo spirituale e la carne della puttana di magdala, della maria maddalena accogliente, finalmente onorati dalla carne e dallo spirito di un cristo maschio: è talmente rara questa visione. e se avessi sbagliato ad intenderti, perdona ma la visione per me è questa.
inoltre, monsieur k, la scelta di rodin è più incisiva di qualunque penitente. grazie, 01
https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Maddalena_in_estasi
 
 
korov_ev
korov_ev il 21/11/18 alle 17:52 via WEB
Nessun errore di intendimento, madame Blu, la visione è proprio quella.
La scelta, alla fine è ricaduta su Rodin perché incarnava meglio l'aspetto materiale della passione, anche se devo dire che ci sono maddalene che chiamare "penitenti" equivale a non riconoscere in loro una passione che palesemente si trasmette dallo spirito alla carne. Quella del Canova su tutte (secondo me, naturalmente)
Buona serata, madame Blu
 
lacey_munro
lacey_munro il 24/11/18 alle 10:57 via WEB
A volte penso che guardare Cristo sia come fissare sé stessi. Fissare nel senso di avvitare. Prigionieri volontari incantiamo tristezze sul bordo di un foglio. Ciao _EV
 
 
korov_ev
korov_ev il 28/11/18 alle 10:18 via WEB
Alla fine sono sempre i nostri occhi che lo guardano, Gio', e Cristo prende la forma che quegli occhi conoscono meglio: la nostra. Il senso è: se lui è come me può capirmi.
A me piace dipingerlo al bordo del mio stesso foglio mentre vive da uomo, piuttosto che mentre muore da dio.
Sarà che non mi dispiace poi così tanto, questa mia umanità. O forse è solo che non ho mai creduto nei capri espiatori.
Ciao, Gio' :-)
 
woodenship
woodenship il 28/11/18 alle 01:04 via WEB
Definirlo delirio è forse un eufemismo,meglio ancora sarebbe dirla visione mistica:al termine della carne frollata di passione,non può che esserci la visione apocalittica dell'essere che s'impietrisce scultura,sotto i tocchi nervosi dell'artista,come dello scrittore e poeta,nel guardarsi le mani,trovandole sporche del sangue della propria creatura...Maddalena,Maddalena:un miti,un archetipo d'un ricongiungimento tra il divino e l'umano, nel grembo di donna scolpita...Narrazione delirante molto efficace nello straniare emozionando....Una notte di sogni sereni,mio caro K.......W....
 
 
korov_ev
korov_ev il 28/11/18 alle 10:19 via WEB
Che vuoi che ti dica, Wood, non sono mai riuscito a separare il corpo dall'anima; non so nemmeno se esista, un'anima come la intendono i credenti.
Questo Cristo, questa Maddalena, sono il risultato del mio modo di vedere. E io, onestamente, non so cosa sperare, per loro. Immagino il figlio di un dio con una missione da compiere; una missione già di per sé dal peso enorme, e poi lo immagino a imparare una vita da uomo, con tutti i limiti, i dolori e le gioie che solo la vita di un uomo sa dare, e in quel momento non so più cosa pensare. In quel momento mi sembra quasi di poter provare lo stesso sgomento che avrebbe potuto provare Cristo se il suo cuore si fosse, per un semplice gioco del caso, aperto ad un amore diverso da quello agàpe che era venuto ad insegnare e in un istante il cuore mi si inzuppa di tenerezza e sento il desiderio di fare una carezza a quel pezzo di carne inchiodato ad una croce per sanare (non so capire come) i nostri peccati con la sua morte.
È la carezza di un essere umano, certo, ma pur sempre di cura si tratta, no? :-)
Buona giornata, Wood
 
Dotta.Ignoranza
Dotta.Ignoranza il 28/11/18 alle 12:21 via WEB
i nostri peccati? Un Cristo e una Magdala, rovesci della stessa medaglia, condannati a pagare i peccati del mondo in nome dell'Amore. Allora ditemi: è l'amore stesso la condanna dell'anima "incarnata" nell'eterna "cura" dell'imparami? Per me, amare è saper morire nella morte stessa, quella unica morte capace di renderci liberi. (Questo tuo post è immenso).Bacio!:-)
 
 
korov_ev
korov_ev il 28/11/18 alle 15:47 via WEB
"E' l'amore stesso la condanna dell'anima "incarnata" nell'eterna "cura" dell'imparami?"
Ti dirò di più: è condanna, giudice e boia tutto in uno. Ma e anche l'unica morte di cui valga la pena morire, Dotta.
Grazie, per la stima, Dotta, ma "Immenso"... anche tu sei andata a scuola di ruffianeria, eh? :-)
E questo è il momento in cui arrossisco: che tipo di bacio?
Io, per non saper né leggere né scrivere, intanto, faccio una doccia :-)
Buona serata, Dotta, e grazie per l'apprezzamento.
 
Lola.e.il.Silenzio
Lola.e.il.Silenzio il 28/11/18 alle 18:06 via WEB
Carne e pietra. Caldo e freddo. Ma uniti e niente sarà mai come prima.
 
 
korov_ev
korov_ev il 05/12/18 alle 14:39 via WEB
Uniti, sì. Niente potrà essere più come prima. E non so se sia un bene o la peggiore delle maledizioni.
Ciao, Lola :-)
 
FLEURBLUE1
FLEURBLUE1 il 29/11/18 alle 16:55 via WEB
La Condanna di un Codardo, una Giustizia ingiusta per Lui. Le frustate, il sangue e infinito dolore di una Madre che non può accettare mai la morte di un figlio. E una "donna di strada" affranta dal dolore fa sì che quell'Uomo era amato da chiunque e che nessuno salvò. Un saluto, Fleur
 
 
korov_ev
korov_ev il 05/12/18 alle 14:39 via WEB
Cristo era una figura estrema, madame Bleu, e non avrebbe voluto dagli altri nulla che fosse meno che estremo. Disse agli apostoli che avrebbero fatto la sua stessa fine per portare il suo insegnamento e poi chiese loro di portarlo.
Nessuno doveva salvarlo o nessuno si sarebbe "savato".
Eppure tante volte mi sono chiesto se dietro la maschera del dio non ci fosse il volto dell'uomo. Quel volto e quell'anima di cui, mi piace pensare, la Maddalena si innamorò... ma è solo la fantasia di un povero sciroccato, madame, non dia troppo peso a ciò che scrivo :-)
Buona serata, madame :-)
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 29/11/18 alle 19:04 via WEB
Quello che pensi sulla Maddalena penitente, sulla statua, o sulla figura di donna reale, presunta o da te immaginata, lo conosco; ne hai scritto molte volte ed è sempre stata una celebrazione - molto bella, composta con occhi incantati e molto umana - di quella che per te sembra essere la summa dell’anima femminile per antonomasia, innamorata di un uomo prima che di un Dio (ho capito in che modo un concetto, per te, sia “concatenato” nell’altro o comunque richiami l’altro) e fatta carne. Questa volta però voglio solo aggiungere una cosa solo riguardo alla “puttana” di Magdala. Premetto: non che il suo mestiere faccia la differenza, perché qualora anche lo fosse stata – una prostituta o un’adultera o una donna in condizione equivoca per la società – nella sostanza, le mani piene della carne, rosse del sangue e cariche del sacrificio del Cristo restano le medesime; e puttane o vergini, assassini o filantropi, siamo tutti comunque ugualmente in ginocchio di fronte alla croce, tutti ugualmente prigionieri in attesa d’essere riempiti. Ma solo per "parità di condizioni" (non mi è molto simpatica l’espressione latina par condicio) questa Maria di Magdala, forse puttana lo è anche stata, ma solo come lo siamo un po’ tutte - e, anticipo per chiunque a questo punto voglia insorgere dicendo “parla per te, io donna d’onore sono…” rispondendo “tenete a freno gli estrogeni e se potete continuate a leggere ;-)” – un po’ tutte nel senso che, tranne le dovute eccezioni, siamo esseri umani adulti con pulsioni e attività sessuali nella norma ma che, in sostanza non lo fanno per mestiere. Per il resto, pare proprio che questa donna sia stata tanto glorificata (fatta santa) quanto calunniata, dal momento che è ancor oggi vittima dell’equivoco che l’ha classificata come una prostituta redenta da Cristo. Questa discepola di Gesù proveniente da Magdala, un villaggio di pescatori sul litorale occidentale del lago di Tiberiade, è colei che si trova davanti al sepolcro ove poche ore prima era stato deposto il corpo esanime di Gesù ed è colei che “riconosce” Gesù quando Lui la chiama per nome, ed è in virtù di questo sentirsi chiamata da Lui, del sentire il suo nome da Lui pronunciato, che gli occhi della sua anima si possono aprire per accoglierlo anche alla vista e riconoscerlo come il vero “Rabbuní” e non soltanto come un’apparizione. Maria di Magdala è colei che ha visto oltre la vista e riconosciuto con l’anima, accogliendo in sé Cristo prima e più di qualunque altro discepolo, ed è colei che riceve la missione di essere testimone della risurrezione. Ma la tradizione, ripetuta mille volte nella storia dell'arte e perdurante fino ai nostri giorni, ha collegato invece Maria di Magdala con l’episodio della conversione di “un'anonima peccatrice nota in quella città” raccontato nel vangelo di Luca. In realtà non c’era nessun fondamento reale che potesse creare un collegamento fra la donna peccatrice che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù e li aveva bagnati con le sue lacrime ed infine asciugati con i suoi capelli, e la tua bellissima e appassionata Maria di Magdala.
 
 
korov_ev
korov_ev il 05/12/18 alle 14:41 via WEB
Quando dici che:
"puttane lo siamo un po’ tutte nel senso che, tranne le dovute eccezioni, siamo esseri umani adulti con pulsioni e attività sessuali nella norma ma che, in sostanza non lo fanno per mestiere."
Intendi per caso dire che magari cambiano la moneta o il prezzo, ma che tutti siamo in vendita? Mi sanno di parole già sentite, ma... non riesco a ricordare dove :-)
Sono pienamente d'accordo con te, Psike, l'arte ha sempre raffigurato la Maddalena come penitente e mai come portatrice di fede, e questo a volte fa "arrabbiare" anche me. Purtroppo l'arte, fino agli inizi del '900 era (soprattutto l'arte sacra) alle dirette dipendenze della chiesa che commissionava pentimento, perché di quello c'era bisogno, per un popolo di peccatori quale siamo.
Pensa che nel sedicesimo secolo un tale Lutero ebbe l'ardire di tradurre la bibbia in tedesco per rivelare al mondo intero il messaggio di Cristo: più peccatore di così!
Anzi, comincia un po' a pentirti anche tu, va'.
Su, su, che ho fretta di commissionare la Psike penitente :-)
Buona serata, anche a te, Psike

Questa mi piace molto: tutti ugualmente prigionieri in attesa d’essere riempiti. :-)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

fosco6m12ps12maremontywoodenshipVenere_o8Basta_una_scintillakorov_evprefazione09cassetta2ElettrikaPsikemisteropaganoil_tempo_che_verraCoralie.frpa.oletta
 
Citazioni nei Blog Amici: 27
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963