Creato da enca4 il 15/02/2010
PENSIERI E PAROLE
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La sindrome di DOWN non è una malattia. Le persone con la sindrome di DOWN non cercano una medicina,vogliono solo essere trattate come tutti gli altri!!!
Il 93% dei contatti non copierà questo messaggio... ma spero che tu che ora stai leggendo voglia far parte del restante 7% che metterà questo messaggio nella sua bacheca...
ENYA - MAY IT BE
LA FRASE DEL GIORNO
Si dice che fino a quando si bestemmia si è vivi e che si inizia a morire guando si pronuncia una sola parola "DIO"
anonimo
Enca4
W. Allen
NON E' CHE HO PAURA DI MORIRE.
E' CHE NON VORREI ESSERE LI'
QUANDO QUESTO SUCCEDE.
W. Allen
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CANZONE
Che giorno è
E' tutti i giorni
Amica mia
E' tutta la vita
Amore mio
Noi ci amiamo noi viviamo
noi viviamo noi ci amiamo
E non sappiamo cosa sia la vita
Cosa sia il giorno
E non sappiamo cosa sia l'amore
Jacques Prévert
I ragazzi che si amano si baciano
In piedi contro le porte della notte
I passanti che passano se li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
E se qualcosa trema nella notte
Non sono loro ma la loro ombra
Per far rabbia ai passanti
Per far rabbia disprezzo invidia riso
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altrove lontano più lontano della notte
Più in alto del giorno
Nella luce accecante del loro primo amore.
Jacques Prèvert
DALLA - CANZONE
N. de Chamfort
CHE COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO
PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE?
PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA:
NON RESTA CHE UN VERME.
N. de Chamfort
GLI APOSTOLI DIVENTANO RARI,
TUTTI SONO PADRETERNI
A. Karr
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Post n°340 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da enca4
Caro il mio Diario, non se ne può più. La pazienza dell’Italia intera ha raggiunto il limite di sopportazione che,umanamente ci è possibile concedere. Tu, forse, non lo sai, ma noi, cittadini italiani, abbiamo, oltre che il 60% delle opere artistiche esistenti al mondo; oltre che il Papa con tutti i suoi annessi e connessi; oltre che un tasso di disoccupazione giovanile, e non solo, che metterebbe paura a paesi del terzo mondo; oltre che una inflazione dove, tra le varie cose necessarie a poterla calcolare, figura anche il salmone affumicato e i televisori al plasma da 50 pollici (come se un operaio che guadagna 1.200 Euro al mese con i quali deve mantenere tutta la sua famiglia, possa permettersi di pasteggiare a salmone tutti i giorni); e tante, ma tante altre cose che è preferibile io lasci stare da elencare, altrimenti non finisco neanche per il giorno di Pasqua, abbiamo, dicevo, la sfortuna di avere un Presidente del Consiglio un po’ puttaniere, oltre che bugiardo e portato, forse per natura, a fare e disfare ciò che a lui piace, l’importante che ne abbia un tornaconto personale. Tu, amico mio, dirai: “Ognuno fa quello che vuole. Specialmente tra le pareti di casa sua è padrone di se stesso e non deve dar conto a nessuno.” Giusto quello che dici. Ma il tutto non rientra più nelle cose giuste quando, invece che essere splendido, generoso, prodigo di Euro, appartamenti, gioielli, macchine, spintarelle varie a belle ragazze, disposte a vendersi all’uomo più importante d’Italia, sapendo che non le lascia certamente insoddisfatte, avrebbe dovuto destinare i suoi averi a persone che, veramente, ne avrebbero fatto buon uso. In più mettiamoci il fatto che per timore di essere scoperto di aver avuto rapporti sessuali con una minorenne (che per quanto mi riguarda più che minorenne è una minorata psichica), ha inventato una alquanto improbabile parentela tra la stessa e il deposto dittatore dell’Egitto Mubarak. Il quale Mubarak, dicono, che sia gravemente malato, rischia la propria vita, ma non si capisce se il suo stato fisico è improvvisamente peggiorato dopo essere stato deposto, oppure di aver saputo troppo tardi di avere una nipote così disponibile. Non se ne po’ più. Basta! Non ne vogliamo più sentir parlare. Dovrà essere il Tribunale a decidere se il nostro Primo Ministro è o meno innocente dall’accusa di sfruttamento della prostituzione, anche minorile, e dall’altra accusa: concussione, ovvero, aver adoperato, per fini poco onesti, la propria autorità verso funzionari di polizia che avevano fermato la nipote (?) di Mubarak per il furto, ad una sua amica, di 3.000 Euro e di gioielli. Certo che la nipotina ha, alla sua età, un bel curriculum. Ha un così bel curri culum (scusate ma involontariamente ho messo uno spazio dove non dovevo), che le porte dello spettacolo le si sono aperte all’improvviso. Ha già fatto qualche serata in un paio di balere della bassa padania; ha partecipato come ospite d’onore ad una trasmissione televisiva per la “TV di San Crispino di Sotto” (anzi, sembra che gli abitanti di San Crispino di Sopra siano arrabbiati con la propria Tv locale per non essere stati loro i primi a scritturare la ragazza); ha rilasciato più di una intervista a giornali locali (L’urlo della Sera; Lo strillo del Mattino; La Bestemmia del Pomeriggio, ecc.), e adesso, aspetta solo la sua grande occasione. Quella che può veramente cambiare la sua vita. A lei e alle altre venti o trenta ragazze implicate nello scandalo. E’ inutile dire che l’occasione di “svoltare” è stata loro promessa dal Presidente del Consiglio, dopo aver sentito il parere dei suoi più fidati collaboratori (almeno per queste cose), Emilio Fede, Lele Mora, e la Minetti. Sembra, ma è pressoché certo, che quando il Presidente ha domandato ai tre suoi moschettieri, cosa avrebbe potuto fare per queste povere ragazze, in modo che, anche loro, avessero, come tutti noi, la possibilità di emergere, sia stato consigliato al Premier di presentare una proposta di legge in Parlamento che contempli la riapertura delle case di tolleranza, o, volgarmente, casini. Il premier ha subito messo in moto tutto il suo staff. Ha dato incarico ai propri consulenti di individuare aree appropriate, nelle città più importanti, dove costruire autentiche e vere case di lussuria. Ha incaricato le proprie Tv di studiare delle forme pubblicitarie tali che possano essere trasmesse a qualsiasi ora del giorno e della notte: “Tanto, mi consenta, i ragazzi di oggi sono molto più preparati di quelli della mia generazione”. Ha ipotizzato l’idea di una raccolta punti, mirata a premiare, secondo una scala ben precisa, gli acquirenti dei suoi giornali: !00 punti, corrispondono ad una sbirciatina; 500 punti, ad una toccatina; 1000 punti … basta mi fermo qui perché siamo in fascia protetta. A domani amico mio. Enrico |
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