Creato da ferrarazzo il 15/09/2008
Si tratta di riflessioni su avvenimenti e fatti che accadono quotidianamente su cui ritengo valga la pena di soffermarsi

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Egoismo e protagonismo

Post n°2223 pubblicato il 18 Agosto 2015 da ferrarazzo
 

La riflessione ed il silenzio sono importanti. Non volevo postare nulla sul caso del bimbo conteso, quello che i media, ma non solo, brutalmente potrebbero chiamare “il figlio dei due che lanciavano acido”….. In una società che sempre meno punti fermi sa proporre, trovo doverosamente giusto che quella creatura innocente sia cancellata dalla memoria egoistica dei genitori naturali e loro ascendenti ma anche dal clamore mediatico da qualsiasi parte sia spuntato ed esca fuori. Non è una bambola in vendita o da regalare come una pannolenci o una Pigotta! Ma stiamo scherzando!! Altro che il giudizio salomonico sulla madre che per avere il figlio, desiderava che il suo cuore fosse fatto a pezzi….. Alcuni commentatori come fra l’altro la psicologa Gianna Schelotto parlano di sentimenti, di immediatezza….certo. Ma da che parte si pongono realmente le loro valutazioni? Analizziamo in concreto le due fattispecie. Il bambino viene adottato da chi non sa chi è e lo alleva come propria creatura. Lui crescerà e vivrà una nuova vita, lontana da clamori e da affetti improbabili…e potrà esprimersi liberamente. Ipotesi numero due. Il bambino viene adottato dai nonni o comunque resta nell’ambito familiare di origine. Sarà un dramma certo. La sua vita sarà segnata PER SEMPRE dall’ombra pesante di due “genitori” nemmeno una famiglia, che hanno fatto quello che hanno fatto. E non si sa come poi si comporteranno in futuro. E lui, il piccolo? Ma ci vogliamo mettere nei panni di un innocente che avrebbe sul collo, ad ogni respiro l’onta dei genitori? Ma ci pensate a come il bullismo potrebbe avere effetti nefasti su di lui? Il figlio dei due dell’acido… già… Si andrebbe dalla commiserazione ( poveretto) all’aggressività ( magari gli facciamo la stessa cosa, per gioco). E nel suo profondo come potrebbe vivere questa pesante situazione? Zimbello o rifiuto umano? Ci vogliamo mettere dalla parte di un innocente che ha il diritto di crescere sano e lontano da dinamiche di coppia che non sono adeguate? Oppure quello che è stato un giro di ormoni e uno spermatozoo devono prevalere ed evidenziare un atto sessuale e basta? Non è che ci si aggrappa al bambino per evitare il carcere per cercare éscamotage, insomma per arrivare ad usare una creatura per altri fini? Tanti anni fa avevo per compagna di classe una bimba che era stata portata a Genova da altra città e soffriva il disagio di una madre che aveva ucciso il padre. Erano altri tempi e il bullismo non era certo ai livelli di oggi ma non posso dimenticare il disagio e la sofferenza che lei provava nel sentirsi diversa dagli altri e additata per la figlia di un’assassina…. Era ribelle, insofferente ed aggressiva. Il motivo era chiaro, non stava bene nella propria pelle ed un certo marchio addosso è di certo peggio dei “total body” a suon di tatuaggi che restano a vita certo ma che non scarificano anche l’anima. Vogliamo sottoporre quella creatura ad un destino di totale infelicità, ad un possibile suicidio appena diventa adolescente, oppure? Sto dalla parte dei giudici che con fatica cercano di preparare a favore del piccolo, un futuro meno incerto. E non rilevano per nulla le possibilità economiche del padre biologico a fare la differenza…L’infelicità non ha moneta, è moneta di se stessa, spesso. E allora che i parenti facciano una seria valutazione non egoistica e compiano un passo indietro lasciando che il bimbo possa nascere, veramente, in un’altra famiglia, vera.

 
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